Whoopi Goldberg, la cui audacia è ben nota, ha offerto a Papa Francesco un ruolo da guest star d’eccezione in Sister Act 3, sequel del film cult del 1992, che arriverà nelle sale cinematografiche nel 2025. È stata la stessa attrice a fare questa sorprendente rivelazione durante la sua apparizione al The Tonight Show Starring Jimmy Fallon mercoledì scorso, come riporta la stampa statunitense.
di Stefano Bartezzaghi (repubblica.it, 18 giugno 2023)
Dimesso dall’ospedale dopo l’intervento di laparatomia e dieci giorni di ricovero, Francesco ha tenuto a dire “Sono ancora vivo!”. Scherzava, lui. Ma per noi è difficile non pensare che già soltanto negli ultimi giorni della degenza papale se ne sono invece andati, tra gli altri: Guido Bodrato, il caro Nuccio Ordine, Silvio Berlusconi, Francesco Nuti, Flavia Franzoni, Paolo Di Paolo, Treat Williams, Cormac McCarthy.
Sul palco dell’Auditorium della Conciliazione di Roma, in occasione degli Stati Generali della Natalità, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sfoggiato un lungo cappotto bianco, strutturato e minimale, per sedere accanto a Papa Francesco, che indossava il tradizionale abito talare. Il risultato è stato uno strano effetto coordinato: a un rapido colpo d’occhio, la presidente e il pontefice sembravano vestiti allo stesso modo.
di Giovanni De Mauro (internazionale.it, 13 aprile 2023)
Il 30 ottobre del 1938 la rete radiofonica statunitense Cbs trasmise un programma di Orson Welles in cui si annunciava lo sbarco sulla Terra di extraterrestri ostili. Nel luglio del 1984 tre ragazzi di Livorno scolpirono delle finte teste nello stile dell’artista Amedeo Modigliani, morto nel 1920, e le fecero ritrovare in un canale, ingannando alcuni grandi critici d’arte italiani. Nell’aprile del 1983 il settimanale tedesco Stern dichiarò di essere entrato in possesso dei diari segreti di Adolf Hitler: sessanta volumi che si rivelarono falsi.
In principio fu l’elefante. Veniva dall’India, ed era arrivato a Napoli come dono del sultano turco al re Carlo di Borbone nel 1738. Il presepe, all’epoca, non era già più un simbolo solo religioso che si materializzava nelle chiese cittadine in coincidenza con il Natale, ma era approdato nelle case di nobili e ricchi mercanti, diventando passatempo laico e riproduzione di quotidianità vissuta.
a cura di Ilaria Costabile (fanpage.it, 8 agosto 2022)
Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky ha pubblicato nelle scorse ore alcuni scatti che riprendono l’incontro avvenuto nella giornata di domenica 7 agosto con Jessica Chastain, durante il quale hanno parlato delle condizioni del Paese ormai vessato da mesi di guerra e il premier ha sottolineato come la presenza di queste personalità così in vista sia fonte di forza per la popolazione che, nel frattempo, continua a lottare. Un incontro durato qualche ora, in cui l’attrice premio Oscar ha dichiarato che gli ucraini hanno dimostrato di essere «incredibilmente coraggiosi e molto forti». Nel pubblicare sul suo profilo Instagram gli scatti dello scorso pomeriggio, Zelensky ha scritto: «L’attrice americana Jessica Chastain è oggi in Ucraina. Per noi queste visite di personaggi famosi sono estremamente preziose. Grazie a ciò, il mondo sentirà, conoscerà e capirà ancora di più la verità su ciò che sta accadendo nel nostro Paese. Grazie per il sostegno!».
Bono è a Roma per partecipare a un incontro con il Papa organizzato da Scholas Occurrentes, una fondazione pontificia che si occupa di educazione dei più svantaggiati, nel corso di una cerimonia nell’Aula Magna dell’Università Urbaniana. «L’educazione delle ragazze è un superpotere per combattere l’estrema povertà, e vorrei chiedere a Sua Santità sei lei pensa che le donne e le ragazze abbiano lo stesso ruolo potente per cambiare il mondo e il cambiamento climatico», ha detto il leader degli U2. «Parliamo della madre-terra, non del padre-terra», ha risposto il Pontefice con un sorriso, ricevendo un lungo applauso. I giovani hanno accolto il Papa con uno spettacolo di canti e recite ispirati alla tutela dell’ambiente. «Serve poesia e coraggio» per la cura della casa comune, bisogna «difendere l’armonia della creazione, e le donne sanno di armonia più di quanto sappiamo noi uomini», ha detto Francesco, che ha lanciato il Movimento Educativo Internazionale Scholas Occurrentes durante un incontro con i ragazzi.
Non vedo l’ora che arrivi Pasqua per piantarmi davanti alla tv. L’ad Carlo Fuortes ha infatti annunciato che per l’occasione la Rai manderà in onda una trasmissione speciale: un racconto degli episodi del Vangelo tramite le grandi opere d’arte, affidato a un narratore d’eccezione, Papa Francesco, già titolare di una seguitissima rubrica domenicale e che alcuni di voi ricorderanno come ospite nel fortunato contenitore di Fabio Fazio. Per raggiungere però e coinvolgere maggiormente anche quelle ampie fasce di pubblico che non conoscono il Pontefice o che rischiano di annoiarsi con arte e teologia, nella trasmissione pasquale il Papa sarà affiancato da un insigne dantista, un rinomato pacifista, un docente ad honorem di Diritto costituzionale e un regista premio Oscar.
Gli americani, che hanno modi di dire per tutte le cose contemporanee, lo chiamano Monday morning quarterback. È il tizio che di mestiere fa il ragioniere o il poeta o il chirurgo ma il lunedì mattina, alla macchinetta del caffè o alla scrivania, ce lo spiega lui come l’attaccante avrebbe dovuto realizzare quel passaggio per fare il punto. Lui sì che saprebbe, ma purtroppo non c’è la meritocrazia. Ieri era un lunedì di attaccanti mancati, persino più di quanti ne avessimo visti nelle settimane precedenti. E dire che venivamo dai giorni in cui gli attaccanti, loro sì, avrebbero saputo come eleggere un presidente della Repubblica giusto e amato e condiviso già al primo scrutinio, anzi forse prima del primo. E poi dai giorni in cui gli attaccanti, loro sì, avrebbero saputo fare i comici a Sanremo, le scalette a Sanremo, e pure presentare Sanremo (scagli la prima pietra chi non ha mai pensato «Dirige l’orchestra Tizio: ci vorrà poi tanto?»).
Ho visto tutti i film di Aldo Fabrizi e Anna Magnani e amo il Neorealismo: Papa Francesco aveva già professato, nelle sue prediche da Santa Marta nel primo lockdown imposto dal Covid-19, la sua ammirazione per il cinema italiano dell’immediato dopoguerra. Oggi torna sull’argomento in una lunga intervista con Dario Viganò, pubblicata nell’ultimo libro del monsignore: Lo sguardo: porta del cuore. Il Neorealismo tra memoria e attualità (Effatà). «Devo la mia cultura cinematografica soprattutto ai miei genitori», racconta Bergoglio.