Archivi tag: moda vestimentaria

Per una volta che la sinistra si vuol vestire meglio

di Fabiana Giacomotti (ilfoglio.it, 28 aprile 2023)

Telefona il collega della rivista di gossip e chiede “fino a quando si possa risalire indietro nel tempo per trovare un politico che si affida a un consulente di immagine” e ride quando gli citiamo di istinto Giulio Cesare, che era ossessionato dalla calvizie incipiente, o Elisabetta I che aveva fissato i codici pubblici della propria immagine al punto che, quando passava in carrozza, vecchia e sdentata, per le campagne inglesi, nessuno era in grado di riconoscerla perché, come una influencer contemporanea, diffondeva di sé ritratti ampiamente “filtrati” dalle mani dei pittori di corte, dove continuava ad assomigliare alla “regina vergine” salita al trono quarant’anni prima.

Ph. Enrico Brunetti / Vogue Italia

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Norman Hartnell, il sarto della regina Elisabetta

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 23 aprile 2023)

È passato alla storia come il couturier della regina Elisabetta II, ma Norman Hartnell, se è possibile, è stato molto di più di un semplice sarto di corte. Esattamente cento anni fa lo stilista britannico iniziava la sua carriera. Come lui stesso scrive in Silver and Gold, la deliziosa autobiografia pubblicata nel 1955: «Era il giorno di San Giorgio, il 23 aprile 1923». San Giorgio è il patrono d’Inghilterra, un martire che riuscì a sconfiggere il drago compiendo un grande atto di coraggio.

Pa Images / Getty Images

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Le strane fantasie di re Carlo

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 29 marzo 2023)

Dinosauri, elefantini, gufi e gattini. Se Elisabetta II aveva reso le borsette e gli outfit colorati il suo marchio di fabbrica, suo figlio re Carlo III ha fatto delle cravatte dalle fantasie insolite il tratto distintivo del suo stile da monarca. Per accorgersene occorre una vista da falco o un buon teleobiettivo. A una prima occhiata le cravatte hanno generalmente un colore pastello e un motivo grafico ripetuto per tutto l’involucro di seta, sarebbe a dire la parte a vista che spunta dall’abito.

Ph. Max Mumby / Indigo – Getty Images

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Tutte le donne di Maria Grazia Chiuri

(agi.it, 25 febbraio 2023)

Abiti che parlano. O meglio, che lanciano messaggi di emancipazione, di femminismo. Sono i due marchi di fabbrica di Maria Grazia Chiuri, da sei anni direttrice creativa di Dior. Al fianco delle donne per dar loro voce. L’ultima a sfilare con una sua creazione è stata Chiara Ferragni che, sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo, ha sfoggiato abiti manifesto della stilista italiana che ha regalato alla maison un boom di vendite. Dal 2017, quando sono state messe in vendita le prime collezioni della Chiuri, i ricavi di Dior sono triplicati, raggiungendo i 6,6 miliardi di euro.

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Vietato il corsetto nelle serie in costume Netflix (e non solo)

di Alessandra De Tommasi (vanityfair.it, 1° marzo 2023)

Nella prima puntata della serie Bridgerton, le debuttanti si preparano a incontrare la regina Charlotte. E Lady Featherington (Polly Walker) chiede alla servitù di stringere sempre di più il corsetto della figlia Prudence (Bessie Carter), ricordando che il suo girovita, da ragazza, era delle dimensioni di un’arancia. Come si può immaginare, la fanciulla sviene al cospetto di Sua Maestà perché non riesce a respirare. La scena, che ha l’intento di mostrare lo scarso senso pratico della nobildonna, mette però benissimo in luce quanto costrittivo sia sempre stato quell’accessorio femminile, se mai ci fosse bisogno di ricordarlo.

Ph. Liam Daniel / Netflix

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Femminismo in corsetto. Il cinema sta riscattando l’immagine delle principesse

di Benedetta Barone (linkiesta.it, 28 gennaio 2023)

Qualcosa sta accadendo tra noi e le storiche nobildonne del passato. Che siano imperatrici, principesse, duchesse, da parte della cinematografia e della serialità sembra si sia diffusa una nuova e inedita ondata divinatoria. Verrebbe subito spontaneo domandarsi: perché? Non ci aveva già pensato la Disney? Superato l’ideale infantile della favola, qualunque bambina cresca con il mito de La bella addormentata nel bosco si rende ben presto conto del modello desueto e distorto in cui ha creduto, e lo abbandona senza rimpianti.

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Adidas non sa cosa fare con le scarpe del marchio di Kanye West

(ilpost.it, 13 febbraio 2023)

Giovedì il nuovo amministratore delegato di Adidas Bjørn Gulden ha fatto sapere in un comunicato stampa che la multinazionale tedesca di abbigliamento sportivo è in serie difficoltà. Nello specifico ha detto che quest’anno le vendite potrebbero calare più di un miliardo di euro rispetto alle previsioni se si deciderà di ritirare definitivamente dal commercio le scarpe del marchio Yeezy, quelle prodotte in collaborazione con Ye, il rapper e stilista più noto come Kanye West.

Ph. Seth Wenig / Ap

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Sanremo, Day 1

di Guia Soncini (linkiesta.it, 8 febbraio 2023)

Sono passati trentun anni da quando Corrado Guzzanti e i suoi compari di Avanzi cantavano «e ora che pure Benigni s’è sposato non ci sta più chi ci bestemmia sul mercato», quindi quando ieri mattina Amadeus ha annunciato che ieri sera ci sarebbe stato Benigni a leggere articoli della Costituzione, Benigni con Mattarella, nientemeno, abbiamo tutti pensato: beh, certo, ormai è venerato maestro, mica più in quota comico.

Ansa

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Il “diplomatic dressing” nel tour caraibico dei reali d’Olanda

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 31 gennaio 2023)

Maxima d’Olanda in rosso è un omaggio alla bandiera del suo Paese. Insieme al marito Willem-Alexander, con un completo blu, e alla figlia Amalia, con un tailleur a base bianca, i tre erano un esempio perfetto di diplomatic dressing per la visita ad Aruba, la prima tappa del tour caraibico in cui ci sono stati appuntamenti ufficiali come la visita al Parlamento e l’ispezione alla guardia d’onore.

Nieboer / ipa-agency.net

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Principe di Galles: perché il tessuto così amato dalla moda si chiama così

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 23 gennaio 2023)

Partiamo dalla fine. Stando a quanto riportano le cronache, William non ha ancora indossato un check principe di Galles. Benché detenga il titolo da mesi, finora ha scelto di non seguire le orme di chi l’ha preceduto nel ruolo, più o meno lungo, di erede al trono d’Inghilterra. Ma cosa c’entra un pattern così amato dalla moda con i reali? Ecco svelata la storia di come è nato il principe di Galles.

Ph. Anwar Hussein / Getty Images

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