Archivi tag: Hillary Clinton

Il caos alimentato dai social è niente rispetto a quello che arriverà con l’Intelligenza Artificiale

di Antonio Preiti (linkiesta.it, 15 luglio 2023)

Adesso siamo tutti convinti che i social media determinino le opinioni politiche, e di conseguenza influenzino il voto. Non era così all’inizio, quando un tipico atteggiamento, un po’ supponente, si condensava nel mantra: «… e poi c’è la vita vera». Abbiamo (hanno) scoperto che nell’ambito della vita vera ci sono i social media. Accadeva allora (sembra un tempo remoto, ma siamo a dieci anni fa, o poco più) che la tecnologia permettesse una precisione nella comunicazione politica prima impensata e impensabile.

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La “vendetta” di Donald Trump in un libro

di Massimo Basile (agi.it, 23 aprile 2023)

Dalla lettera di Oprah Winfrey a quella di Kim Jong-un, l’annunciato libro di Donald Trump esce martedì 25 aprile, con i documenti della sua privata corrispondenza con leader politici, membri reali, star dello spettacolo e big dell’economia, in un periodo che parte da prima del suo ingresso alla Casa Bianca. Il titolo non lascia spazi a fantasie, Letters to Trump, “Lettere a Trump”, ma poteva chiamarsi “La vendetta”.

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Sovranisti su Marte: l’appello agli alieni dei fan di Bolsonaro

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 23 novembre 2022)

Per buona parte degli ultimi trent’anni la sinistra si è divisa intorno alla questione della cosiddetta demonizzazione di Silvio Berlusconi e del suo elettorato. Da un lato c’era chi sosteneva che delegittimare e squalificare moralmente metà degli italiani non avrebbe reso più facile vincere le elezioni, dall’altro chi riteneva al contrario che solo una contrapposizione durissima e intransigente avrebbe potuto salvare l’anima (e anche i consensi) della sinistra.

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“A voi l’Ucraina, a me la Casa Bianca”: il patto segreto fra Trump e Mosca

di Massimo Basile (repubblica.it, 3 novembre 2022)

Un oscuro uomo d’affari russo, un lobbista americano, un circolo esclusivo nel cuore di Manhattan. E, naturalmente, Donald Trump e Vladimir Putin. In un lungo articolo il New York Times unisce i tasselli del “Piano Mariupol”, un puzzle che, per la prima volta, vede insieme l’hackeraggio russo alle presidenziali americane del 2016 e l’avanzata dei carrarmati di Putin in Ucraina.

Ph. James Devaney / Getty Images

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Poco donne. I capelli di Liz Truss e la disparità di genere

di Guia Soncini (linkiesta.it, 7 settembre 2022)

Cominciamo dalla mia grande preparazione in fatto di politica estera: fino a sei domeniche fa non avevo mai sentito nominare Liz Truss, che da lunedì è il nuovo capo dei conservatori inglesi, e quindi il loro nuovo primo ministro. Cominciamo dal mio approccio per niente superficiale alla politica: quando a fine luglio ho ritagliato quell’articolo su Liz Truss volevo vedere che faccia avesse, e cercandone le foto d’archivio la prima cosa che ho notato è quanti colori di capelli avesse cambiato. Ho pensato: ah, un altro caso Hillary Clinton. Se eravate vive negli anni Novanta ve ne ricorderete: i giornali pubblicavano pagine di foto coi cambiamenti di pettinatura di Hillary; se eravate vivi negli anni Novanta non ve ne sarete accorti: erano cambiamenti troppo impercettibili per lo sguardo maschile.

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La perquisizione nella casa di Trump apre una fase nuova e spaventosa

di Tim Alberta (The Atlantic / internazionale.it, 18 agosto 2022)

Se Donald Trump ha commesso reati mentre abbandonava la Casa Bianca dovrebbe ricevere lo stesso trattamento di qualsiasi altro presunto criminale. Il motivo è semplice. Come disse John Adams, il nostro è un governo delle leggi, non un governo degli uomini. Nessuno, nemmeno un presidente, è al di sopra della legge. Ma allora perché mi sono sentito turbato osservando i servizi sulla perquisizione dell’Fbi a Mar-a-Lago? Probabilmente perché questo Paese si sta avvicinando a un livello di violenza politica mai visto dopo la Guerra Civile. Per chiunque abbia trascorso un po’ di tempo negli spazi fisici e virtuali della destra americana, questo fatto è evidente. Andate a una fiera delle armi. Visitate una chiesa di destra. Partecipate a un raduno di Trump. A prescindere dalle circostanze, le profezie sul giorno del giudizio si ripetono costanti. E fanno paura.

