Archivi tag: moda vestimentaria

Victoria’s Secret licenzia i suoi angeli: etica o marketing?

di Silvia Renda (huffingtonpost.it, 18 giugno 2021)

Ha impiegato un po’ di tempo, sotto la resistenza di una barriera più solida da abbattere, ma alla fine il vento del #MeToo ha soffiato anche sugli angeli di Victoria’s Secret e si è portato via le loro ali. Il brand di lingerie che dal 1977 porta in passerella la perfezione estetica – come tradizionalmente intesa – affretta il passo per mettersi in pari con quello dei tempi di oggi, dove la miccia accesa dal caso Weinstein ha aggiornato i canoni di bellezza, riposizionato la figura della donna, che rifiuta l’esistere e il piacere solo come oggetto del desiderio maschile.

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Charlotte Casiraghi debutta come cantante

di Roberta Mercuri (vanityfair.it, 5 maggio 2021)

Charlotte Casiraghi a 34 anni ha debuttato come cantante. La secondogenita di Carolina di Monaco ha rivelato il suo talento segreto in occasione della sfilata Chanel Cruise 2022, che è andata scena in una spettacolare location – nelle cave di calcare di Les Baux-de-Provence, maestoso spartiacque della collina nel Sud della Francia – e si è conclusa con una performance musicale. Charlotte, volto della campagna prêt-à-porter Primavera/Estate 2021, non si è limitata a esibirsi da sola: ha anche duettato con altri artisti tra cui Vanessa Paradis, testimonial di Chanel dal 1991.

Chanel
Chanel

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Vivienne Westwood: 80 anni di un’icona punk, ambientalista, ribelle

di Essia Sahli (vanityfair.it, 8 aprile 2021)

Per definire l’impatto di uno stilista nella storia della moda non basta prenderne in considerazione lo stile avanguardista e innovativo, e nemmeno design e qualità sartoriale ineccepibili, per quanto importanti: per diventare un’icona dell’industria bisogna andare ben al di là di essa, radicarsi e segnare un’epoca, un cambio generazionale o una metamorfosi sociale, supportando questi processi – e spesso definendoli – proprio attraverso le creazioni. E colei che, a partire dagli anni Settanta, si è conquistata di diritto un posto nel firmamento dei fashion designer più iconici, è Vivienne Westwood. Che oggi, 8 aprile, spegne ben 80 candeline, e in grande stile: con un videomessaggio al mondo, in diretta da Piccadilly Circus. Per celebrare il suo compleanno, infatti, la designer ha presentato un cortometraggio di 10 minuti in collaborazione con Circa, intitolato Do not buy a bomb.

Ph. Ki Price / Vivienne Westwood Archive
Ph. Ki Price / Vivienne Westwood Archive

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La “Second Daughter” Ella Emhoff sfila in passerella a New York

(ansa.it, 18 febbraio 2021)

La “Second Daughter” Ella Emhoff ha fatto a sorpresa il suo debutto ufficiale alla Fashion Week di New York sfilando per il marchio Proenza Schouler. La figliastra della vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris si era fatta notare per il suo senso dello stile il giorno dell’Inauguration del presidente Joe Biden con addosso un cappottino di Miu Miu entrato tra i fashion statement della cerimonia. Poco dopo l’evento, la Emhoff ha firmato con l’agenzia Igm Models che annovera nel suo carnet dive della moda come Karlie Kloss, Gisele Bündchen e le sorelle Bella e Gigi Hadid.

Ph. Win McNamee / Getty Images
Ph. Win McNamee / Getty Images

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In vendita le sneakers di Barack Obama

di Essia Sahli (vanityfair.it, 10 febbraio 2021)

Nonostante Barack Obama, appassionato di basket sin dalla giovinezza – tanto da sognare di diventare un giocatore professionista – non sia più in carica alla Casa Bianca, il suo legame con questo sport non è mai stato dimenticato nell’immaginario comune: dopotutto, è raro trovare un equilibrato esempio di personalità politica in grado di comunicare sé stesso sia in contesti ufficiali sia in quelli più informali e… sportivi. Non stupisce quindi che all’ex Presidente degli Stati Uniti sia stato dedicato persino un paio di sneaker da basket: svelate nel 2009 da Nike, sono state realizzate in soli due esemplari, uno dei quali donato – ovviamente – a Barack Obama.BarackObama_Nike_Hyperdunks Continua la lettura di In vendita le sneakers di Barack Obama

Anche i talebani indossano sneaker bianche

(ilpost.it, 31 gennaio 2021)

