Forse vi ricordate di Suzanne Vega. È una cantante che fece un disco di minisuccesso quando avevo quattordici anni. La canzone più famosa si chiamava Luka, era la storia d’un bambino picchiato raccontata in prima persona. La mia preferita si chiamava Tom’s diner, era il racconto d’un tizio che in una tavola calda aspetta che venga l’ora del suo treno.
Molti anni fa, quando tutto era diverso da ora nello spettacolo e nel giornalismo e ovunque, diverso in modi che rendono complicato farlo capire a chi conosce solo il mondo di ora, molti anni fa a una rivista di moda italiana venne offerta, da chi la vestiva in quel momento, la possibilità d’intervistare Madonna. Tutto era diverso tranne Madonna, che era già quel che è stata sempre negli ultimi quarant’anni: la massima diva mondiale, e una che qualunque giornale vorrebbe poter mettere in copertina, e anche una che non ha remore nel dire cose stronze quando ne ha voglia.
di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 26 agosto 2023)
«Buongiorno Italia, gli spaghetti al dente / E un partigiano come Presidente / Con l’autoradio sempre nella mano destra / E un canarino sopra a una finestra». Morto martedì 22 agosto, Toto Cutugno è stato attivo sulla scena musicale per cinquantotto anni; ha pubblicato ventotto album; ha vinto oltre cento milioni di dischi; ha, con quindici edizioni, un record di partecipazioni al Festival di Sanremo (pure alla pari con Al Bano, Peppino di Capri, Milva e Anna Oxa).
Francesco de Gregori, il “principe” dei cantautori italiani, compie domenica 70 anni e quasi 50 di carriera, visto che il suo primo album, Theorius Campus, scritto con l’amico degli esordi Antonello Venditti, è datato 1972. Nato a Roma il 4 aprile 1951, De Gregori aveva iniziato già nel 1969 a esibirsi al Folkstudio di Trastevere, cimentandosi in cover di Leonard Cohen e soprattutto di Bob Dylan, con cui instaurerà un rapporto di stima reciproca e a cui l’artista romano ha dedicato più di un lavoro discografico. Il titolo del primo album solista di De Gregori è Alice non lo sa. L’album esce nel 1973, ben trainato dalla partecipazione di De Gregori a Un disco per l’estate con la canzone Alice. Sebbene il pezzo si classifichi all’ultimo posto, il disco divide la critica tra chi lo trova troppo ermetico e chi ne apprezza la poesia e la scrittura (tra i brani del disco un capolavoro come La casa di Hilde).