Archivi tag: moda vestimentaria

Il tailleur rosa di Jackie Kennedy

di Sara Bovi (amica.it, 24 novembre 2019)

Rosa, con le tasche e il colletto bordati di blu e i bottoni d’oro. In lana e doppiopetto. Se c’è un abito che ha consegnato alla storia Jackie Kennedy è il tailleur da lei indossato nel giorno dell’assassinio di suo marito, il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. Impossibile non ricordarlo.

Ph. Art Rickerby / Time & Life Pictures via Getty Images
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Jane Fonda, il cappotto rosso va oltre la protesta

di Mattia Di Gennaro (direttanews.it, 15 novembre 2019)

Jane Fonda e il suo cappotto rosso sono destinati a fare storia. Quest’oggi la star di Hollywood, come i cinque venerdì precedenti, è salita sulla scalinata di Capitol Hill (sede del Congresso a Washington D.C.) per continuare la protesta contro il cambiamento climatico. È arrivato quindi il sesto arresto consecutivo con l’accusa di “dimostrazione illegale”.

Keystone
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Storia del cappotto rosso di Jane Fonda

di Giuliana Matarrese (marieclaire.com, 8 novembre 2019)

Non regalano molte sicurezze, questi tempi moderni. Di una cosa però, si può essere certi: anche questo venerdì, Jane Fonda e il suo cappotto rosso verranno messi in stato d’arresto. Ormai impegnata da quattro settimane nei suoi Fire Drill Fridays, proteste pacifiche e non autorizzate di fronte al Campidoglio di Washington – dove si è momentaneamente trasferita, per praticità – quando Jane si dedica a una causa, non si può dire che manchi di organizzazione e coerenza.

Ph. Mandel Ngan / Getty Images
Ph. Mandel Ngan / Getty Images

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Elisabetta, “basta pellicce”

(ansa.it, 6 novembre 2019)

Basta pellicce, d’ora in poi solo modelli sintetici ed ecologici: conversione ambientalista per la regina Elisabetta II che, a 93 anni, ha deciso di mettere in naftalina tutti i capi prodotti dallo scuoiamento di animali.

Ansa
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La moda dei modelli queer non è solo una moda

(ilpost.it, 28 ottobre 2019)

Nella moda di oggi il confine tra gli abiti maschili e femminili è sempre più labile: da qualche anno molte aziende li presentano insieme nella stessa sfilata, altre propongono vestiti che possono essere indossati sia da uomini sia da donne, mentre alcuni dei modelli più famosi del momento sono queer, cioè non sono eterosessuali (attratti sessualmente da un partner del sesso opposto) o cisgender (la cui identità di genere coincide con il sesso con cui sono nati).

Ph. Bryan Huynh / Paper
Ph. Bryan Huynh / Paper

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Da Kate Middleton e dalla sua Chanel possiamo imparare una grande lezione

di Ilaria Betti (huffingtonpost.it, 20 ottobre 2019)

«Parte tutto dalla consapevolezza che ognuno ha della propria identità. Così fanno i reali e così possono fare tutti». Secondo Danilo Venturi, direttore del Polimoda, prestigiosa scuola di moda privata di Firenze, i membri della Royal Family hanno – ancora – molto da insegnarci in fatto di stile. Ad esempio, possono aiutarci a capire come costruire un armadio che duri nel tempo. Qualcosa che non siamo più capaci di immaginare, dato che abbiamo smarrito la nostra identità.

Ph. Max Mumby / Indigo via Getty Images
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Le modelle di Dior come Greta Thunberg: sfilano con le trecce su una passerella di alberi veri

(huffingtonpost.it, 25 settembre 2019)

Il messaggio di Greta Thunberg sembra essere arrivato ovunque, anche sulle passerelle. Lo dimostra lo show di Dior a tema ecologia: le modelle, con le trecce ispirate all’acconciatura della giovane attivista, hanno sfilato attraverso un giardino di 164 alberi, selezionati dal collettivo Coloco, etichettati con l’hashtag #PlantForTheFuture e destinati ad essere a loro volta piantati.

Ph. Vianney Le Caer / Invision/ AP
Ph. Vianney Le Caer / Invision/ AP

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Meghan Markle, ecco la sua collezione di abiti per donne che lavorano

(ansa.it, 15 settembre 2019)

Meghan Markle ha presentato a Londra, alla vigilia della London Fashion Week, la collezione da lei stessa lanciata assieme all’amica designer Misha Nonoo nell’ambito di un’iniziativa a sostegno delle donne disoccupate. Con un blazer portafortuna, quello indossato anni fa nel colloquio destinato a darle la prima chance di lavoro e una dichiarazione impegnativa di adesione piena (“sono dove voglio essere”) al suo nuovo ruolo di membro della famiglia reale britannica, a dispetto delle critiche (o dei pregiudizi) scagliate senza sosta contro di lei dai tabloid della stampa popolare, così si è presentata Meghan.

Ph. Mark Large / Getty Images
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Meghan Markle incinta sceglie abiti “manifesto”

di Eva Grippa (d.repubblica.it, 17 ottobre 2018)

Dress to impress: scegliere un abito, ormai è noto, per una donna che riveste un ruolo importante o magari pubblico è anche una scelta “politica”. Qualche anno fa una convincente mostra allestita da Zaha Hadid al Design Museum di Londra ha raccontato come principesse, dirigenti d’azienda, politiche ma anche modelle e stiliste abbiano usato gli abiti per definire e innalzare il loro ruolo nel mondo.markle_incinta Continua la lettura di Meghan Markle incinta sceglie abiti “manifesto”

Abiti di destra, vestiti di sinistra

di Micol Sarfatti («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 17 maggio 2018)

«Le scarpette da ginnastica o da tennis hanno ancora un gusto un po’ di destra, ma portarle tutte sporche e un po’ slacciate è da scemi più che di sinistra». «I blue-jeans, che sono un segno di sinistra, con la giacca vanno verso destra». A metà degli anni Novanta, quand’ero quasi adolescente, Giorgio Gaber cantava, con ironia, l’abbigliamento di destra e sinistra.moda Continua la lettura di Abiti di destra, vestiti di sinistra