Archivi tag: Matteo Salvini

Salvini s’iscrive a Parler, poco dopo Parler è off line

di Lucio Fero (blitzquotidiano.it, 11 gennaio 2021)

Matteo Salvini si è iscritto a Parler. Forse un gesto di protesta contro Facebook giudicata sinistrorsa e contro Twitter giudicata mondialista, comunque contro le piattaforme forse ora giudicate nemiche del popolo. O forse quello di Salvini è un gesto di omaggio e solidarietà a Donald Trump che sulla stessa piattaforma, Parler appunto, si vede ospitato dopo che Facebook, Twitter e Amazon e tutti gli altri di quello che deve essere oppressivo pensiero unico hanno tolto dalle mani di Trump l’arma social. Tolta per evidenti motivi di ordine pubblico e salute pubblica. Il caso vuole che il giorno dopo l’iscrizione di Salvini, Parler sia stato messo off line.Salvini_Parler Continua la lettura di Salvini s’iscrive a Parler, poco dopo Parler è off line

Trump attacca l’America, che sorpresa

di Christian Rocca (linkiesta.it, 7 gennaio 2021)

Ma guarda un po’ che sorpresa: Donald Trump è un golpista. Ben svegliati, eh. Sono anni, da prima che fosse eletto nel 2016, che in due o tre scriviamo e diciamo in tutti i modi possibili che saremmo arrivati esattamente a questo punto, all’assalto armato alle istituzioni degli Stati Uniti istigato dalla Casa Bianca, mentre il governo miserabile di Giuseppe Conte e di Luigi Di Maio, senza dimenticare quell’altro campione di Matteo Salvini, flirtava con l’impostore arancione, salutandolo come un fratello del cambiamento, piegandosi ai suoi desideri criminali di diffondere quelle stesse fregnacce alla base degli eventi di Washington, umiliando i nostri servizi segreti, le nostre istituzioni, il nostro Paese.

Ph. Leah Millis / Reuters
Ph. Leah Millis / Reuters

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Non ridete: le buffonate di Trump potrebbero essere la farsa che precede la tragedia

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 16 novembre 2020)

Joe Biden ha preso oltre cinque milioni e mezzo di voti in più e ha vinto in quasi tutti gli Stati in bilico, compresi quelli governati dai repubblicani, che hanno garantito la correttezza del voto. Ciò nonostante non solo Donald Trump, ma anche i vertici del suo partito, con pochissime eccezioni, continuano a parlare di brogli, lanciando accuse infondate, inventando e diffondendo bufale tanto incredibili quanto pericolose – tipo quella del software mangia-voti – e rifiutandosi di riconoscere la sconfitta. Il carattere assolutamente indubitabile dell’esito elettorale, assicurato dal distacco a prova di riconteggi accumulato in gran parte degli Stati chiave, ha alimentato un atteggiamento di superiore condiscendenza nei confronti delle affermazioni e dei gesti sempre più gravi provenienti dalla Casa Bianca.

Ph. Jacquelyn Martin / Ap
Ph. Jacquelyn Martin / Ap

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Prima di Conte la letterina di Natale arrivò a Kennedy. E non andò tanto bene…

di Mauro Suttora (huffingtonpost.it, 13 novembre 2020)

Non è la prima volta che un bambino, preoccupato per Babbo Natale, si rivolge a un politico. Sessant’anni prima di Tommaso Z., cinque anni, di Cesano Maderno (Monza Brianza), che ha chiesto a Giuseppe Conte di garantire al vecchio Santa Claus «un’autocertificazione speciale per consegnare i doni a tutti i bambini del mondo», Michelle Rochon, otto anni, scrisse una lettera dal suo Michigan a John Kennedy: «Ferma i russi, per favore. Se bombardano il Polo Nord uccideranno Babbo Natale». «Non preoccuparti, ieri ho parlato con lui e sta bene. Farà di nuovo il suo giro questo Natale», le rispose il presidente degli Stati Uniti, più sintetico del nostro premier.Stalin-EngelsinaMarkizova Continua la lettura di Prima di Conte la letterina di Natale arrivò a Kennedy. E non andò tanto bene…

Il canestro di Obama: perché gli americani votano Trump

di Guia Soncini (linkiesta.it, 2 novembre 2020)

Il migliore editoriale sulle elezioni americane sta in quindici secondi di video twittati da Olivia Raisner, che cura i social network per la campagna di Joe Biden. Erano in Michigan: Barack Obama, il presidente passato alla storia per la fotogenia, il Kennedy dei neri, era lì a fare campagna per il suo ex vice, ora candidato presidente. Forse avete visto una foto in cui i due reggevano un cartello con un fantasma di Halloween, e la scritta «Don’t boo, vote» (incitamento già formulato da Obama in vari comizi: invece di fischiare l’avversario, caro il mio elettorato esagitato, vai a votare).Obama-Biden Continua la lettura di Il canestro di Obama: perché gli americani votano Trump

