In una fattoria isolata ai confini di un impero fascista, un tirapiedi del governo interroga le sue vittime. Con il pretesto di un censimento, è a caccia di immigrati irregolari. Quando ne trova una, una giovane lavoratrice, si avventa su di lei e cerca di costringerla a fare sesso. E al suo rifiuto, diventa violento.
Il rapper statunitense Kanye West, ora noto come Ye, è stato avvistato giovedì [27 febbraio] a Los Angeles con una maglietta bianca con una svastica. Il disegno sembra essere lo stesso che ha promosso nel bizzarro e controverso spot del Super Bowl. In un breve video si vede il rapper parlare con un gruppo di uomini prima di rivolgere la sua attenzione alla telecamera.
di Jacopo Manfredi (repubblica.it, 17 febbraio 2025)
Dopo una lunga discussione interna, il St. Pauli ha deciso che per ora non farà più risuonare all’interno del proprio stadio le note dell’inno cult Das Herz von Sankt Pauli (Il cuore di St. Pauli) che da circa vent’anni precede l’ingresso della seconda squadra di Amburgo al Millerntor. Il motivo è che, al di là dei fischi con cui veniva accolto dai sostenitori avversari, anche tra la tifoseria marrone sono nate polemiche a causa del passato nazista di chi aveva composto il testo, ovvero Josef Ollig.
di Antonio Carioti (corriere.it, 28 febbraio 2025)
Cent’anni fa Benito Mussolini, intento alla costruzione della dittatura dopo aver superato la crisi del delitto Matteotti, impose l’uso del “saluto romano” nelle amministrazioni civili: era il 27 novembre 1925. Un segno evidente della volontà di fascistizzare l’apparato dello Stato, mettendolo al servizio di una parte che si proclamava unica vera rappresentante della nazione e, in quanto tale, legittimata a dominare la società intera.
Negli Stati Uniti e non solo, i neonazisti stanno celebrando il presunto saluto romano fatto due volte da Elon Musk durante un discorso il giorno dell’insediamento di Donald Trump davanti a decine di migliaia di sostenitori del neopresidente. «Le elezioni vanno e vengono, alcune sono importanti, altre no, ma questa è stata davvero importante» ha detto l’imprenditore e stretto alleato di Trump parlando all’interno della Capital One Arena di Washington, il palazzetto dello sport dove si è tenuto un evento celebrativo dopo il giuramento del 47esimo presidente degli Stati Uniti.
Un po’ ridicolo l’esercizio di chi si affanna ad attribuire a destra o a sinistra le scelte della selezione. In che scatola mettere Riefenstahl, il documentario sulla “regista di Hitler” del tedesco Andres Veiel? Nella scatola dei film da vedere (se, come ci auguriamo, troverà una distribuzione italiana) perché è un film bellissimo, che contiene materiali preziosi e perché è un film che serve.
È stato rimosso oggi poco dopo le 10, ora di Washington, il video che Donald Trump aveva condiviso su Truth Social in cui si prometteva un «Reich unito» in caso del suo ritorno alla Casa Bianca. La rimozione è avvenuta dopo che la campagna del presidente Joe Biden ha denunciato «gli echi da Germania nazista» contenuti nel video. Nel filmato, mentre la voce narrante affermava «che cosa succederà se Donald Trump vince? Cosa ci sarà per l’America?», campeggiavano ipotetici titoli di giornale.
Donald Trump adora Viktor Orbán e i leader populisti d’Occidente della sua pasta. E sin qui nulla di nuovo. Nasconde a fatica il suo debole per autocrati e dittatori sanguinari come Vladimir Putin o Kim Jong-un. Boccone questo ben più indigesto, ma che ci si è dovuti abituare a masticare. Ma ora c’è di più. Il leader Repubblicano in corsa per un clamoroso ritorno alla Casa Bianca avrebbe espresso in conversazioni private con i suoi consiglieri pesanti apprezzamenti politici pure per Adolf Hitler, il Führer nazista che scatenò il massacro europeo della Seconda guerra mondiale e architettò lo sterminio di sei milioni di ebrei.
Tre anni dopo Donda, il rapper americano Kanye West (che si fa chiamare oggi “Ye”) ha pubblicato un nuovo disco: è intitolato Vultures 1, è stato realizzato in collaborazione con il cantante Ty Dolla Sign, e la maggior parte dei critici ne ha parlato male, malissimo, o si è rifiutato addirittura di recensirlo. Dopo essere stato uno dei più celebrati rapper al mondo, West è infatti diventato un personaggio screditato e detestato da molti, che per via di insistenti dichiarazioni antisemite, sessiste, razziste, complottiste e più generalmente stupide e ignoranti ha reso pressoché impossibile far parlare di sé per la sua musica.
Negli ultimi quindici anni sono state pubblicate diverse ricerche, biografie e documentari che raccontano di come la celebre stilista francese Gabrielle Bonheur Chanel, famosa come Coco Chanel in tutto il mondo, durante la Seconda guerra mondiale fosse vicina a vari funzionari nazisti durante l’occupazione della Francia da parte della Germania. In quel periodo Chanel manifestò idee molto conservatrici e fortemente antisemite e omofobe, e svolse anche alcune missioni di spionaggio per conto della Germania nazista.