Archivi tag: John Fitzgerald Kennedy

Prepariamoci a vedere sempre più abiti d’archivio

(ilpost.it, 7 febbraio 2024)

Sempre più spesso le celebrità indossano sui red carpet e agli eventi importanti vestiti d’archivio, che non sono stati disegnati apposta e che non appartengono alla collezione in corso: insomma, non nuovi. È successo anche alla prima serata del Festival di Sanremo 2024, quando Clara, la prima cantante in gara, ha indossato un abito di Armani Privé della collezione di haute couture del 2011, presentato quindi a una sfilata 13 anni fa.

Pool / Getty Images

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Una docuserie su Apple Tv+ torna a raccontare l’assassinio di John Lennon

di Roberto Brunelli (hollywoodreporter.it, 11 dicembre 2023)

C’erano tutti, c’erano le candele, c’era la commozione, c’era il bisogno di esserci, c’era il rimpianto, c’era la speranza. Molti si tenevano per mano, si passavano le foto di John. E cantavano. Era l’8 dicembre, ma non quello del 1980. Non era neanche uno dei giorni successivi, quando a decine di migliaia si ritrovarono al Central Park – il punto esatto oggi è conosciuto come Strawberry Fields – per piangere insieme l’addio a John Lennon. Che era stato ammazzato a pochi metri di distanza, all’ingresso di casa sua, il Dakota Building a Manhattan.

72 Films

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Musica e politica: storia di canzoni negate

di Chiara Pizzimenti (vanityfair.it, 6 agosto 2022)

La questione non ha confine né latitudine. In campagna elettorale la musica è fondamentale: trascina. Gli esperti di politica e comunicazione lo sanno: un tormentone, una canzone impegnata, un classico, ognuna può far presa in maniera diversa e portare avanti i candidati. Solo che non sempre chi quelle canzoni le canta e le ha portate al successo è pronto e felice di vederle usare per scopi propagandisti. Ultimo caso La Rappresentante di Lista contro Matteo Salvini. L’oggetto del contendente è la canzone Ciao ciao, tormentone che viene dal Festival di Sanremo. Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina segnalano in un tweet: «Ci arriva voce che al comizio di S4lvini il dj abbia messo #ciaociao. La nostra maledizione sta per abbattersi su di te, becero abusatore di hit».

LaPresse

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The Queen: sette look per sette decadi di regno

di Ilaria Perrotta (vanityfair.it, 20 aprile 2022)

Prima di scrivere l’articolo, la domanda che ci/vi poniamo subito è: in settanta anni di regno quanti abiti avrà indossato la regina Elisabetta? Centinaia di migliaia, milioni forse? Davvero difficile, dunque, sceglierne sette, uno per decade di monarchia, rappresentativi della sua personale storia della moda e, in generale, di quella del costume che anche lei ha contribuito a scrivere in svariati decenni. Dato che, poi, questo 21 aprile Sua Maestà aggiunge un’altra candelina alla fila, lunghissima, di fiammelle sulla sua torta. Happy birthday to you Lilibet, 96 anni and simply the best in the world. Spesso unica donna in stanze piene di uomini, attraverso il suo regno ha visto arrivare e andarsene svariate tendenze. Tra i suoi più grandi successi c’è, sicuramente, l’aver costruito nel tempo uno stile iconico e libero da convenzioni modaiole.

theroyalfamily via Instagram

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John John Kennedy non è riapparso a Dallas

(ilpost.it, 3 novembre 2021)

Martedì alcune centinaia di persone, molte delle quali seguaci della teoria del complotto QAnon, si sono riunite a Dallas, in Texas, per attendere l’arrivo – che ovviamente non c’è stato – di John John Kennedy, morto in un incidente aereo nel 1999. John F. Kennedy Junior era il figlio minore di John Fitzgerald Kennedy, il presidente statunitense ucciso nel 1963 a Dealey Plaza, a Dallas. In conseguenza di una teoria ritenuta estrema persino da buona parte dei seguaci di QAnon, alcuni altri seguaci si erano quindi radunati proprio a Delay Plaza (insieme a curiosi e giornalisti) a quanto pare convinti che John John si sarebbe palesato lì per lanciare la sua candidatura, in veste di vicepresidente di Donald Trump, alle elezioni presidenziali del 2024 (ma tra i presenti c’era anche chi aveva teorie persino più assurde).

