Archivi tag: informazione giornalistica

Ah, ma è Lercio

(ilpost.it, 14 ottobre 2021)

Negli ultimi anni la definizione di “fake news” è stata spesso usata in maniera sbrigativa e generica per descrivere qualsiasi tipo di notizia falsa o sostenuta tale – soprattutto nel linguaggio della politica, o in generale quando qualcuno cerca di smentire un’informazione che lo riguarda – confondendo il suo significato letterale con il più esteso dibattito sulla disinformazione in questi anni. “Notizie false”, poi, è un’espressione che assume tutt’altro valore se la falsità è palese: che è un formato tradizionale della satira. Le persone che lavorano a Lercio, popolarissimo sito italiano di notizie satiriche, sono state spesso costrette a ricordarlo, negli anni del loro lavoro.

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Mercanti di verità

(ilpost.it, 7 ottobre 2021)

È uscito nelle librerie Mercanti di verità, il saggio sul giornalismo contemporaneo scritto da Jill Abramson, prima (e unica) donna ad aver diretto il New York Times e oggi editorialista politica al Guardian e docente all’Università di Harvard. Il libro è dedicato in particolare ai quotidiani americani New York Times e Washington Post, e ai siti di notizie e altre cose BuzzFeed e Vice, ma racconta e spiega in generale le difficoltà e le sfide per i giornali tradizionali, da un lato, e le opportunità e innovazioni portate dall’uso dei mezzi digitali, dall’altro. Pubblichiamo l’introduzione all’edizione italiana, realizzata da Sellerio.

Ph. Frieder Blickle

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“Illusioni perdute”: i mali dell’informazione secondo Balzac

di Teresa Marchesi (huffingtonpost.it, 5 settembre 2021)

Gli antenati dei social, nella Parigi di due secoli fa, erano i piccioni viaggiatori, incaricati di diffondere le fake news a velocità d’ali per costruire o distruggere “casi” e reputazioni: è solo un dettaglio tra i mille che fanno di Illusions perdues di Xavier Giannoli, in concorso a Venezia, un affresco al vetriolo dei meccanismi che governano l’informazione tanto di ieri quanto di oggi. Il focus della sceneggiatura, basata sull’omonimo romanzo-cardine della monumentale La Comédie humaine di Honoré de Balzac, è tutto su questo tema. È un grande e anomalo film letterario, quello di Giannoli, che va ben oltre lo splendore dei costumi e degli arredi.

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Alle maratone di Mentana mancano solo le risate registrate

di Guia Soncini (linkiesta.it, 22 settembre 2020)

Non conosco nessuno che abbia votato sì al referendum. Non conosco nessuno che stia leggendo Valérie Perrin (162mila copie, per ora). Non conosco nessuno che in queste sere di fine estate non guardi Una pezza di Lundini (due per cento dei seggi televisivi). Non conosco nessuno che non fosse certo che Guccini avrebbe vinto il Campiello (è arrivato quarto su cinque). Nella mia nicchia il Paese reale non entra neanche per sbaglio. Nella mia nicchia non ci si perde una diretta elettorale di Mentana.EnricoMentana_maratone_elettorali Continua la lettura di Alle maratone di Mentana mancano solo le risate registrate

Quel rapporto inquinato fra i giornali e gli uffici stampa dei politici

di Giuliana Sias (tpi.it, 19 settembre 2020)

In Italia si discute tantissimo della subordinazione di certa stampa al potere politico, ma lo si fa sempre a senso unico e cioè: i giornalisti italiani sono schiavi, pennivendoli, puttane, cani da riporto. Abbiamo un colpevole, e quindi il caso è chiuso. Ma la politica? Difficilmente si parla del modo in cui la politica vada a caccia di cronisti per accreditarsi, imbonirli oppure assorbirli nel proprio organo di propaganda, soprattutto nei periodi in cui ci si avvicina ad una tornata elettorale.

Pixabay
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Berlusconi è dentro ognuno di loro

di Alessandro Barbano (huffingtonpost.it, 10 agosto 2020)

In principio era il Cavaliere, con le dichiarazioni d’amore al Paese in videocassette distribuite dalle sue tivù, con le cornici di fondotinta sul sorriso a trentadue denti, con la Bibbia dei sondaggi squadernata come una carta geografica sul cammino di una navigazione tutta personale, perché personale, e sempre in scena, era il partito che mandava in archivio una politica fino ad allora giocata dietro le quinte. Ma oggi “nemmeno in Berlusconi c’è tanto Berlusconi come in loro”, dice amaro Mattia Feltri nella sua rubrica Buongiorno su La Stampa, chiosando l’estate di foto fintamente rubate, ma in realtà apertamente costruite, in cui da Conte alla Boschi, da Salvini all’Azzolina, passando per Casalino, è un tripudio di pseudo privato che si esibisce a uso e consumo pubblico.

Ph. Vittoriano Rastelli / Getty Images
Ph. Vittoriano Rastelli / Getty Images

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Per brevità detta dittatura

di Massimo Mantellini (ilpost.it, 7 ottobre 2018)

Il ministro del Lavoro Luigi di Maio si è compiaciuto che i giornali stiano morendo. Ricopio qui le sue parole che potrete eventualmente recitare con un leggero ghigno di soddisfazione.blog-delle-stelle Continua la lettura di Per brevità detta dittatura