Archivi tag: Hollywood

Trump attacca George Clooney: “Star di serie B e politologo fallito”

(ansa.it, 24 marzo 2025)

George Clooney critica lo stato della libertà di espressione e di stampa negli Stati Uniti e Donald Trump l’attacca su Truth Social, definendolo una «star di serie B» e «un politologo fallito». Premio Oscar per Syriana (e come produttore per Argo, assieme a Ben Affleck e Grant Heslov), l’attore è stato intervistato nel corso del programma della Cbs Sixty Minutes per promuovere l’adattamento teatrale del suo film del 2005 Good Night, and Good Luck sul celebre anchorman Edward Murrow.

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“Trump Gaza”: intrigo a Hollywood

AI-generated / @realdonaldtrump

di Stefano Scarpa (lastampa.it, 6 marzo 2025)

Palme, resort di lusso e statue d’oro. Poi il brindisi tra Trump e Netanyahu che sorseggiano un cocktail in costume sulla spiaggia: questo è Trump Gaza, il controverso video virale, generato dall’Intelligenza Artificiale, che aveva rilanciato la proposta del tycoon di cacciare i palestinesi da Gaza e trasformarla in una località turistica. In realtà Trump Gaza non voleva essere nulla di tutto ciò, ma una critica alla grandeur trumpiana, una satira tagliente.

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Quando Hollywood alza la voce: i discorsi più politici agli Oscar

Getty Images / iStock

di Monica Coviello (vanityfair.it, 2 marzo 2025)

Dietro la patina dorata di Hollywood, gli Oscar sono sempre stati anche un palcoscenico per le istanze politiche, un riflettore acceso sulle questioni sociali del momento. Dai discorsi appassionati alle scelte di premiazione, l’Academy Awards ha spesso rappresentato un termometro delle tensioni e dei cambiamenti nella società, dimostrando che il cinema è anche una forma di espressione e di protesta.

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I pois di Grace Kelly

Gamma-Keystone via Getty Images

di Alessandra Zauli (elle.com, 26 dicembre 2024)

Algida e cesellata di stile inarrivabile. Capelli biondi, occhi azzurri e piglio elegantissimo. Un “vulcano bollente” la tratteggiò affettuosamente Alfred Hitchcock. “Il resto più bello del mondo” la battezzò invece Bing Crosby, riferendosi al volto dell’attrice stampato sui francobolli e sulle monete di quel Principato che lei rese glamour. Mito Grace Kelly; “la donna che visse due volte” barattando – apparentemente senza sforzo – il ruolo di diva con quello di principessa.

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Trump nomina Stallone, Gibson e Voight suoi “ambasciatori speciali” a Hollywood

Getty Images

(agi.it, 17 gennaio 2025)

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha nominato gli attori Sylvester Stallone, Jon Voight e Mel Gibson “ambasciatori speciali” a Hollywood per fargli da “occhi e orecchie” nell’industria cinematografica, che è in larga parte pro-Democratici. Stallone, 78enne newyorkese che ha interpretato Rambo e Rocky, ha aperto un gala per il presidente eletto a metà novembre nel suo feudo di Mar-a-Lago in Florida.

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Mussolini e la televisione

Fox Photos / Getty Images

di Stefania Carini (ilpost.it, 11 gennaio 2025)

Chi lo sa se la prima volta che Mussolini si trovò davanti a un obiettivo televisivo guardò dritto davanti a sé, magari per cercare la complicità di chi stava dall’altra parte, come fa Luca Marinelli nella serie M – Il figlio del secolo diretta da Joe Wright e scritta da Stefano Bises e Davide Serino, appena uscita su Sky. Anche se l’inizio delle trasmissioni regolari della tv italiana è datato 3 gennaio 1954, la televisione esisteva già sotto il fascismo, in via sperimentale, e il Duce la provò almeno due volte – ma solo una di queste è arrivata fino a noi.

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A Melania Trump 40 milioni di dollari per un documentario di Amazon

Ph. Alex Edelman / Afp

(ansa.it, 7 gennaio 2025)

Il regista del franchise Rush Hour e di X-Men: Last Stand, Brett Ratner, girerà un documentario su Melania Trump: è il suo primo progetto dietro la macchina da presa da quando è stato accusato di molestie sessuali al tempo del #MeToo. Gli studi Mgm di Amazon hanno accettato di diffondere il film che uscirà nel 2025 nelle sale e in streaming e che vede Melania nel ruolo di produttore esecutivo al fianco di Fernando Sulichin, che ha condotto in porto Snowden di Oliver Stone e Flag Day di Sean Penn.

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Cosa ci fa Hollywood allo stadio di Como

Ph. Jacopo M. Raule / Getty Images

di Furio Zara (ilfoglio.it, 18 dicembre 2024)

Ciak, si gioca. Che ci fa Keira Knightley seduta in perfetta posa hollywoodiana in tribuna allo stadio Giuseppe Sinigaglia? Perché Adrien Brody sta fotografando l’esultanza di tale Gabrielloni? Chi ha convinto lo scontroso Hugh Grant a guardare una partita di due squadre – Como vs Parma – di cui fino a un attimo fa ignorava l’esistenza? Aveva forse l’agenda libera quella stessa domenica pomeriggio Spiderman, al secolo Andrew Garfield? Ma davvero Michael Fassbender sta gridando la sua esultanza come un qualsiasi ultrà?

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La religione delle celebrità

di Guia Soncini (linkiesta.it, 18 novembre 2024)

«Hai fatto tutto questo casino per uno di cui neanche sai il nome? E pensi ancora che il prossimo presidente debba essere una donna?». Lo dice Alec Baldwin a Tina Fey, è il 2007, è un altro mondo: non solo Hillary Clinton non ha ancora neppure perso le primarie contro Barack Obama, ma si possono ancora fare battute sui due che sovrintendono alla reputazione dei neri famosi in America: Oprah Winfrey e Bill Cosby.

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Hollywood avrà la forza per resistere di nuovo a Trump?

Ph. George Kraychyk / Hulu

di Richard Lawson (vanityfair.it, 15 novembre 2024)

L’impensabile è accaduto di nuovo, il che, deduco, non lo rende poi tanto impensabile. Lo slogan che intrecciava timore e speranza della campagna di Kamala Harris, «We Are Not Going Back», era sbagliato: come il personaggio di un film dell’orrore che pensa di essere sfuggito all’assassino una prima volta e si sente ormai al sicuro, proprio per sottolineare l’effetto sorpresa quando questo ritorna, gli americani ritrovano una versione del loro Paese che pensavano di essersi lasciati alle spalle quattro anni fa.

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