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Prima di Conte la letterina di Natale arrivò a Kennedy. E non andò tanto bene…

di Mauro Suttora (huffingtonpost.it, 13 novembre 2020)

Non è la prima volta che un bambino, preoccupato per Babbo Natale, si rivolge a un politico. Sessant’anni prima di Tommaso Z., cinque anni, di Cesano Maderno (Monza Brianza), che ha chiesto a Giuseppe Conte di garantire al vecchio Santa Claus «un’autocertificazione speciale per consegnare i doni a tutti i bambini del mondo», Michelle Rochon, otto anni, scrisse una lettera dal suo Michigan a John Kennedy: «Ferma i russi, per favore. Se bombardano il Polo Nord uccideranno Babbo Natale». «Non preoccuparti, ieri ho parlato con lui e sta bene. Farà di nuovo il suo giro questo Natale», le rispose il presidente degli Stati Uniti, più sintetico del nostro premier.Stalin-EngelsinaMarkizova Continua la lettura di Prima di Conte la letterina di Natale arrivò a Kennedy. E non andò tanto bene…

Jackie Kennedy, da first lady a icona di stile

di Maria Luisa Tagariello (vanityfair.it, 21 maggio 2020)

Se l’aggettivo “iconico”, oggi, ci sembra abusato, difficilmente saremmo in grado di trovarne uno più appropriato per raccontare lo stile di Jackie Kennedy. Ci sarà quindi perdonato, con una certa indulgenza, l’uso (e l’abuso) di una parola spesso elargita con troppa generosità, ma che risulta quanto mai calzante per descrivere tanto il tailleur bouclé della first lady quanto i pantaloni Capri della moglie dell’armatore greco.Jackie_Gucci Continua la lettura di Jackie Kennedy, da first lady a icona di stile

“Murder most foul”, il diorama americano di Bob Dylan

di Stefano Pistolini (linkiesta.it, 28 marzo 2020)

Bisogna inoltrarsi in una selva oscura, vestiti come esploratori. Per poi imbattersi nella canzone che ha la forma di una torre misteriosa. Sulla porta c’è l’autore, il venerabile maestro Bob Dylan, 79 anni a maggio, tirato a lucido come per una serata, giacca di lustrini, costoso cappello crema, pantaloni oscenamente a sigaretta.Murder_Most_Foul Continua la lettura di “Murder most foul”, il diorama americano di Bob Dylan

Il tailleur rosa di Jackie Kennedy

di Sara Bovi (amica.it, 24 novembre 2019)

Rosa, con le tasche e il colletto bordati di blu e i bottoni d’oro. In lana e doppiopetto. Se c’è un abito che ha consegnato alla storia Jackie Kennedy è il tailleur da lei indossato nel giorno dell’assassinio di suo marito, il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. Impossibile non ricordarlo.

Ph. Art Rickerby / Time & Life Pictures via Getty Images
Ph. Art Rickerby / Time & Life Pictures via Getty Images

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Il duello (ma per cosa?) dei due Mattei a favore di telecamere e di tweet

di Sofia Ventura (linkiesta.it, 16 ottobre 2019)

In origine furono i dibattiti tra i candidati presidenziali: Kennedy versus Nixon nel 1960 il primo, rimasto memorabile. Nel 1984 un magistrale Reagan ebbe la meglio su Mondale. Nell’ultimo dibattito tra Trump e Hillary Clinton, il primo mise in scena tutta la sua “originale” teatralità. La sinistra che non ha il “monopolio del cuore” è passata alla storia grazie all’aristocratico Valéry Giscard d’Estaing confrontato al Mitterrand che per la seconda volta, nel 1974, tentava l’arrembaggio all’Eliseo.duello_due_mattei Continua la lettura di Il duello (ma per cosa?) dei due Mattei a favore di telecamere e di tweet