di Livia Paccarié (hollywoodreporter.it, 17 luglio 2023)
“Komak”, “aiuto”. È la mattina di domenica 16 luglio e Mohammad Sadeghi, attore iraniano, è aggrappato al davanzale della finestra del suo appartamento a Teheran. Ripete: “Komak”. Un attimo prima era in diretta su Instagram: «Per che cosa vivi? Perché vieni pagato? Per uccidere le donne e rapirle chiudendole in un furgone?» chiedeva alla polizia morale iraniana, accusando quelle pattuglie che agli angoli delle strade riempiono i loro furgoni con le “badhejab”, le “malvelate” – donne che indossano il velo, obbligatorio in Iran, «in modo inappropriato”.