Archivi tag: Movimento 5 Stelle

Nicola Acunzo, deputato e attore che siede in Commissione di Vigilanza Rai

(blitzquotidiano.it, 15 febbraio 2021)

Un deputato attore in Vigilanza Rai: fa discutere il caso di Nicola Acunzo, attore prestato alla politica, eletto con il MoVimento 5 Stelle, espulso per i mancati rimborsi e passato da poco al Centro Democratico di Bruno Tabacci, ma soprattutto membro della Commissione di Vigilanza Rai. Acunzo ha partecipato alla fiction Il commissario Ricciardi e, allo stesso tempo, è in Vigilanza Rai, con il conseguente rischio di conflitto d’interessi. Lui si difende: «C’è un grande fraintendimento» ha detto al Corriere della Sera, «io non ho lavorato per la Rai. Ma con la società di produzione cinematografica che poi vende il prodotto, che poi è stato venduto appunto alla Rai. In questo caso il conflitto non c’è. Non ho percepito alcun compenso dalla Rai».NicolaAcunzo Continua la lettura di Nicola Acunzo, deputato e attore che siede in Commissione di Vigilanza Rai

Grillo pronto a tornare in tv?

(adnkronos.com, 24 novembre 2020)

Belle Grillo sarebbe pronto a tornare in tv ma le tv non sono ancora pronte. O almeno così pare. A quanto apprende l’Adnkronos, al momento nessun progetto che riguardi il comico è al vaglio dei principali editori televisivi del Paese: da Rai a Mediaset, da La 7 a Discovery (che possiede l’ambito canale Nove, sede del fortunato show di Maurizio Crozza), da Amazon Prime a Netflix. Proprio da Netflix Grillo si era manifestato l’ultima volta sul piccolo schermo in anni recenti (fatta eccezione, naturalmente, per le cronache politiche), quasi quattro anni fa.BeppeGrillo_tricolore Continua la lettura di Grillo pronto a tornare in tv?

Di Battista sale in cattedra: lezioni di giornalismo a 185 euro

di Laura Cesaretti (ilgiornale.it, 29 settembre 2020)

Un tempo c’era Ernest Hemingway. Oggi c’è Dibba, e basterebbe questa malinconica parabola a dare idea della decadenza di una nobile e antica professione. Ma c’è di più: oltre che reporter d’oltremare, l’ex deputato grillino Alessandro Di Battista si fa anche docente di giornalismo e sale in cattedra per spiegare a giovani di belle speranze le «linee guida per la realizzazione di un reportage dall’estero». Alla modica cifra di 185 euro, e senza spostarsi dal divano di casa perché la lectio magistralis sarà online.DiBattista_Tpi Continua la lettura di Di Battista sale in cattedra: lezioni di giornalismo a 185 euro

Soldatini vs dinosauri: la spiazzante ripicca di Toninelli e Di Maio

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 22 settembre 2020)

Come quando da bambini tentavamo incongruamente di accostare giocattoli diversi in cerca di emozioni nuove – soldatini contro dinosauri, macchinine che cavalcavano peluche –, lo stesso effetto di colpevole straniamento con un tocco d’incoercibile inquietudine è stato attinto, stamane, dai titoli sulla vendetta di Toninelli e Di Maio contro Billy Costacurta. È successo che l’ex centrale difensivo del Milan abbia dichiarato di votare per il No anche onde evitare di vedere i sorrisi trionfanti di Toninelli e Di Maio; i quali Toninelli e Di Maio, a scrutini conclusi, si sono concessi un selfie e hanno pubblicato sui social i propri sorrisi trionfanti con la didascalia “Grazie Billy”.

