di Gianni Del Vecchio (huffingtonpost.it, 31 luglio 2021)
Che nel secondo Dopoguerra Roma pullulasse di nazisti in fuga verso il Sudamerica o il Medio Oriente lo si sapeva. Che nella loro permanenza fossero aiutati e sostenuti da importanti pezzi delle gerarchie vaticane pure lo si sapeva. Che tutto ciò avvenisse con il beneplacito dei servizi segreti americani – che utilizzavano le ex prime linee di Hitler in chiave anticomunista – è ormai verità storica conclamata. Che invece tanti di loro, almeno tre ma forse di più, sbarcassero il lunario recitando in ruoli minori in importanti film italiani – come Una vita difficile di Dino Risi o La caduta degli dei di Luchino Visconti – è meno noto. O meglio: è noto per lo più a storici e addetti ai lavori.
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