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Usa 2024: George Clooney chiede il ritiro di Joe Biden

11 Luglio 2024Readings on Star PoliticsBarack Obama, celebrity politics, democrazia, Donald Trump, George Clooney, George Stephanopoulos, Hollywood, Joe Biden, Julia Roberts, Michael Bennett, Nancy Pelosi, plutocrazia, politica-per-media, political endorsement, star politics, Usa 2024Star Politics

di Serena Di Ronza (ansa.it, 10 luglio 2024)

Joe Biden è «un eroe che ha salvato la democrazia nel 2020», ma «non può vincere la battaglia contro il tempo» e per questo deve ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca. Le parole di George Clooney sono una doccia fredda sugli sforzi del presidente in carica per rilanciare la sua campagna elettorale dopo la disastrosa performance durante il primo confronto con Donald Trump. Parole che pesano come macigni.

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Susan Sarandon: “Con Trump un fascista al governo”

21 Maggio 2024Readings on Star Politics#MeToo, attivismo, Bernie Sanders, cancel culture, celebrity politics, censura, democrazia, Donald Trump, fascismo, George Bush Jr., guerra in Iraq, Hollywood, Israele, Joe Biden, Jonathan Glazer, La zona di interesse, Palestina, politica-per-media, Ridley Scott, Riviera International Film Festival 2024, star politics, Susan Sarandon, Thelma & Louise, Tim Robbins, United Talent Agency, Usa 2024Star Politics

di Manuela Santacatterina (hollywoodreporter.it, 11 maggio 2024)

«Rispondendo a questa domanda mi assicurerò di rimanere nella lista nera per il resto dell’anno». Susan Sarandon, giurata del Riviera International Film Festival e protagonista di una masterclass sold out nell’ex Convento dell’Annunziata di Sestri Levante, sorride accompagnata dall’applauso del pubblico dopo che THR Roma le domanda cosa abbia provato quando, nel novembre del 2023, è stata scaricata dalla United Talent Agency, l’agenzia con cui lavorava dal 2014, a seguito dei commenti fatti durante un raduno pro-Palestina a Union Square, New York, nello stesso mese.

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Per molti attori a Hollywood fare gli imprenditori non è più solo arrotondare

17 Marzo 2024Readings on Star PoliticsArnold Classic, Arnold Schwarzenegger, Ashton Kutcher, biopolitica, Brad Pitt, Brock Pierce, CAA, Casamigos, celebrity politics, Covid-19, Digital Entertainment Network, Dwayne Johnson, Fabletics, George Clooney, Goop, Gwyneth Paltrow, Harry Styles, Hello Sunshine, Hollywood, Internet Gaming Entertainment, iperdivismo, Jennifer Lopez, Jessica Alba, JLo Beauty, Kate Hudson, Kendall Ostrow, Kim Kardashian, Mark Wahlberg, Newman’s Own, NOWwith, Paul Newman, Plan B Entertainment, Pleasing, politica-per-media, postdivismo, Reese Witherspoon, Rob McElhenney, Robert De Niro, Ryan Reynolds, Sarah Jessica Parker, SJP, SPiN, star politics, Susan Sarandon, Tequila Flecha Azul, Tequila Teremana, The Honest Company, Toby Borg, trades, TriBeCa Productions, Twitter, Wahlburgers, Wrexham, ZOAStar Politics

(ilpost.it, 15 novembre 2023)

Da diversi anni, gli attori e le attrici statunitensi in cima alla lista di quelli che guadagnano di più non sono necessariamente i più noti. Le testate che si occupano dell’industria del cinema negli Stati Uniti (note come “trades”) hanno l’abitudine di compilare una lista annuale delle persone più potenti, di chi è stato più pagato e in generale di chi ha guadagnato di più nel settore dello spettacolo. Per anni è stata una maniera di dare conto di chi avesse avuto una grande annata per quanto riguarda la recitazione, magari con un ingaggio particolarmente proficuo, e chi invece fosse in declino.

