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L’illusione intellettuale dei social network

di Guia Soncini (linkiesta.it, 8 novembre 2024)

Certo, fossi Shakespeare direi che non vengo a elogiare Cecilia Sala, vengo a seppellirla; poiché non solo non sono Shakespeare, ma il pubblico semicolto di questo secolo è pure assai meno attrezzato a decodificare le antifrasi di quanto lo fosse il pubblico teatrale senza scuole dell’obbligo del XVII secolo, proverò a cominciare così: chi se ne frega di Cecilia Sala. Sì, lo so che quelli che si sono indignati per il tweet (o come si chiamano ora) di Cecilia Sala sulla ragazza iraniana sono un sottoinsieme quasi perfettamente sovrapponibile a quello dei lettori di questo giornale, lo so che anche oggi mi faccio ben volere, lo so che si formeranno due file ordinate.

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L’accanimento contro Chiara Ferragni, la Barnum di questo secolo

Ansa

di Guia Soncini (linkiesta.it, 5 ottobre 2024)

Adesso stai a vedere che riescono a trasformare Chiara Ferragni in un Enzo Tortora. Mettete giù quell’indignazione, non c’è bisogno che mi notifichiate le differenze tra un errore di persona e una che invece è proprio la Ferragni, quella che diceva accattatevill’ (il pandoro) e cureremo i bambini malati: giuro che ho contezza che non sia la stessa dinamica in entrata. Temo però lo stesso effetto in uscita, quello che discende dall’accanimento.

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La politica a colpi di selfie

di Fulvio Abbate (huffingtonpost.it, 13 settembre 2024)

I selfie restituiscono il quotidiano della nostra storia repubblicana. Andamento e sostanza dei suoi governi. Un dato iconico di fatto. Cancellando quasi l’antica memoria delle quadrerie ufficiali che trovavano posto nei corridoi del Palazzo. Quirinale, Chigi, Madama, Montecitorio. Surclassando altrettanto i busti risorgimentali posti sulle sommità capitoline del Pincio e del Gianicolo.

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Maria Rosaria Boccia, l’icona pop che non ci aspettavamo

di Paolo Armelli (wired.it, 5 settembre 2024)

Anche se pensavamo di essere usciti più o meno indenni (o comunque disintossicati) dal ventennio berlusconiano di olgettine e bunga-bunga, ecco che l’affaire Sangiuliano ci fa ripiombare nell’ennesimo caso in cui la cronaca politica italiana sembra scritta da un’A.I. allenata a colpi di Novella 2000. Da giorni, infatti, la mente degli italiani è catturata solo da una vicenda, quella che lega il ministro della Cultura del governo Meloni a Maria Rosaria Boccia, giovane campana che i giornali americani non esiterebbero a definire multihypenated.

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La tirannia dell’oggi pomeriggio

Roberto Speranza via Instagram

di Guia Soncini (linkiesta.it, 23 agosto 2024)

Sisifo trascorreva giornate costruttive e rilassanti in confronto a noialtri che ci ostiniamo a cercare di capire e spiegare cosa succede in un secolo completamente privo di memoria storica, in cui non solo i ventenni – che almeno hanno giustificazioni biologiche – ma anche i miei coetanei sono convinti che il mondo sia cominciato nel momento in cui si sono aperti un profilo social. Certo, ogni crisi offre appigli per approfittarsi della situazione.

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La società scroccona di massa e i suoi nemici

Ph. Hassan Ishan / Unsplash

di Guia Soncini (linkiesta.it, 22 luglio 2024)

Sul mio computer c’è da molti anni una cartellina che si chiama “Mastroianni”, e che non ha a che fare con Marcello Mastroianni ma col concetto di celebrità e la sua relativizzazione diciamo dal Grande fratello in poi. Da quando siamo più o meno tutti famosi, e la fama relativa smentisce ogni legge economica: è una valuta che non vale più niente e che tutti bramano.

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Sanremo, i crimini dello stylistismo e l’abolizione del senso del ridicolo

di Guia Soncini (linkiesta.it, 7 febbraio 2024)

È il Festival più instagrammatico di sempre, molto ma molto di più di quello dell’anno scorso in cui la Ferragni apriva un account ad Amadeus e tutti ci preoccupavamo che facessero pubblicità a Zuckerberg, e infatti poi il tapino è stato multato e lei, beh, non staremo qui a ribadire che la diretta Instagram dal palco di Sanremo, un anno dopo, non è più il principale problema etico nella percezione pubblica di Chiara Ferragni.

Fotogramma / Ipa

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Un’influencer virtuale italiana ha fondato un partito politico

di Lucia Tedesco (wired.it, 2 febbraio 2024)

Francesca Giubelli non è una ragazza come le altre. È una influencer virtuale italiana che ha conquistato migliaia di follower su Instagram. Food/travel blogger e tifosa della Roma, ha fatto il suo debutto su Instagram nel gennaio del 2020. È stata creata da Francesco Giuliani, Emiliano Belmonte e Valeria Fossatelli: la loro idea era dare vita a un’influencer virtuale che potesse rappresentare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale nel nostro Paese.

Francesca Giubelli via Instagram

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Instagram e gli “shadow ban” su Israele e Palestina

(ilpost.it, 19 ottobre 2023)

Su Instagram da giorni moltissimi utenti, soprattutto tra attivisti, giornalisti e altre persone che stanno seguendo la guerra nella Striscia di Gaza, segnalano che i loro post e le loro Storie su Instagram che parlano delle condizioni di estrema difficoltà in cui vivono le persone nei territori palestinesi o che esprimono vicinanza alla causa palestinese ottengono un numero di visualizzazioni e interazioni molto inferiore a quello riservato agli altri loro altri contenuti.

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Perché TikTok è più pericoloso degli altri social

di Chiara Comai (linkiesta.it, 13 ottobre 2023)

«TikTok è un sistema di raccolta dati mascherato da social media». Così scrive su Reddit l’utente «bangorlol», un ingegnere di software che cerca di scovare le falle dell’applicazione in termini di privacy. Sembra l’ennesima informazione non verificata, eppure viene riportata da Cyber Security 360 come uno degli elementi di contesto intorno all’indagine del Copasir nei confronti di TikTok, il social network cinese più scaricato al mondo.

Getty Images / Sopa Images

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