Fedez spiega perché Conte non ha potuto chiedere a Salvini una campagna sull’uso delle mascherine

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 22 ottobre 2020)

Ah no, non posso? Io la mascherina non ce l’ho e non la metto. Poi baci, abbracci, selfie e bagni di folla. Questo è solo un piccolo elenco del motivo per cui Giuseppe Conte non abbia potuto chiedere a Matteo Salvini di rendersi protagonista di una campagna di sensibilizzazione sull’uso della mascherina. E, infatti, il Presidente del Consiglio ha dovuto rivolgersi a due personaggi molto in voga sui social. Dopo esser stato tirato in ballo dallo stesso leader della Lega, Fedez risponde a Salvini spiegando perché sia stato contattato lui e non il senatore per invitare i followers al corretto uso del dispositivo di protezione.

Fedez via Twitter
Fedez via Twitter

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Morgan conferma: «Mi candido a sindaco di Milano»

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 15 ottobre 2020)

Non era una provocazione e la conferma arriva dalla voce del diretto interessato. Morgan candidato sindaco di Milano è una notizia reale e non una boutade lanciata da Vittorio Sgarbi. Lo ha detto lo stesso cantante (al secolo Marco Castoldi), intervenendo alla trasmissione Un giorno da pecora, in onda su Rai Radio 1. «È stata una proposta arrivata da Vittorio Sgarbi in tarda notte. I milanesi potrebbero amare e apprezzare questa cosa nel momento in cui mi candiderò veramente, se la cosa si concretizzerà. E lì esporrò la mia visione della rinascita della città. Sì, ho accettato la proposta perché mi piacciono le sfide, perché mi piace l’idea di poter intervenire sulla città che amo profondamente e che è la mia città».

Ph. Gabriele Micalizzi
Ph. Gabriele Micalizzi

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Super potere: come i fumetti sono diventati uno strumento per veicolare le idee politiche

di Fabrizio Papitto e Andrea Fioravanti (linkiesta.it, 25 settembre 2020)

Durante un intervento nel talk show Fuori dal coro del 18 luglio 2019, il leader della Lega Matteo Salvini rispose così al giornalista Mario Giordano che lo incalzava in merito a un’inchiesta pubblicata su l’Espresso: «Preferisco Topolino, onestamente». La sera stessa la dichiarazione fu rilanciata dallo stesso Salvini sui social, suscitando la pronta reazione dello sceneggiatore della Disney Roberto Gagnor: «Allora ci legga. Nelle nostre storie troverà cose interessanti: fantasia, cultura, tolleranza, apertura verso gli altri, coerenza, universalità». Lo staff di Salvini, a quel punto, fece una scelta comunicativa insolita per il suo stile: eliminò il tweet senza alcuna spiegazione, forse influenzato dalla popolarità trasversale di cui gode da molti decenni il magazine nel pubblico di ogni età.0_comics Continua la lettura di Super potere: come i fumetti sono diventati uno strumento per veicolare le idee politiche

Salvini e quei soliti follower sospetti

di Alessandro Sahebi (tpi.it, 3 ottobre 2020)

Sul processo di Catania gli utenti social appoggiano in massa Matteo Salvini. Come mai? Chiedetelo a Cvetanka, anziana signora abitante di Ocrida, nella Macedonia del Nord. Oppure al timido Hellal, ragazzo indiano con solo undici amici su Facebook ma un grande interesse per la difesa dei confini italiani. E perché non chiedere a Lankoande cosa ne pensi dell’immigrazione dall’Africa, proprio lui che viene dalla Costa d’Avorio? Durante i giorni che hanno preceduto il countdown terminato il 3 ottobre con la manifestazione di Catania – lanciata proprio dalla pagina di Matteo Salvini, il cui gruppo di comunicazione ad oggi viene ritenuto il dream team della politica 2.0 –, è stato evidente l’aumento delle interazioni a sostegno del leader della Lega.

rollingstone.it
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La Misericordia di Ponsacco non è stata misericordiosa con Salvini

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 22 settembre 2020)

A parlare di strumentalizzazione politica – da cui si dissocia – è la stessa associazione che da oltre un secolo dà assistenza alle persone malate più povere. Quella maglia indossata (e sfoggiata davanti alle telecamere che attendevano il suo arrivo al seggio) da Matteo Salvini recandosi alle urne elettorali per votare al referendum è diventata un vero e proprio caso. Con un comunicato social – in cui non si cita mai espressamente il leader della Lega – la Misericordia di Ponsacco ha espresso tutto il proprio malcontento.

Il Tirreno
Il Tirreno

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