Archivi tag: Justin Trudeau

La diplomazia dell’hockey per risolvere i conflitti

Ansa

di Mirko Molteni (liberoquotidiano.it, 19 marzo 2025)

Nella telefonata di ieri fra i presidenti di Stati Uniti e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, si è riaperto uno spazio per quella “diplomazia dello sport” che talvolta ha favorito il riavvicinarsi di potenze rivali. Non c’è nulla di meglio, infatti, che affidarsi al linguaggio pacifico e universale dello sport per preparare la distensione.

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Il significato simbolico del “rosso Canada” dei reali britannici

Ph. Chris Jackson / Getty Images

di Daria Egidi (vanityfair.it, 16 marzo 2025)

I reali britannici, come è noto, non possono esprimersi sulla politica del proprio Paese e tantomeno su quella altrui. Però se vogliono possono lanciare messaggi, suggestioni che l’uditorio più attento (o malizioso) riesce a cogliere. Così in questi giorni a molti osservatori è parso di cogliere gesti polemici di alcuni reali nei confronti del presidente americano Donald Trump, intenzionato a sfidare il Canada con salati dazi commerciali e magari, chissà, annetterlo come cinquantunesimo Stato degli Usa.

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I calzini di Justin Trudeau

Ph. Beata Zawrzel / NurPhoto – Ipa

di Federico Rocca (vanityfair.it, 28 gennaio 2025)

La passione – o vogliamo dire l’eccentrico vezzo? – del Primo Ministro canadese Justin Trudeau per i calzini a fantasie colorate è nota, arcinota, quasi proverbiale. Non c’è occasione pubblica che l’apprezzato politico non riservi alle sue caviglie tutta l’attenzione che meritano, vestendole di colori sgargianti e di fantasie fanciullesche, a controbilanciare outfit sempre formali e sartorialmente impeccabili.

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Trump ci tiene tanto alla sua presenza in “Mamma, ho riperso l’aereo”

(ilpost.it, 29 dicembre 2023)

Anche nella televisione statunitense ci sono film diventati “classici di Natale” che vengono ritrasmessi con costanza sotto le feste: due di questi sono Mamma ho perso l’aereo e Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York (Home Alone 1 e Home Alone 2). Nel secondo dei film che hanno come protagonista Macaulay Culkin fa una rapida apparizione Donald Trump, nel ruolo di sé stesso. L’ex presidente proprio in questi giorni è tornato a parlare della sua partecipazione a quel film del 1992 per negare di essere stato lui a imporre la sua presenza, come invece era stato raccontato precedentemente.

20th Century Fox

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Meloni e lo scherzo russo

(adnkronos.com, 1° novembre 2023)

Si chiamano Vovan e Lexus e sono i due comici russi che, con uno scherzo telefonico, hanno teso una trappola alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni cercando di carpirle dichiarazioni sulla guerra tra Ucraina e Russia. Al secolo Vladimir Aleksandrovich Kuznetsov e Aleksei Vladimirovich Stolyarov, 36 e 37 anni, hanno all’attivo una lunga serie di scherzi: riescono a superare le barriere istituzionali e a contattare leader internazionali e figure di primo piano.

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Jim Carrey messo al bando dalla Russia

di Simona Marchetti (corriere.it, 15 novembre 2022)

Dopo Sean Penn, Ben Stiller e Morgan Freeman, anche Jim Carrey finisce nella lista degli «indesiderati» e non potrà più entrare in Russia. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Mosca in un comunicato ufficiale.

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Da Carofiglio a Bonaccini, la nuova estetica del Narciprogressista

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 11 giugno 2021)

In principio fu Carofiglio, inteso come Gianrico, magistrato e scrittore di successo, opinionista televisivo, commentatore e convegnista brillante e ricercato, non per niente scelto come testimonial per il vaccino italiano, Reithera, e in quanto tale immortalato seminudo – in senso quasi letterale: con una camicia infilata a un braccio solo, a coprirgli esattamente metà del corpo – nel momento decisivo dell’inoculazione. Va detto che lui il testimonial doveva fare, e dunque, se in tal modo l’immagine ha colpito di più l’attenzione e ha avuto maggiore circolazione, se ne può concludere solamente che ha svolto egregiamente il suo compito.

Stefano Bonaccini via Twitter
Stefano Bonaccini via Twitter

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Nell’era della morte del contesto forse il problema non è la blackface

di Guia Soncini (linkiesta.it, 26 giugno 2020)

«Le idee non sono più quel che ti fa vincere le campagne elettorali. Tantomeno i valori. Oggigiorno, a venire eletto è quello più bravo ad attirare l’attenzione. Se P.T. Barnum fosse vivo, sarebbe il nostro prossimo presidente». «Non mi è mai piaciuto il circo. Quei poveri elefanti». (Dialogo tra un candidato presidente e Gwyneth Paltrow nella seconda stagione di The Politician).blackface Continua la lettura di Nell’era della morte del contesto forse il problema non è la blackface

La svolta politica di Meghan Markle

di Stefania Saltalamacchia (vanityfair.it, 7 giugno 2020)

La Meghan Markle “prima della famiglia reale” è tornata. L’ex attrice americana, ormai residente a Los Angeles (col marito Harry e baby Archie) da un paio di mesi, è di nuovo “la vecchia Meghan”, ossia la Meghan di un tempo, quella politicamente schierata, impegnata nel sociale e focalizzata sulla recitazione e sull’arrivare ai piani alti di Hollywood. E se la pandemia ha messo in stand-by i piani da star, la 38enne è tornata a parlare pubblicamente senza essere più “neutrale”, come insegna The Queen.Markle-Trump Continua la lettura di La svolta politica di Meghan Markle

Ottawa: Justin Trudeau si inginocchia alla manifestazione per George Floyd

(ansa.it, 5 giugno 2020)

Il premier canadese Justin Trudeau ha partecipato a una manifestazione contro il razzismo ad Ottawa e si è inginocchiato insieme agli altri manifestanti, replicando il gesto divenuto oramai distintivo di chi protesta contro la violenza della polizia verso gli afroamericani come George Floyd, ucciso a Minneapolis. La folla, riunitasi per chiedere giustizia per Floyd e sostenere le proteste in corso negli Stati Uniti, ha apprezzato la presenza del premier e lo ha applaudito, intonando poi i cori del movimento Black Lives Matter.

Reuters
Reuters

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