Archivi tag: i due corpi del re

Il fantasma di Lenin spaventa anche Putin

di Marta Allevato (agi.it, 20 gennaio 2024)

A cento anni dalla sua morte, annunciata il 21 gennaio 1924, il fantasma di Lenin continua ad aleggiare sulla Russia e spaventa persino Vladimir Putin. Ne è convinto Gian Piero Piretto, già docente di Cultura russa alla Statale di Milano, che alla morte e alle esequie del padre della Rivoluzione d’Ottobre ha dedicato uno dei primi capitoli del suo recente saggio L’ultimo spettacolo (Raffaello Cortina Editore), dedicato ai funerali sovietici che hanno fatto la Storia.

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Ratzinger e Pelé, due spettacoli sacri a confronto

di Marco Belpoliti (repubblica.it, 3 gennaio 2023)

Il parallelo è quasi invitabile: due corpi esposti nello stesso giorno dentro due diversi luoghi sacri. Quello di Benedetto XVI, al secolo Joseph Aloisius Ratzinger, in San Pietro, la basilica della cattolicità mondiale, e quello di Pelé, al secolo Edson Arantes do Nascimento, nello stadio del Santos, tempio calcistico del Brasile e della comunità di tifosi di tutto il mondo. Un destino che li accumuna anche per la tecnica adottata nel conservare i loro corpi durante l’esposizione delle salme.

Kier / Unsplash

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I due corpi della regina

di Cesare Catà (huffingtonpost.it, 9 settembre 2022)

L’8 settembre del 2022 Elisabetta II del Regno Unito, sovrana di Gran Bretagna, Irlanda del Nord e del Commonwealth, non è morta. Perché i re non muoiono. Muore, certo, il loro corpo mortale, ma loro hanno un secondo corpo, un corpo mistico e immateriale che passa di regnante in regnante eternamente. Si tratta di un’antica teoria teologico-politica, che poi lo storico Kantorowicz avrebbe messo al centro di un suo saggio divenuto classico: la teoria dei due corpi del re. Quella del re è una figura sacra perché, al di là delle sue spoglie mortali, possiede un corpo di diversa natura, una dignitas ultraterrena, un’aura che fa di lui o di lei una creatura divina, al di là dei tempi. A una lettura superficiale potrebbe sembrare il retaggio di antiche superstizioni medievali. Ma, in realtà, nel cuore della cultura inglese e perciò europea, persiste questa idea: non c’è kinghsip, non c’è regalità, senza sacralità.

Ph. Cecil Beaton / Royal Collection Trust

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La parola della settimana è: reali/e

di Massimo Sebastiani (ansa.it, 11 gennaio 2020)

In una recente intervista alla Bbc, Elisabetta II, la regina d’Inghilterra, mostra per la prima volta in tv la corona imperiale, che è il simbolo stesso del potere regale, e ne parla, la descrive. Da un lato lo fa con quel distacco di chi è consapevole che, attraverso quella corona, si esercita una funzione che altri prima e dopo di lei hanno esercitato e eserciteranno.La parola della settimana Continua la lettura di La parola della settimana è: reali/e

Quando anche ai potenti serve un aiutino

di Laura Laurenzi («la Repubblica», 6 ottobre 2018)

Sì, è vero, la regina Elisabetta possiede una mano finta, meccanica, per poter salutare la folla senza stancarsi troppo. Il device, peraltro piuttosto artigianale – un guanto imbottito infilato su una leva di legno – le è stato donato anni fa durante un viaggio nel Commonwealth da un gruppo di ingegnosi studenti australiani.sarkozy_bush Continua la lettura di Quando anche ai potenti serve un aiutino

La mano di scorta della regina Elisabetta

di Marino Niola («la Repubblica», 29 settembre 2018)

La regina Elisabetta ha un’arma segreta. Una piccola mano di legno semovente, che saluta i suoi sudditi con tanta grazia. A rendere noto il trucco elisabettiano è stata la figlia Anna, che lo ha rivelato a Robert Hardman, noto biografo reale e autore del bestseller Queen of the World, nonché del documentario omonimo che sta spopolando nel Regno Unito.

Ansa
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