Ph. Dimitrios Kambouris / Getty Images for The Honest Company

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È compito della moda criticare la società?

18 Dicembre 2023Readings on Star PoliticsAlessandro Michele, American Dream, Andrea Batilla, Antonio Mancinelli, Balenciaga, Bfrnd, biopolitica, Cathy Horyn, celebrity culture, conversation pieces, Cormio, critica sociale, Demna, Demna Gvasalia, Erewhon, Everybody is a critic, Gucci, Hollywood, Hollywood Style, Jacopo Bedussi, Los Angeles, Miu Miu, Miuccia Prada, moda vestimentaria, Pierpaolo Piccioli, politica-per-media, sistema della moda, star politics, stardom, Steven Meisel, Sunnei, talking pieces, Valentino, Vanessa Friedman, Vetements, Vogue ItaliaStar Politics

(ilpost.it, 6 dicembre 2023)

In questi giorni sui social network e sui siti di moda si parla molto di una sfilata dell’azienda del lusso Balenciaga che, sabato scorso a Los Angeles, ha messo in scena gli stereotipi del mondo di Hollywood, come la fissazione per il salutismo, la bellezza, la chirurgia estetica e le celebrità. Secondo molti critici ha segnato il ritorno al successo del marchio dopo un periodo di grosse difficoltà di immagine e cali di vendite dovuti a una pubblicità accusata di promuovere la pedopornografia.

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L’album meno amato di Madonna

24 Novembre 2023Readings on Star PoliticsAmerican life, Andy Warhol, celebrity culture, Die another day, Frankie Goes to Hollywood, Hollywood, In I’m so stupid, Jonas Åkerlund, Konstantin Černenko, Madonna, Madonna. A rebel life, Mary Gabriel, Michael Jackson, Mirwais Ahmadzaï, Motown, politica-per-media, Ronald Reagan, star politics, Two tribes, ZoolanderStar Politics

di Daniele Cassandro (internazionale.it, 18 ottobre 2023)

Madonna. A rebel life è un nuovo libro su Madonna scritto dalla giornalista Mary Gabriel, già finalista al premio Pulitzer nel 2012 per una biografia del filosofo Karl Marx e di sua moglie Jenny. Il lavoro di Gabriel non ha il taglio delle solite biografie non autorizzate delle celebrità, e più che cercare il dettaglio torbido ricostruisce con rigore giornalistico e storico la genesi culturale di quel complesso prodotto pop che è Madonna.

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L’appello delle star di Hollywood per fermare Hamas

28 Ottobre 2023Readings on Star Politicscelebrity politics, Creative Community for Peace (Ccfp), Hamas, Hollywood, Israele, politica-per-media, propaganda, star politics, Supernova Music FestivalStar Politics

(linkiesta.it, 25 ottobre 2023)

Pubblichiamo la lettera aperta pubblicata dall’organizzazione no-profit Creative Community for Peace in cui si esorta la comunità dello spettacolo a condannare le azioni di Hamas e a sostenere Israele, chiedendo inoltre a tutti di astenersi dal condividere informazioni errate sulla guerra e di fare tutto ciò che è in loro potere per sollecitare i terroristi palestinesi a restituire gli ostaggi alle loro famiglie.

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Il sostegno di Meryl Streep e George Clooney allo sciopero degli attori di Hollywood

21 Agosto 2023Readings on Star Politics2023 Sag-Aftra strike, Amptp, celebrity politics, Courtney B. Vance, Cyd Wilson, Dwayne Johnson, Fran Drescher, George Clooney, Hollywood, Meryl Streep, politica-per-media, star politics, The RockStar Politics

di Valentine Ulgu-Servant (vanityfair.it, 7 agosto 2023)

Meryl Streep e George Clooney sostengono il vento di rabbia che soffia a Hollywood. Gli attori si sono uniti agli sceneggiatori nello sciopero delle ultime tre settimane, e le star più importanti sono poche e lontane dal picchetto. Niente panico: gli attori più famosi non sono insensibili alla causa. Altrettanti sostengono il movimento di protesta dietro le quinte, mettendo le mani in tasca. Più che un gesto simbolico, si tratta di un gesto cruciale per gli scioperanti più precari, per i quali la chiusura dell’industria sta rendendo difficile arrivare a fine mese.

