Archivi tag: Muhammad Ali

È morto Antonio Inoki, icona del wrestling ed eroe

a cura di Marco Beltrami (fanpage.it, 1° ottobre 2022)

Antonio Inoki è morto a 79 anni. A confermarlo i media giapponesi, che hanno citato fonti vicine alla famiglia di un’icona non solo per il mondo dello sport. Se ne va una leggenda del wrestling e un personaggio che ha dato un contributo importante anche fuori dal ring, impegnandosi nel sociale e nell’attività politica. Quando si parla di Inoki infatti è estremamente riduttivo definirlo solo un wrestler, nonostante il suo ruolo fondamentale nell’evoluzione di questo sport.

Ph. Jon Chol Jin / Ap

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Elisabetta cala dal cielo in paracadute scortata da James Bond

di Fabio Cavalera (Corriere della Sera, 28 luglio 2012)

L’inchino della bandiera alla regina: è questo il punto di svolta possibile della storia olimpica. E forse, simbolicamente, qualcosa di più grande della sola storia olimpica. Che cosa faranno gli americani? Abbasseranno il drappo a Stelle e Strisce davanti a sua maestà Elisabetta attorniata dalla famiglia e da ottanta fra capi di Stato e di governo arrivati in bus? La signora dei Windsor è la star di questi Giochi: chi l’avrebbe mai detto che proprio lei si prestasse a una scena con James Bond, Daniel Craig in smoking. La seria, impassibile sovrana che nella magia della cerimonia inaugurale diventa attrice e nella finzione di un filmato viene scaraventata giù da un elicottero assieme a 007: il suo ingresso (vero) nello stadio è preceduto da un trucco cinematografico a effetto. Elisabetta si è superata.

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Chi è stato Bill Russell

(ilpost.it, 1° agosto 2022)

Bill Russell, morto domenica scorsa a 88 anni, è stato il giocatore di basket americano più vincente di sempre. Ha giocato in Nba per tredici stagioni fra il 1957 e il 1969, tutte con i Boston Celtics, e ha vinto il titolo undici volte. È riconosciuto da molti esperti come uno dei cinque migliori giocatori della storia e prima dell’arrivo di Michael Jordan era spesso indicato come il migliore in assoluto, preferito a Wilt Chamberlain, contro cui ha giocato per gran parte della carriera. Con il suo stile di gioco particolarmente focalizzato sulla fase difensiva e il suo fisico agile e asciutto ha cambiato il ruolo del centro, ancora più fondamentale di oggi: all’epoca i giocatori più alti e potenti dominavano la lega americana. Chiudendo la carriera nel doppio ruolo di giocatore e allenatore, è diventato il primo nero a guidare una squadra Nba, vincendo due campionati.

Ap

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Muhammad Ali è ancora un passo avanti

di Giulio Zoppello (esquire.com, 17 gennaio 2022)

Lewis Hamilton e Lebron James che si schierano per il Black Lives Matter, Serena Williams che si mobilita per i diritti delle donne delle minoranze, Eric Cantona che senza mezzi termini condanna i mondiali di calcio in Qatar. Ci sarebbero anche altri esempi da portare, ma tutti hanno una cosa in comune: la loro voce si leva oggi perché, per primo, a farlo in quanto star dello sport conscia della propria responsabilità, lo fece un ragazzo nato a Louisville, Kentucky, il 17 dicembre di ottant’anni fa. Venne registrato all’anagrafe dal padre pittore come Cassius Marcellus Clay, ma sarebbe diventato tra i personaggi più iconici della storia del XX secolo con il nome che lui stesso si scelse: Muhammad Ali.

Ph. Russell McPhedran / Hulton Archive – Getty Images

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“Quella notte a Miami”: il primo film diretto da Regina King è un manifesto culturale

di Mario Manca (vanityfair.it, 21 gennaio 2021)

Cercare un modo per raccontare la comunità nera senza scivolare nel cliché e nella retorica didascalica è una delle sfide più grande che i cineasti hanno cercato di soddisfare nell’ultimo anno e mezzo, ed è per questo che fa una certa impressione constatare che una di quelle che è riuscita a centrare più degli altri l’obiettivo non sia una regista di professione. Lei è Regina King, vincitrice dell’Oscar come miglior attrice non protagonista nel 2019 per il film Se la strada potesse parlare e protagonista della serie di Hbo Watchmen, alla sua prima prova dietro la macchina da presa con un film forte e potente, tratto da una pièce teatrale di Kemp Powers messa in scena nel 2013: si chiama Quella notte a Miami (One Night in Miami), è disponibile su Amazon Prime Video e racconta la notte in cui quattro personaggi neri dell’America degli anni Sessanta si raccontano senza filtri, ponendo l’accento su questioni che ancora oggi continuano ad alimentare discussioni e perplessità.

