«A Springfield, gli immigrati mangiano i cani delle persone». Donald Trump come Homer Simpson. La frase pronunciata dal candidato repubblicano nel dibattito tv con Kamala Harris diventa una sorta di copertina per il confronto, a meno di due mesi dalle elezioni per la Casa Bianca in programma il prossimo 5 novembre.
di Stefano Paolo Giussani (huffingtonpost.it, 15 settembre 2022)
Nel 1999, all’Altes Museum di Berlino campeggiava il neon di Maurizio Nannucci con la scritta “Tutta l’arte è stata contemporanea” e in molti apprezzarono. Dieci anni più tardi fu la volta degli Uffizi e si sollevò un putiferio. La verità è che la frase smuove e ogni persona in procinto di parlare d’arte dovrebbe farla propria. A me fa anche riflettere su come perfino noi stessi finiamo, prima o poi, con l’adeguarci al detto, cercando di vivere la nostra contemporaneità finché non passiamo ad altra vita. Ci sono maestri nell’adattamento, e tra questi c’è sicuramente Elisabetta II. Con più di 200 ritratti ufficiali dal suo insediamento a oggi e innumerevoli rappresentazioni unofficial – le più provocatorie, perché non filtrate dai protocolli di corte – è finita con l’essere non solo la monarca più longeva della storia ma anche probabilmente la più ritratta, per la veneranda età e anche per essere stata al centro dell’attenzione nei rapporti con 15 primi ministri Uk, 13 presidenti Usa e 5 papi.
Un po’ Village People un po’ Armata Brancaleone, i trumpiani vestiti di corna e pellicce, come il cospirazionista Jake Angeli, detto lo Sciamano, hanno preso d’assalto la sede del Congresso, assieme a centinaia di esaltati, devastando porte, tavoli, vetrate, mostrando i loro vessilli da dentro i saloni di Capitol Hill. Le immagini hanno fatto il giro del mondo, seminando sorpresa e disorientamento in milioni di persone. Ma non in tutti: gli appassionati della serie di cartoni più famosa al mondo, I Simpson, lo avevano previsto.