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Toto Cutugno, l’italianità e la costruzione di una nazione attraverso le canzoni

1 Settembre 2023Readings on Star PoliticsAlcide De Gasperi, Antonello Venditti, Banal nationalism, Carlo Azeglio Ciampi, Coro dell’Armata Rossa, Da Omero al rock. Quando la letteratura incontra la canzone, Democrazia Cristiana, E.A. Mario, Eurovision Song Contest 1990, fascismo, Festival di Sanremo, Filosofia della musica, Francesco De Gregori, Franco Battiato, Giovanni Ermete Gaeta, Giovinezza, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Verdi, Il canto degli italiani, Inno di Garibaldi, Inno di Mameli, La leggenda del Piave, Leonardo Varasano, Lucio Dalla, L’Italiano, Michael Billig, Mino Reitano, Nazione pop. L’idea di patria attraverso la musica, politica-per-media, Povera patria, Prolegomena sul patriottismo, Rino Gaetano, Roberto Michels, Roberto Vecchioni, sociologia delle canzoni nazionali, star politics, Suona la tromba, Tammurriata nera, Toto Cutugno, Va pensieroStar Politics

di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 26 agosto 2023)

«Buongiorno Italia, gli spaghetti al dente / E un partigiano come Presidente / Con l’autoradio sempre nella mano destra / E un canarino sopra a una finestra». Morto martedì 22 agosto, Toto Cutugno è stato attivo sulla scena musicale per cinquantotto anni; ha pubblicato ventotto album; ha vinto oltre cento milioni di dischi; ha, con quindici edizioni, un record di partecipazioni al Festival di Sanremo (pure alla pari con Al Bano, Peppino di Capri, Milva e Anna Oxa).

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Sanremo, quando sul palco sale la polemica

30 Gennaio 2023Readings on Star PoliticsAdriano Celentano, Antonio Di Pietro, Beppe Grillo, Biagio Agnes, Bruno Vespa, Cavallo Pazzo, Ciriaco De Mita, Claudio Martelli, Dario Fo, Democrazia Cristiana, Enzo Mazza, Fabrizio Del Noce, Federazione dell’Industria Musicale Italiana, Festival di Sanremo, Festival di Sanremo 2023, Fimi, Franca Rame, Gabriele Albertini, Inno di Mameli, Italsider, Iva Zanicchi, Legge Cirinnà, Michail Gorbaciov, Mina, Oscar Wilde, Papaveri e papere, Piero Fassino, Pippo Baudo, politica-per-media, Porta a Porta Speciale Sanremo, Roberto Benigni, Roberto Saviano, Romano Prodi, Rula Jebreal, Silvio Berlusconi, star politics, strage di Nassiriya, Teatro Ariston, Teo Teocoli, Tommaso Padoa-Schioppa, Tony Renis, trio Solenghi-Marchesini-Lopez, unioni civili, Volodymyr Zelensky, Walter Veltroni, WojtylaccioStar Politics

(ansa.it, 27 gennaio 2023)

Sanremo e la politica in tutte le sue forme rappresentano un binomio solido e senza tempo, se si pensa che all’epoca del secondo Festival, nel 1952, Papaveri e papere fu considerata un brano “a rischio” perché alludeva al potere dei papaveri dell’allora Dc. Negli anni la polemica a sfondo politico, quasi sempre legata agli interventi dei comici, è diventata un ingrediente praticamente fisso del Festival. Ma questa volta non si tratta dell’intervento di un comico, bensì del presidente di una nazione in guerra, l’Ucraina.

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