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Iran, l’arresto e il tentativo di fuga dell’attore Mohammad Sadeghi in diretta Instagram

21 Luglio 2023Readings on Star PoliticsAhmed Zeidabadi, Ali Daei, Asghar Farhadi, Ashkan Khatibi, Azadeh Samadi, badhejab, Barzou Arjomand, biopolitica, celebrity politics, Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (Irgc), Ehsan Karami, Festival de Cannes 2023, hijab, Hollywood, Iran, Jason Brodsky, Kaveh Farnam, Mahsa Jina Amini, Manijeh Hekmat, Maryam Manouchehri, Milad Alami, Mohammad Sadeghi, Pegah Ahangarani, politica-per-media, Repubblica islamica, Said Montazeralmahdi, Sepideh Farsi, Shahin Samadpour, star politics, Taraneh Alidoosti, United Against Nuclear Iran (Uani), Zar AmirabrahimiStar Politics

di Livia Paccarié (hollywoodreporter.it, 17 luglio 2023)

“Komak”, “aiuto”. È la mattina di domenica 16 luglio e Mohammad Sadeghi, attore iraniano, è aggrappato al davanzale della finestra del suo appartamento a Teheran. Ripete: “Komak”. Un attimo prima era in diretta su Instagram: «Per che cosa vivi? Perché vieni pagato? Per uccidere le donne e rapirle chiudendole in un furgone?» chiedeva alla polizia morale iraniana, accusando quelle pattuglie che agli angoli delle strade riempiono i loro furgoni con le “badhejab”, le “malvelate” – donne che indossano il velo, obbligatorio in Iran, «in modo inappropriato”.

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I cinema russi continuano a proiettare i film americani, piratati

29 Giugno 2023Readings on Star PoliticsCinema Park, cinema russi, Formula Kino, Hollywood, pirateria, politica-per-media, Russian Cinema Fund, star politicsStar Politics

di Gabriele Niola (ilpost.it, 12 giugno 2023)

Da quando nel febbraio del 2022 la Russia ha invaso l’Ucraina, i Paesi che aderiscono alla Nato hanno imposto un embargo insieme a varie sanzioni economiche. Questo include l’interruzione di buona parte dei rapporti commerciali e delle esportazioni, inclusa la vendita e la distribuzione di film sul territorio russo, secondo il principio che la tassazione sui proventi contribuirebbe al finanziamento della spesa militare.

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Da dove viene l’armocromia

3 Giugno 2023Readings on Star Politicsarmocromia, armocromista, Bernice Kentner, biopolitica, body shape, caratteristiche cromatiche, Carole Jackson, color analysis, Color me a season, Color me beautiful, Elly Schlein, Federica Sapori, Hollywood, Italian Image Institute, moda vestimentaria, politica-per-media, Rossella Migliaccio, star politics, Vogue ItaliaStar Politics

(ilpost.it, 5 maggio 2023)

La scorsa settimana si è parlato molto di un’intervista della rivista di moda Vogue alla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. A diventare oggetto di dibattito è stato in particolare il passaggio in cui Schlein diceva di aver chiesto aiuto a una consulente d’immagine, nello specifico un’armocromista, per scegliere come vestirsi. Dai molti pareri che negli ultimi giorni sono stati espressi a riguardo è emerso come la parola “armocromia”, e la pratica che definisce, siano ben note da anni per molte persone ma sconosciute per moltissime altre, alcune delle quali hanno contribuito a moltiplicare le ricerche su Google degli ultimi giorni sul tema.

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