Archivi tag: Hbo

Winnie the Pooh imbarazza Xi e sparisce dai cinema di Hong Kong

di Eugenio Buzzetti (agi.it, 21 marzo 2023)

Winnie The Pooh torna a imbarazzare la Cina e sparisce dalle sale cinematografiche. L’orsacchiotto della Disney, spesso accostato, nelle forme, al presidente cinese Xi Jinping, non uscirà nelle sale di Hong Kong con il film horror Winnie the Pooh: Blood and Honey. La mancata proiezione sarebbe attribuita a “motivi tecnici”, ma non è la prima volta che il personaggio incontra ostacoli, in Cina.

Andrea Cauti / Agi

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Far ridere è un mestiere pericoloso: il genio di George Carlin

di Guia Soncini (linkiesta.it, 24 maggio 2022)

A cosa servono i comici? In George Carlin’s American Dream c’è Chris Rock che dice che hanno preso il posto dei filosofi: chi è che oggi si mette ad ascoltare i filosofi? Su Twitter ci sono ogni giorno militanti offesi perché un qualche comico ha mancato di rispetto al loro settore d’appartenenza: vogliamo essere rassicurati e rappresentati, due ruoli più adatti alle maestre elementari che ai filosofi e ai comici; non vogliamo essere spiazzati né irrisi, il che rende quello del comico contemporaneo un mestiere impossibile. Gira voce che stia per uscire un nuovo monologo di Ricky Gervais, che sarebbe grandemente transfobico, ed è un’accusa che magari qualche tempo fa avremmo preso quasi sul serio, sebbene tendenzialmente scema (non tutto quello che t’irride ha una fobia nei tuoi confronti: anzi).

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Malia Obama va a Hollywood

(ansa.it, 18 febbraio 2021)

Malia Obama va a Hollywood: secondo fonti dell’Hollywood Reporter, la primogenita dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e della moglie Michelle sarebbe entrata nella “writers’ room” di Hive (Alveare), una serie per Amazon Prime ispirata a un personaggio simile alla cantante Beyoncé. La figlia degli Obama ha 22 anni e sta per laurearsi ad Harvard: da quando era al liceo, la Sidwell Friends School di Washington, coltiva interessi nel mondo del cinema facendo stage di alto profilo in varie produzioni tv tra cui Girls di Hbo, Extant della Cbs e alla Weinstein Company, prima che l’ex produttore Harvey Weinstein venisse travolto dalle accuse di stupri e molestie sessuali.

Ph. Zbigniew Bzdak / Chicago Tribune / Tns / Getty
Ph. Zbigniew Bzdak / Chicago Tribune / Tns / Getty

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In America sono tutti affari di famiglia

di Simona Siri (ilfoglio.it, 1° novembre 2020)

Quando, all’inizio del 2018, Hbo iniziò a promuovere una nuova serie televisiva intitolata Succession, il suo creatore Jesse Armstrong passò il 90 per cento del tempo dedicato alle interviste con la stampa destreggiandosi nel tentativo di non dare una risposta troppo definitiva alla domanda che incuriosiva tutti: quella che vediamo sullo schermo è la famiglia Murdoch? Arrivata alla terza stagione in modo trionfale – Golden Globe come migliore serie drammatica e nove Emmy tra cui miglior regia, scrittura, serie drammatica e attore, Jeremy Strong nella parte di Kendall – gli spettatori ormai un’idea se la sono fatta.

Ph. Rogier Hoekstra / Pixabay
Ph. Rogier Hoekstra / Pixabay

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Lena annuncia la fine di ‘Girls’: «Sono cresciuta, faccio politica»

La serie tv negli Usa è considerata la voce della generazione dei trentenni. La sua autrice Lena Dunham si dedica alla campagna di Hillary Clinton

di Simona Siri (lastampa.it, 11 gennaio 2016)

New York — Le ragazze sono cresciute. Lunga vita alle ragazze. Girls, la serie televisiva prodotta, scritta e interpretata da Lena Dunham e andata in onda per la prima volta sul canale Hbo nell’aprile del 2012 (e in Italia su Mtv), si sta avviando al capolinea. Il prossimo 21 febbraio è prevista la messa in onda americana della quinta stagione, con la sesta e ultima già programmata per il 2017.Dunham election Clinton Continua la lettura di Lena annuncia la fine di ‘Girls’: «Sono cresciuta, faccio politica»

Da dove viene Justin Trudeau

Chi è il nuovo primo ministro del Canada, figlio di un altro grande primo ministro canadese, già insegnante e attore (e ballerino, anche)

(ilpost.it, 20 ottobre 2015)

Justin Trudeau ha vinto le elezioni e sarà il nuovo primo ministro del Canada. Il Partito Liberale canadese, di cui fa parte Trudeau, ha ottenuto almeno 184 seggi su 338 alla Camera dei comuni, durante le elezioni di lunedì: una maggioranza più che sufficiente per formare un nuovo governo. Trudeau ha battuto il primo ministro uscente conservatore Stephen Harper, con una rimonta che all’inizio della campagna elettorale sembrava improbabile;Trudeau actor Continua la lettura di Da dove viene Justin Trudeau

Baldwin si allena a fare il sindaco di New York

di Elena Martelli («Il Venerdì di Repubblica», 27 marzo 2015)

Negli anni scorsi, ogni tanto, l’idea di candidarsi ha allettato Alec Baldwin, appassionato militante della sinistra americana. Sostenitore di Barak Obama tanto da dire, in occasione della seconda corsa presidenziale: «se non viene rieletto, la Casa Bianca andrà in mano a ladri e bugiardi». Fu anche tra quelli, inoltre, che andarono in piazza tra i manifestanti di Occupy Wall Street. Continua la lettura di Baldwin si allena a fare il sindaco di New York

Una canzone pacifista alla festa dei reduci: fischi e tweet al veleno contro Springsteen

di Arturo Zampaglione («la Repubblica», 15 novembre 2014)

Era il primo concerto del genere. In occasione della giornata dei veterani, Howard Schultz, fondatore e presidente della Starbucks, ha organizzato assieme alla rete televisiva Hbo una serata musicale nel Mall di Washington, la grande spianata verde nel cuore della capitale, costellata di monumenti alla democrazia, memoriali per i caduti ed edifici pubblici. Lì, di fronte a centinaia di migliaia di reduci vecchi e giovani delle guerre americane, oltre che dei loro familiari e di giovani della città, si sono esibiti gratuitamente per tre ore alcune delle star più famose della musica americana: Eminem, Rihanna, Carrie Underwood, Black Keys, Metallica. Ma il “Concerto del Valore”, come è stato chiamato, ha riservato anche una sorpresa — seguita da fischi e polemiche — quando sul palco è arrivato “The Boss”, cioè Bruce Springsteen, assieme a Zac Brown e Dave Grohl. Continua la lettura di Una canzone pacifista alla festa dei reduci: fischi e tweet al veleno contro Springsteen