Archivi tag: Meta

Buon compleanno Facebook, in vent’anni hai rovinato il mondo

di Davide Piacenza (wired.it, 4 febbraio 2024)

Alla fine del 2007, quando il mondo era così recente che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito, un amico del liceo mi parlava con fare appassionato di un sito al quale alcune sue conoscenze americane l’avevano fatto iscrivere. “È un social network, dove puoi parlare con la gente che conosci e guardare cosa fa”, mi spiegava, incontrando la mia incapacità di comprendere di cosa stesse parlando ma convincendomi, nel giro di poche settimane, a iscrivermi a mia volta.

Pixabay

Continua la lettura di Buon compleanno Facebook, in vent’anni hai rovinato il mondo

Instagram e gli “shadow ban” su Israele e Palestina

(ilpost.it, 19 ottobre 2023)

Su Instagram da giorni moltissimi utenti, soprattutto tra attivisti, giornalisti e altre persone che stanno seguendo la guerra nella Striscia di Gaza, segnalano che i loro post e le loro Storie su Instagram che parlano delle condizioni di estrema difficoltà in cui vivono le persone nei territori palestinesi o che esprimono vicinanza alla causa palestinese ottengono un numero di visualizzazioni e interazioni molto inferiore a quello riservato agli altri loro altri contenuti.

Continua la lettura di Instagram e gli “shadow ban” su Israele e Palestina

Contrordine, gli algoritmi di Facebook e Instagram non influenzano le convinzioni politiche

di Bruno Ruffilli (repubblica.it, 29 luglio 2023)

Gli algoritmi dei social non determinano le scelte politiche. O almeno, non nel modo in cui finora si è creduto. Questi i risultati di quattro distinte ricerche di scienziati e docenti di alcune prestigiose università americane, tra cui la Carnegie Mellon, Stanford, Princeton, Università della Pennsylvania, e altre, in collaborazione con Meta. Gli autori hanno esaminato per tre mesi gli effetti degli algoritmi dei feed di Facebook e Instagram durante le elezioni statunitensi del 2020.

Unsplash

Continua la lettura di Contrordine, gli algoritmi di Facebook e Instagram non influenzano le convinzioni politiche

Meta riammette Trump su Facebook e Instagram

(adnkronos.com, 26 gennaio 2023)

A due anni dalla sospensione, gli account Facebook e Instagram di Donald Trump saranno di nuovo attivi. È stata la stessa Meta, attraverso un lungo articolo pubblicato sul suo sito ufficiale, ad annunciare il ripristino dei profili dell’ex presidente degli Stati Uniti, sospesi dopo i post al vetriolo del tycoon nel giorno dell’attacco a Capitol Hill il 6 gennaio 2021.

Ph. Jakub Porzycki / NurPhoto – Afp

Continua la lettura di Meta riammette Trump su Facebook e Instagram

Post-democrazia: nella società digitale siamo più sudditi che cittadini

di Alfonso Celotto (huffingtonpost.it, 3 gennaio 2023)

Per secoli, forse per millenni, siamo stati sudditi. Cioè sottomessi al potere di un Monarca superiore alle leggi perché regna per grazia di Dio, prima ancora che per volontà per la nazione. Come diceva Polibio, i Re nascono per comandare. Noi per obbedire, perché «senza obbedienza il diritto del potere sarebbe vano, e di conseguenza lo Stato non sarebbe affatto costituito» (sono parole di Hobbes, De Cive, VI, 13).

Continua la lettura di Post-democrazia: nella società digitale siamo più sudditi che cittadini

TikTok bandito dai telefoni dei dipendenti statali Usa

di Walter Galbiati (repubblica.it, 4 gennaio 2023)

Chi lavora per il governo degli Stati Uniti non potrà più installare TikTok sul telefonino di lavoro. Il 29 dicembre scorso, il presidente Joe Biden ha firmato l’atto che ha bandito TikTok da tutti i cellulari in uso ai dipendenti federali. Un giro di vite che arriva dopo le decisioni già prese da alcuni governi locali e che segna un punto di svolta per il futuro dell’app negli Stati Uniti. Le motivazioni sono «per questioni di sicurezza», legate alla proprietà del social media.

Ph. Kevin Frayer / Getty Images

Continua la lettura di TikTok bandito dai telefoni dei dipendenti statali Usa

La politicizzazione degli influencer russi

(ilpost.it, 12 aprile 2022)

Nelle ultime settimane, per controllare l’informazione sulla guerra in Ucraina, il governo russo ha rafforzato la censura sui siti di news che non si adeguavano alla versione governativa dei fatti e ha bloccato l’accesso a diversi social network. Le misure non hanno solo costretto diversi giornali russi a chiudere, su ordine dell’agenzia statale delle comunicazioni Roskomnadzor o in applicazione di una legge recente che definisce “fake news” tutto ciò che non è approvato dal governo; hanno anche costretto molti blogger e influencer russi, che con i social e le piattaforme on line lavoravano e guadagnavano, a riorganizzarsi per non perdere i propri follower e limitare i danni economici. Alcuni hanno deciso di lasciare il Paese e puntare su un pubblico internazionale, iniziando a creare contenuti in Inglese. Tantissimi altri stanno migrando in massa verso le piattaforme alternative approvate dal governo, che ha tutto l’interesse a controllare la circolazione dei contenuti on line e a usare gli influencer come strumento di propaganda.

Instagram

Continua la lettura di La politicizzazione degli influencer russi