Archivi tag: Hillary Clinton

Alla fiera del tricologicamente corretto

di Guia Soncini (linkiesta.it, 14 settembre 2020)

Sì, i telefoni a gettoni, i juke-box, la lira, l’irreperibilità. Ne ho nostalgia anch’io, per carità, ma mai quanto del vero scomparso degli ultimi anni: il no comment. Nessuno più si sottrae. Nessuno più evita di avere un’opinione, una versione dei fatti, di scusarsi, di spiegare. La settimana scorsa, la portavoce di Donald Trump ha fatto un’intera conferenza stampa con, alle spalle, un video di Nancy Pelosi che andava dal parrucchiere. Era, chiederanno i miei piccoli lettori, un’installazione tesa a dimostrare la vanità delle ottantenni?NancyPelosi_lockdown Continua la lettura di Alla fiera del tricologicamente corretto

Storia spettinata dell’umanità

di Mauretta Capuano (ansa.it, 10 agosto 2020)

Gilgames, il leggendario re mesopotamico, riuscì a strangolare un leone a mani nude grazie alla sua chioma. Sansone mantenne la sua forza prodigiosa fino a quando Dalila non gli tagliò a tradimento le sette trecce nel sonno. Nell’Antico Egitto poveri e schiavi dovevano rasarsi e lasciare la testa scoperta perché l’acconciatura era un tratto distintivo del rango sociale. Il potere sta nei capelli, perfino finti come le parrucche del Re Sole.LouiseVercors_Storia_spettinata Continua la lettura di Storia spettinata dell’umanità

È tornato il PizzaGate (e prende di mira le celebrities)

(ilpost.it, 30 giugno 2020)

A pochi mesi dalle elezioni presidenziali statunitensi, che si terranno il prossimo 3 novembre, è riaffiorato sui social network il PizzaGate, una teoria complottista nata durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2016. La teoria era propagandata da alcuni sostenitori dell’allora candidato repubblicano, e oggi presidente, Donald Trump per danneggiare la sua rivale Hillary Clinton e i Democratici.

Justin Bieber via Instagram
Justin Bieber via Instagram

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Sacha Baron Cohen vi ha perculati ancora

di Mariarosa Mancuso (ilfoglio.it, 30 giugno 2020)

L’ha rifatto. È andato a cacciarsi con sprezzo del pericolo tra i nemici – un gruppo di estrema Destra che nello Stato di Washington rivendicava il diritto di non rispettare distanziamenti e mascherine anti Covid. Ha cantato una canzoncina country, chiedendo ai presenti di accompagnarlo con un coro. Non c’era tanta gente (“meno che al comizio di Trump a Tulsa” dicono i maligni). Ma l’invito ha funzionato, il ritornello era facile da imparare. Finché uno meno tonto degli altri ha postato il video su Facebook: “Holy shit! Ci siamo cascati”.SachaBaronCohen_trolling_rally Continua la lettura di Sacha Baron Cohen vi ha perculati ancora

Oann, la tv preferita di Donald Trump

di Paolo Mossetti (wired.it, 11 giugno 2020)

L’emittente conservatrice One America News Network (Oann) ha un’audience minuscola se paragonata alle sue concorrenti, il suo sito web attrae pochi lettori e non è mai diventata parte del mainstream. Ma ha uno spettatore d’eccezione: il presidente degli Stati Uniti. Il quale, rilanciando periodicamente le teorie del complotto di questo canale, gli consente di diventare un’arma propagandistica di tutto rispetto.

Kelly Caminero / The Daily Beast – Getty Images
Kelly Caminero / The Daily Beast – Getty Images

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La svolta politica di Meghan Markle

di Stefania Saltalamacchia (vanityfair.it, 7 giugno 2020)

La Meghan Markle “prima della famiglia reale” è tornata. L’ex attrice americana, ormai residente a Los Angeles (col marito Harry e baby Archie) da un paio di mesi, è di nuovo “la vecchia Meghan”, ossia la Meghan di un tempo, quella politicamente schierata, impegnata nel sociale e focalizzata sulla recitazione e sull’arrivare ai piani alti di Hollywood. E se la pandemia ha messo in stand-by i piani da star, la 38enne è tornata a parlare pubblicamente senza essere più “neutrale”, come insegna The Queen.Markle-Trump Continua la lettura di La svolta politica di Meghan Markle

La rabbia di Taylor Swift contro Donald Trump

di Mario Manca (vanityfair.it, 30 maggio 2020)

Se c’è una cosa che alcuni rimproveravano a Taylor Swift negli anni passati era di non schierarsi dal punto di vista politico. La popstar inizialmente pensava che a parlare dovesse essere solo la sua musica, ma l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti l’ha portata a prendere posizioni nette in favore del fronte democratico. Dapprima con il sostegno a Hillary Clinton nella campagna presidenziale e poi con una serie di critiche alla politica di The Donald in materia di immigrazione e diritti delle minoranze, incitando i giovani a fare la differenza.TaylorSwift_vs_DonaldTrump Continua la lettura di La rabbia di Taylor Swift contro Donald Trump

Meghan Markle “for president” (nel 2024)?

di Roberta Mercuri (vanityfair.it, 23 aprile 2020)

Da quando Harry e Meghan sono atterrati col piccolo Archie in California, tutti si chiedono quali siano i nuovi piani della duchessa di Sussex. La Markle, ipotizzano i più, s’è stabilita a Los Angeles per coltivare il suo sogno più grande: tornare a recitare. L’ex attrice di Suits in effetti s’è già riaffacciata nel mondo dello spettacolo, ma dietro le quinte: come doppiatrice del documentario Disney Elephant a cui è stata dedicata anche la sua prima intervista televisiva dopo la Megxit.harry-and-meghan Continua la lettura di Meghan Markle “for president” (nel 2024)?

Un altro genere di potere

di Mary Beard (The London Review of Books / internazionale.it, 22 novembre 2019)

Nel 1915 la scrittrice femminista statunitense Charlotte Perkins Gilman pubblicò un romanzo divertente ma inquietante, Terra di lei (Donzelli, 2011). Come si può intuire dal titolo, è ambientato in una nazione immaginaria di sole donne che esiste da duemila anni in un angolo del pianeta ancora inesplorato.

Action Press / Rex Features
Action Press / Rex Features

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Il duello (ma per cosa?) dei due Mattei a favore di telecamere e di tweet

di Sofia Ventura (linkiesta.it, 16 ottobre 2019)

In origine furono i dibattiti tra i candidati presidenziali: Kennedy versus Nixon nel 1960 il primo, rimasto memorabile. Nel 1984 un magistrale Reagan ebbe la meglio su Mondale. Nell’ultimo dibattito tra Trump e Hillary Clinton, il primo mise in scena tutta la sua “originale” teatralità. La sinistra che non ha il “monopolio del cuore” è passata alla storia grazie all’aristocratico Valéry Giscard d’Estaing confrontato al Mitterrand che per la seconda volta, nel 1974, tentava l’arrembaggio all’Eliseo.duello_due_mattei Continua la lettura di Il duello (ma per cosa?) dei due Mattei a favore di telecamere e di tweet