di Giulio Zoppello (esquire.com, 24 dicembre 2024)
Infine ci siamo, anche quest’anno ci guarderemo Una poltrona per due [Trading Places, di John Landis, 1983], Dan Aykroyd ed Eddie Murphy che si scambiano di posto, si fanno la guerra tra battute, disastri, con il tentativo di rivincita che passa per Wall Street, quel cavolo di succo d’arancia. E poi Jamie Lee Curtis impertinente come non mai, Don Ameche e Ralph Bellamy che giocano con le vite degli altri, quel folle scompartimento del treno tra travestimenti e gorilla.
di Edward Helmore (theguardian.com / dagospia.com, 19 novembre 2024)
I nomi sembrano quelli di un cast di talenti in procinto di calcare un red carpet o di partecipare alla famosa festa post-Oscar di Vanity Fair. Oprah Winfrey, Megan Thee Stallion, George Clooney, Leonardo DiCaprio, Bruce Springsteen e molti, molti altri. Questi sono solo alcuni dei nomi di celebrità di spicco che hanno sostenuto la corsa fallimentare di Kamala Harris alla Casa Bianca, rendendola una delle campagne politiche più costellate di star nella storia degli Stati Uniti.
Martin Greenfield ha vestito sei presidenti degli Stati Uniti, da Dwight D. Eisenhower a Barack Obama, Donald Trump e Joe Biden, oltre a Leonardo DiCaprio e Paul Newman, Frank Sinatra e Michael Jackson. Il più grande sarto da uomo degli Stati Uniti è morto a 95 anni ieri, mercoledì 20 marzo, in un ospedale di Manhasset, a Long Island, nello Stato di New York. L’ha annunciato suo figlio Tod dalle pagine del New York Times.
di Carlo Moretti (repubblica.it, 28 novembre 2023)
Robert De Niro ha utilizzato la cerimonia dei premi cinematografici Gotham per lanciare un duro attacco a Donald Trump e ai revisionisti storici che, come l’ex presidente, negano o tendono a sminuire le responsabilità nel genocidio dei nativi americani. Prendendo spunto dal film Killers of the flower moon, che ha interpretato al fianco di Leonardo DiCaprio con la regia di Martin Scorsese, De Niro ha tenuto un discorso decisamente politico sull’utilizzo delle fake news, sulla storia scritta dai vincitori e sul fatto che il primo a utilizzare notizie false sia stato l’ex presidente americano che usava il nome Pocahontas per indicare “una puttana”.
L’attore e ambientalista statunitense Leonardo DiCaprio ha deciso di appoggiare la lotta dei cittadini panamensi contro l’attività di una grande miniera di rame, epicentro di una crisi nazionale che è costata la vita a quattro persone e sta causando perdite milionarie nel Paese. La star di Hollywood ha ripubblicato sul suo account Instagram un post dell’organizzazione Re:Wild che mostra un video intitolato Panama Te Quiero Verde, Shut down the mega-mine, realizzato da Duletvindigena e Waguafilms.
La vicenda di Pras Michel, ex rapper del celebre gruppo dei Fugees che mercoledì è stato condannato per riciclaggio di denaro e per aver cercato d’influenzare il governo statunitense a favore della Cina, coinvolge alcuni dei più grossi scandali politici e finanziari asiatici degli ultimi anni. Pras Michel ha 50 anni ed è noto soprattutto per essere stato tra i fondatori dei Fugees, uno dei gruppi hip-hop più famosi degli anni Novanta, insieme a Lauryn Hill e Wyclef Jean.
Lo schiaffo dato dall’attore Will Smith al comico Chris Rock all’ultima cerimonia degli Oscar, reazione a una battuta di Rock rivolta all’attrice e moglie di Smith, Jada Pinkett Smith, è stato uno dei fatti più raccontati e commentati del 2022. L’aggressione, per cui Rock non ha poi sporto denuncia contro Smith, è recentemente tornata di attualità quando Dave Chappelle, uno dei più famosi comici americani, è stato attaccato da un uomo di ventitré anni salito sul palco armato con una pistola finta dotata di una lama, durante uno spettacolo per il festival Netflix Is a Joke all’Hollywood Bowl a Los Angeles, il 3 maggio scorso. Chappelle non è rimasto ferito nell’incidente: l’aggressore è stato in seguito rincorso e bloccato dalle guardie, e affronterà un processo. Chris Rock, presente durante lo spettacolo di Chappelle insieme ad altri attori e personaggi celebri, è poi salito brevemente sul palco e ha detto: «Era Will Smith quello?». Il comico e presentatore televisivo inglese Paddy McGuinness ha definito l’incidente una «diretta conseguenza» dello schiaffo di Smith a Rock, alludendo al rischio di altri possibili tentativi di emulazione in futuro.
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha risposto a Leonardo DiCaprio dopo che l’attore hollywoodiano, fervente ambientalista, ha esortato i giovani del Paese a votare alle elezioni di fine anno. «Il Brasile ospita l’Amazzonia e altri ecosistemi critici per il cambiamento climatico», ha scritto giovedì DiCaprio su Twitter. «Quello che succede lì conta per tutti noi e il voto dei giovani è fondamentale per guidare il cambiamento per un pianeta sano», ha aggiunto. Bolsonaro, che ha tagliato i fondi per la tutela ambientale, ha risposto con sarcasmo. «Grazie per il tuo sostegno, Leo! È davvero importante che tutti i brasiliani votino alle prossime elezioni», ha twittato il leader di estrema destra, in carica dal 2019. «Il nostro popolo deciderà se vuole mantenere la nostra sovranità sull’Amazzonia o essere governato da criminali che servono interessi stranieri».
Lo hanno lodato, gli hanno stretto la mano, si sono fatti immortalare con un sorridente e amichevole Vladimir Putin, senza risparmiargli complimenti. Ora però l’amore è finito e scaricano lo zar: da Mickey Rourke a Oliver Stone passando per Leonardo DiCaprio e Paul McCartney, le star di Hollywood voltano le spalle al presidente. E gli chiedono di fermare la guerra. Il premio Oscar Oliver Stone, che fino all’inizio di febbraio aveva “difeso”, Putin sottolineando che gli Stati Uniti “non avevano prove” sulle intenzioni della Russia di invadere l’Ucraina, ha fatto retromarcia e condannato l’aggressione. Anche se gli “Stati Uniti hanno diverse guerre sulla loro coscienza, questo non giustifica Putin. La Russia ha sbagliato a invadere”, ha detto il regista del documentario The Putin Interviews.
Un albero tropicale delle foreste di Ebo, in Camerun, recentemente scoperto, porterà il nome della star di Hollywood Leonardo DiCaprio, noto per il suo impegno a tutela dell’ambiente. Lo ha deciso un gruppo di scienziati dei giardini botanici reali (Rbg) di Londra, i Kew Gardens, e del National Herbarium del Camerun, che hanno voluto onorare l’attenzione rivolta da DiCaprio all’area protetta di Yabassi Key, all’interno della Ebo Forest, la cui biodiversità era stata minacciata da una concessione di disboscamento risalente al 2020. L’uvariopsis dicaprio è il nome scientifico assegnato all’albero tropicale, scoperto nella foresta camerunense, appartenente alla famiglia ylang-ylang.