Prime Video
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Lewis Hamilton è pronto per diventare un leader politico

di Fabio Tavelli (ilfoglio.it, 15 novembre 2020)

Adesso che sono sette come Michael Schumacher forse Lewis Hamilton ci dirà cosa vuol fare nei prossimi anni. La chance di prendersi l’ottavo tra dodici mesi dovrebbe convincerlo a regalarsi almeno un altro giro di giostra con la Mercedes. Ma chissà cosa sta davvero pensando sotto quelle treccine il Re Nero. Potrebbe fare qualsiasi cosa, anche il leader di un movimento politico o di opinione. Hamilton a Istanbul ha parlato da statista, ha citato la sostenibilità, i diritti umani nei Paesi nei quali i piloti vanno a correre e in generale si è caricato sulle spalle l’intero circus della Formula 1 di domani.

Lewis Hamilton via Instagram
Lewis Hamilton via Instagram

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In morte di un mito popolare

di Giovanni Francesio (ilfoglio.it, 23 ottobre 2020)

È difficile capire quando finisce un secolo. Molto più facile dire quando non finisce, ossia con le cifre tonde, con il calendario. Non è mai così, perché c’è sempre una variante, un allungarsi o un contrarsi del tempo, un evento storico spiazzante, che improvvisamente svela come siano cambiati i paradigmi, i modi di pensare e di vivere, e con loro la società e la politica e la cultura. Solo a quel punto, voltandosi indietro, o riuscendo a guardare in avanti, ci si rende conto di essere entrati in una stagione nuova. Lo sport, ormai non lo nega più nessuno, è stato uno degli aspetti caratterizzanti, uno dei tratti distintivi del XX secolo, sia per la sua carica simbolica, sia per la sua concreta ricaduta sociale, politica e culturale.Socrates-Corinthians Continua la lettura di In morte di un mito popolare

“One night in Miami”: l’eco di Black Lives Matter a Venezia 77

di Teresa Marchesi (huffingtonpost.it, 8 settembre 2020)

L’eco di Black Lives Matter arriva a Venezia con una “lettera d’amore”. Così Regina King, Oscar come miglior attrice non protagonista per Se la strada potesse parlare, definisce il suo One night in Miami, che segna il suo esordio da regista. Prodotto da Amazon a basso costo, il film è al Lido fuori concorso, ma andrà a Toronto e si propone dichiaratamente come strumento per le battaglie di casa. Tecnicamente trattasi di Kammerspiel: una stanza, dialoghi fitti e azione all’osso.

New York Daily News Archive / Getty Images
New York Daily News Archive / Getty Images

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La Cina e tutti i regimi autoritari che provano a ripulirsi l’immagine con lo sport

di Lucio Palmisano (linkiesta.it, 28 ottobre 2019)

«Calcio e politica non possono dormire nello stesso letto». La frase tanto perentoria dell’ex attaccante del Real Madrid Jorge Valdano in un’intervista a El País di qualche giorno fa lascia più di qualche dubbio. Lo sa bene anche lui come il calcio, e più in generale lo sport, tenda spesso e volentieri a fare rima con politica e affari.

Ph. Fred Dufour / Pool / Afp
Ph. Fred Dufour / Pool / Afp

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L’inchino anti-Trump del fiorettista Race Imboden e lo sport che protesta

di Gabriele Lippi (wired.it, 13 agosto 2019)

Sul gradino più alto del podio con un ginocchio piegato. La foto di Race Imboden, fiorettista americano oro nella prova a squadre ai Giochi Panamericani di Lima, ha fatto il giro del mondo. The star spangled banner risuona nella hall che ospita le gare di scherma mentre lui assume la posizione resa celebre da Colin Kaepernick, l’ex quarterback dei San Francisco 49ers che dal marzo 2017 non ha più un contratto professionistico con la Nfl.1_Berry_Iimboden Continua la lettura di L’inchino anti-Trump del fiorettista Race Imboden e lo sport che protesta