Ph. Giorgio Viera / Afp

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Musica e politica: storia di canzoni negate

di Chiara Pizzimenti (vanityfair.it, 6 agosto 2022)

La questione non ha confine né latitudine. In campagna elettorale la musica è fondamentale: trascina. Gli esperti di politica e comunicazione lo sanno: un tormentone, una canzone impegnata, un classico, ognuna può far presa in maniera diversa e portare avanti i candidati. Solo che non sempre chi quelle canzoni le canta e le ha portate al successo è pronto e felice di vederle usare per scopi propagandisti. Ultimo caso La Rappresentante di Lista contro Matteo Salvini. L’oggetto del contendente è la canzone Ciao ciao, tormentone che viene dal Festival di Sanremo. Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina segnalano in un tweet: «Ci arriva voce che al comizio di S4lvini il dj abbia messo #ciaociao. La nostra maledizione sta per abbattersi su di te, becero abusatore di hit».

LaPresse

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Le Clinton protagoniste di uno show in streaming su Apple TV+

(adnkronos.com, 14 luglio 2022)

Hillary Clinton e sua figlia Chelsea saranno le protagoniste di una docuserie che andrà in onda a partire dal 9 settembre su Apple TV+, il servizio in abbonamento di Apple con contenuti originali tra film e telefilm. Gutsy, questo il titolo della serie, celebra figure femminili di ispirazione, e prende il nome dal libro delle Clinton, The Book of Gutsy Women, già best seller del New York Times. Hillary e Chelsea intervisteranno una serie di donne tra artiste, attiviste, leader e donne comuni con storie importanti. I nomi che sono stati annunciati finora sono quelli di Kim Kardashian, Megan Thee Stallion, Jane Goodall, Gloria Steinem, Wanda Sykes, Amy Schumer, Goldie Hawn, Kate Hudson. Secondo Variety, la serie è stata ordinata a dicembre del 2020 da Apple, e sarà prodotta da HiddenLight Productions, di proprietà di Hillary Clinton. Chelsea sarà produttrice con la madre.

Ph. Joe McNally / Apple TV+

L’impegno di Lady Gaga per il movimento Lgbtq+

di Francesco Lepore (linkiesta.it, 16 novembre 2021)

Ascolti record per l’ultima puntata di Che tempo che fa, nei cui studi Fabio Fazio ha accolto Lady Gaga giunta a Milano per la première di House of Gucci. 3.611.000 persone hanno ascoltato la popstar statunitense mentre con semplicità raccontava della sua infanzia, della sua carriera e del film di Ridley Scott, in cui interpreta il ruolo di Patrizia Reggiani. Ma l’hanno vista anche più volte commossa, a partire dalle prime battute dell’intervista, quando Fazio ha introdotto il tema dell’affossamento del ddl Zan. Ne è seguita la messa in onda di un breve video della manifestazione milanese, tenutasi all’Arco della Pace il 28 ottobre per protestare contro quanto successo al Senato.

Ph. Diego Longobardi

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Con Trump è possibile un’America fascista

di Massimo Teodori (huffingtonpost.it, 5 ottobre 2021)

Può l’America divenire un Paese fascistizzante se alle elezioni di mid-term del 2022 i Repubblicani conquistassero entrambe le Camere e alle presidenziali del 2024 Donald Trump fosse di nuovo in corsa per la Casa Bianca? Questa è l’inquietante ipotesi avanzata dal politologo Robert Kagan sul Washington Post, ripresa anche da Hillary Clinton con il clamore dei media. La prospettiva fascista non è stata mai presa sul serio negli Stati Uniti. Nel 1935, quando erano al massimo crisi economica, disoccupazione e povertà e si temeva una involuzione politica, Sinclair Lewis pubblicò il romanzo It can’t happen here per escludere la possibilità di un trionfo dei movimenti fascistoidi che allora guardavano al senatore populista della Lousiana Huey Long come alternativa a Franklin D. Roosevelt.

Ph. Bill Clark / Getty Images

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