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Le polemiche sul “queerbaiting” stanno sfuggendo di mano

(ilpost.it, 19 novembre 2022)

Un paio di settimane fa il giovane attore Kit Connor – diventato famoso quest’anno per aver interpretato il ruolo di Nick Nelson, protagonista della serie Heartstopper che scopre di essere bisessuale innamorandosi di un compagno di scuola – è tornato su Twitter dopo settimane di assenza per fare un annuncio: «Sono bisessuale. Congratulazioni per aver costretto un diciottenne a fare coming out. Penso che molti di voi non abbiano colto il punto [di Heartstopper]. Ciao».

Ph. Colin Hutton / Hartswood Films

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L’annuncio di Disney: “Entro la fine dell’anno metà dei nostri personaggi sarà Lgbtq+”

di Giovanni Berruti (lastampa.it, 2 aprile 2022)

«Entro la fine del 2022 circa la metà dei personaggi dei nostri film sarà Lgbtq+». Dopo il reinserimento del bacio omosessuale nel prossimo Lightyear, lo spin-off di Toy Story, la Disney annuncia ufficialmente l’arrivo di diversi personaggi, oltre a quelli appartenenti a minoranze etniche, che rappresenteranno la comunità duramente colpita dalla controversa legge da poco approvata in Florida, “Don’t Say Gay”, che vieta il dibattito sull’orientamento sessuale o l’identità di genere all’interno delle scuole pubbliche. Lo fa attraverso le parole di Karey Burke, a capo della Disney’s General Entertainment Content, che con un collegamento Zoom per la campagna “Reimagine Tomorrow”, postato successivamente su Twitter, ha svelato anche i motivi personali dietro alla scelta.

Ph. Ringo Chiu / Reuters

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Ferragni ama tutti, tutti amano Ferragni

di Manuel Peruzzo (huffingtonpost.it, 17 febbraio 2022)

Hanno vinto i conservatori. Ci ho pensato quando ho visto “Love Fiercely”, la campagna social con l’obiettivo di sensibilizzare i fan di Chiara Ferragni sulle forme d’amore inclusivo lgbtq+, che è un po’ come sensibilizzare i follower del Papa circa l’importanza di amare il prossimo e quelli di Lady Gaga sul vestirsi come gli pare. Nel video si intervistano tre coppie che si amano (l’uomo trans e la donna cis, le lesbiche interracial che si tengono per mano e i papà gay della ztl di Milano), rappresentative di tutti e di nessuno, e per dimostrare che l’amore è bello in ogni sua forma contro ogni pregiudizio si chiede loro “come vi siete conosciuti?”, ma anche “vi importa dello sguardo della gente?”. Certo, sono tutti content creator o talent o creativi, vivono dello sguardo sui social, e rispondere “non ci importa nulla” ha la stessa validità della Nike che dice che fa le scarpe per passione, mica per venderle.

Chiara Ferragni via Instagram

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L’impegno di Lady Gaga per il movimento Lgbtq+

di Francesco Lepore (linkiesta.it, 16 novembre 2021)

Ascolti record per l’ultima puntata di Che tempo che fa, nei cui studi Fabio Fazio ha accolto Lady Gaga giunta a Milano per la première di House of Gucci. 3.611.000 persone hanno ascoltato la popstar statunitense mentre con semplicità raccontava della sua infanzia, della sua carriera e del film di Ridley Scott, in cui interpreta il ruolo di Patrizia Reggiani. Ma l’hanno vista anche più volte commossa, a partire dalle prime battute dell’intervista, quando Fazio ha introdotto il tema dell’affossamento del ddl Zan. Ne è seguita la messa in onda di un breve video della manifestazione milanese, tenutasi all’Arco della Pace il 28 ottobre per protestare contro quanto successo al Senato.

Ph. Diego Longobardi

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Il presidente polacco ci ha messo molto a congratularsi per la prima medaglia del suo Paese

(ilpost.it, 30 luglio 2021)

Mercoledì 28 luglio la Polonia ha vinto la sua prima medaglia alle Olimpiadi di Tokyo: un argento nel canottaggio, grazie al 4 di coppia femminile. Tra le quattro atlete di quell’equipaggio, la cui finale è terminata mentre in Europa era ancora piena notte, c’era Katarzyna Zillmann, che in un’intervista successiva alla gara ha ringraziato la sua compagna. Quel ringraziamento in Polonia ha un significato particolare, viste le posizioni e le misure adottate contro le persone Lgbtq+ del partito di governo Diritto e Giustizia, di destra e di ispirazione conservatrice e clericale, a cui appartiene anche il presidente Andrzej Duda.

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