Archivi tag: Kim Jong-un

In Corea del Nord è vietato chiamarsi come la figlia di Kim

(ansa.it, 13 febbraio 2023)

In Corea del Nord è vietato chiamarsi con lo stesso nome della figlia del leader Kim Jong-un. A rivelare l’ultima mossa del regime comunista è Radio Free Asia, che, citando due fonti anonime, scrive che le autorità nord-coreane stanno costringendo le ragazze e le donne a cambiare nome se si chiamano Ju-ae. Secondo quanto è trapelato, i governi locali nelle città di Jeongju e Pyongsong avrebbero ordinato alle donne di cambiare addirittura i loro certificati di nascita.

Ansa / Epa

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L’antidiplomatico eccentrico Dennis Rodman ora vuole liberare Brittney Griner

di Francesco Gottardi (ilfoglio.it, 23 agosto 2022)

Da oltre trent’anni, oggi lui ne ha 60, Dennis Rodman è il più conclamato simbolo cestistico dell’eccesso. E ogni eccesso nasce da un preciso e personalissimo impulso morale: fregarsene. Sempre, di ciò che pensano gli altri. Da ragazzino ha iniziato a fregarsene del suo stesso fisico, perché i suoi 2,03 metri, a detta di tutti, erano decisamente troppo pochi per un’ala grande. Sarebbe diventato tra i difensori più forti della sua èra e il miglior rimbalzista di sempre – a detta di tutti: secondo lui invece, emerge in una recente intervista a GQ, «è una bella stronzata». Del suo corpo se n’è anche fregato bevendo a dismisura, sfiorando il suicidio. Per poi curarlo a modo suo: piercing, tatuaggi, capigliature di ogni colore fino a farne una tela vivente che oggi continua a infatuare donne e stilisti di mezzo mondo. Da giocatore Rodman se ne fregava perfino delle Nba Finals, sgusciando a Las Vegas o agli show di wrestling tra una gara e l’altra.

Ph. Tom White / Epa via Ansa

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Come il sosia di Zelensky è scappato dall’Ucraina aiutato dai sosia di Putin e Kim Jong-un

(ilfattoquotidiano.it, 8 aprile 2022)

La storia la racconta il Washington Post ed è quella del sosia di Volodymyr Zelensky. Avete letto bene: per Umid Isabaev, il giorno dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, è stato subito chiaro che essere uguale al presidente del Paese non fosse in alcun modo un vantaggio. Ora, il racconto diventa quasi distopico perché a offrire aiuto al 41enne incredibilmente somigliante a Zelensky sono stati i sosia di Vladimir Putin e di Kim Jong-un. E proprio quest’ultimo, che per il Washington Post è “Howard X” (ha accettato di parlare solo mantenendo il proprio anonimato), ha deciso di dare una mano al falso Zelensky pur trovandosi migliaia di chilometri lontano dall’Ucraina. Lo conosceva personalmente? No. Ma aveva saputo della sua esistenza quando il canale Russia 24 aveva mandato in onda un servizio sui sosia dei politici noti.

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Il video di Kim Jong-un in stile hollywoodiano

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 26 marzo 2022)

Nel pieno della guerra in Ucraina, il video di Kim Jong-un che presiede al lancio di un nuovo super missile, mandato in onda dalla tv coreana, è certo motivo di ulteriore preoccupazione. Ma contiene anche, paradossalmente, un segnale di speranza, proprio per il modo in cui il dittatore della Corea del Nord e tutta la scena sono rappresentati: Kim in giubbotto di pelle e occhiali da Sole, due militari in alta uniforme al suo fianco, primissimi piani in montaggio alternato tra il nostro eroe (o per meglio dire il nostro super cattivo) e il super missile, prima al rallentatore e poi in accelerazione, in una surreale via di mezzo tra Matrix e Austin Powers (più Austin Powers che Matrix, in verità), tra il film di spionaggio e la saga Marvel, o per meglio dire la loro imitazione a basso costo.

Korean Central News Agency / Korea News Service via Ap

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Corea del Nord: chi ride è fuori

di Stefano Baldolini (huffingtonpost.it, 21 dicembre 2021)

Nella Corea del Nord di Kim Jong-Un è vietato ridere per undici giorni. In realtà per celebrare il decimo anniversario della morte del capo supremo è anche vietato celebrare compleanni, bere alcol e perfino parlare a voce alta in pubblico. Pare che tutto questo non sia una novità, anzi che accada ogni anno di questi tempi. Riporta l’Ansa che “in passato molte persone sorprese a bere o a fumare durante il periodo del lutto – come ha raccontato un residente della provincia sud-occidentale di South Hwanghae – sono state arrestate e trattate come prigionieri politici”.

Ph. Kim Won Jin / Getty Images

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Kim Jong-un vieta la giacca di pelle ai nordcoreani

(quotidiano.net, 27 novembre 2021)

L’ultima follia di Kim Jong-un: vietare la giacca di pelle, come la sua. Negli ultimi anni il capo di abbigliamento in questione è molto trend tra i nordcoreani, soprattutto dopo che lo hanno visto indossare ripetutamente dal loro leader. Kim Jong-un ha iniziato a sfoggiarlo già nel 2019; poi è stato seguito dalla sorella Kim Yo Jong, che lo ha fatto diventare trend anche tra le donne. Ma se all’inizio era per pochi ricchi, tra cui numerosi alti funzionari che l’avevano iniziato a indossare durante le parate militari, alimentando così ancora di più l’interesse del pubblico, in breve è diventato popolare grazie anche allo spuntare sul mercato di varie imitazioni, e della finta pelle.

Reuters

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