Danilo Toninelli via Instagram
Danilo Toninelli via Instagram

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Altro che la democrazia informatica alla Beppe Grillo

di Giuseppe Turani (blitzquotidiano.it, 29 agosto 2020)

Social network: il modo più rapido e più efficace per rendere migliori gli italiani è la loro chiusura immediata per almeno un anno, meglio due. C’è chi ancora teorizza che lì ci sarebbe la vera democrazia, e non si rende conto che attraverso i social sta venendo a galla la peggiore società italiana. Dall’impiegato frustrato di Benevento al suo omologo di Cinisello Balsamo. Razzisti, mitomani, suonati che scrivono qualsiasi cosa, convinti di avere milioni di lettori.e-democracy Continua la lettura di Altro che la democrazia informatica alla Beppe Grillo

Di cosa c’è bisogno prima di fare un museo del fascismo

di Oiza Q. Obasuyi (internazionale.it, 7 agosto 2020)

In Italia il dibattito sul fascismo ritorna ciclicamente e spesso è un segnale evidente del fatto che il Paese non è mai riuscito a fare davvero i conti con il suo passato. L’ultimo esempio lo offre la proposta al Consiglio comunale di Roma per realizzare un museo del fascismo. La mozione è stata firmata da Gemma Guerrini, Massimo Simonelli e Andrea Coia, tre esponenti del Movimento 5 Stelle. L’intenzione era quella di dare vita a un istituto di tipo didattico per raccontare il Ventennio e attirare scuole e turisti, conferendogli anche una funzione catartica.

Ph. Andreas Solaro / Afp
Ph. Andreas Solaro / Afp

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Dagli «amici libici» di Beirut all’Italia senza tradizione coloniale: le migliori gaffe di Manlio Di Stefano

(open.online, 5 agosto 2020)

«Con tutto il cuore mando un abbraccio ai nostri amici libici». Non è proprio passata inosservata la gaffe social del sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, che nel manifestare vicinanza per quanto accaduto a Beirut, in Libano, ha preso la direzione sbagliata, andando a finire in Libia. Immediata la risposta degli internauti che gli hanno fatto osservare l’errore, così come rapida è stata la correzione di Di Stefano che ha subito riscritto «amici libanesi», ribattendo in un tweet: «C’è poco da scherzare con queste cose, ho sbagliato a scrivere, i morti invece restano, fenomeni».Manlio_Di_Stefano_M5S Continua la lettura di Dagli «amici libici» di Beirut all’Italia senza tradizione coloniale: le migliori gaffe di Manlio Di Stefano

Dibba e Fornero dimostrano che in Italia la rivoluzione si può fare tutti i giorni, ma solo nei palinsesti

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 31 luglio 2020)

A poche pagine di distanza, su quello che qualche nostalgico inguaribile ancora chiama il grande giornale della borghesia italiana, come se in Italia esistessero ancora la borghesia, i grandi giornali, i dimafonisti e i telefoni a gettone – insomma: sul Corriere della Sera –, due storie apparentemente minori ieri si illuminavano reciprocamente: Alessandro Di Battista, massimo rappresentante dell’ala dura del populismo grillino, sorpreso mentre serve ai tavoli nel bar interno di un albergo di Ortona, ed Elsa Fornero, il volto più celebre dell’ultimo governo dei tecnici, impegnata come giurata in un quiz televisivo condotto da Costantino della Gherardesca.

Ph. Claudio Guaitoli / Corriere della Sera
Ph. Claudio Guaitoli / Corriere della Sera

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Il delirante listino di Beppe Grillo

(linkiesta.it, 17 luglio 2020)

«Onde evitare strani appostamenti ed inseguimenti spiacevoli, ecco il listino interviste e foto per l’anno in corso e per il 2021». Descrive così Beppe Grillo i prezzari per interviste e foto che anche quest’anno propone sul suo blog. Il padre del MoVimento 5 Stelle si affida di nuovo all’ironia per far capire la sua poca volontà d’intrattenere rapporti con i media, aumentando perfino i prezzi per il 2020 (indicati con una correzione a mano sul tariffario stampato in precedenza).Grillo_prezzi_2020 Continua la lettura di Il delirante listino di Beppe Grillo

Fascio, falce e bordello: breve storia dell’Italia populista

di Luigi Sanlorenzo (linkiesta.it, 14 luglio 2020)

Sulla copertina del libro pubblicato nel 2017 da Marco Revelli per Einaudi, Populismo 2.0, si legge quanto segue: «Il populismo si manifesta quando il popolo non si sente rappresentato. È malattia infantile della democrazia quando i tempi della politica non sono maturi. È malattia senile della democrazia quando i tempi della politica sembrano essere finiti. Come ora, qui, non solo in Italia».

Pixabay
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