La moda delle sneaker bianche è arrivata anche in Afghanistan: qui però non sono indossate da rapper, modelli alle sfilate, ragazzini a scuola e, in verità, da chiunque segua un minimo le tendenze, ma dai talebani. Come ha raccontato il New York Times, il gruppo radicale islamico è affezionato allo stesso modello da trent’anni. Le Cheetahs sono scarpe da ginnastica in pelle bianca che ricordano vagamente le Puma, con il collo alto e delle riconoscibili rifiniture verdi e gialle. Vengono prodotte da Servis Shoes, una delle più grandi fabbriche di scarpe del Pakistan, che nel 1983 lanciò sul mercato il suo primo marchio di scarpe sportive. Le Cheetahs infatti erano inizialmente pensate per gli atleti – molti di rilevanza nazionale fecero anche da testimonial – e solo di recente ne sono stati introdotti modelli più casual e anche per le donne: sono ancora il modello più venduto di Servis.

Ph. Rahmat Gul / Ap
Ph. Rahmat Gul / Ap

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Bernie Sanders, l’archetipo e il meme

di Annamaria Testa (internazionale.it, 26 gennaio 2021)

Tra scarpe da mille dollari, abiti monocromatici dai colori preziosi e una gonna così ampia da imporre una forma sartoriale di distanziamento sociale – scrive Slate –, «la cerimonia che ha inaugurato la presidenza di Joe Biden si è configurata anche come una passerella di moda». «Ma a rubare la scena è stato, fra tutti, il senatore Bernie Sanders, il cui abbigliamento casual si è istantaneamente trasformato in soggetto da meme. A suscitare un’attenzione speciale sono stati i suoi guanti, dall’aspetto assai confortevole. Eppure, osservatori dall’occhio d’aquila hanno notato che Sanders indossa questi guanti da anni».

Reuters
Reuters

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Come fu che Kamala si mangiò “Vogue America”

di Fabiana Giacomotti (ilfoglio.it, 11 gennaio 2021)

Il punto della nuova cover di Vogue America – il tempo di anticiparla ai quotidiani ed è già polemica – non è affatto l’eventuale sbiancamento della pelle della neo-vicepresidente Kamala Harris a colpi di pixel. A meno di non volerci prendere in giro, chiunque di noi abbia mai fatto riviste di immagine – crediamo lo sappia perfino l’opinionista del New York Times Wajahat Ali che ha scatenato il caso di “whitening shame” ai danni della direttrice Anna Wintour – sa che le foto vengono non solo uniformate di default per cancellare ombre, macchie, rughe, cicatrici dell’esistenza (Naomi Campbell lo chiedeva per contratto, by the way, insieme con un’altra serie di punti che sottoscrivemmo di non rivelare mai), ma che tutti lo facciamo costantemente, anche sul Samsung che Wajahat agita come il mezzo migliore per riprodurre la corretta realtà, ovvero la realtà corretta con il comando “uniformità” dai quali usciamo tutti perfettamente social e con dieci anni di meno.1_Kamala_Vogue Continua la lettura di Come fu che Kamala si mangiò “Vogue America”

Vestiremo alla Tabacci?

di Carmelo Caruso (ilfoglio.it, 23 gennaio 2021)

La potenza del berretto. Se l’America ha le muffole di Bernie Sanders, perché l’Italia non dovrebbe avere la cuffia di lana di Bruno Tabacci? A Palazzo Chigi, invitato da Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, si è presentato in abito e cappotto, ma non ha rinunciato alla sua protezione di lana. “Sono calvo, mi riparo”. Ma non è solo una protezione. È il canestro di ciliegie dei parlamentari che sta raccogliendo, come le muffole di Sanders sono un segno che le sue mani stanno coperte, che è felice per Biden ma è diverso da Biden. Indumenti della crisi.BrunoTabacci Continua la lettura di Vestiremo alla Tabacci?

Melania Trump ha lasciato la Casa Bianca con uno dei look più lussuosi di sempre

(ilfattoquotidiano.it, 20 gennaio 2021)

Altro che “basso profilo” o “look da funerale”. Quello sfoggiato da Melania Trump per lasciare la Casa Bianca, nelle sue ultime ore da First Lady, è decisamente più simile all’“abito della vendetta” che la principessa Diana indossò dopo la separazione da Carlo. Se quel tubino nero, lungo fin sotto al ginocchio, con giacchino coordinato, i capelli raccolti e la borsetta nera vi è sembrato austero e discreto, bene, sappiate è uno degli outfit più lussuosi (e quindi costosi) che abbia mai sfoggiato nei suoi quattro anni alla Casa Bianca.

Ph. Alex Brandon / Ap
Ph. Alex Brandon / Ap

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