Archivi tag: Guy Debord

La rivoluzione di Godard era anche sociale

di Goffredo Fofi (internazionale.it, 14 settembre 2022)

Il rilievo della figura e dell’opera di Jean-Luc Godard è grandissimo nella storia del cinema, ma anche in quella dei movimenti che tra la metà degli anni Cinquanta e gli anni Settanta hanno rotto gli equilibri precari delle società nate dalla guerra e dalla ricostruzione. La Nouvelle Vague a cui apparteneva ha inciso sul cinema, sul teatro, nella musica e nelle altre arti. Meno nella letteratura.

Gamma-Rapho / Getty Images

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L’affaire Lebovici

di Francesca d’Aloja (ilfoglio.it, 16 agosto 2021)

Una delle serie televisive più riuscite degli ultimi anni non è americana, bensì francese, e si intitola Chiami il mio agente!, titolo originale Dix pour cent, in riferimento alla percentuale dovuta da un artista all’agente che lo rappresenta, il dieci per cento appunto, per ogni contratto stipulato. Il mondo dello spettacolo viene osservato dall’inedita prospettiva di una grande agenzia, centro nevralgico degli affari e di tutto ciò che si nasconde dietro la realizzazione di un film o di uno spettacolo teatrale. Il nome finzionale dell’agence è l’acronimo Ask, ma gli autori si sono evidentemente ispirati alla più grande impresa di management europea nata alla fine degli anni Sessanta.

Ph. Patrice Picot / Gamma-Rapho via Getty Images

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Della decadenza dei leader mediatici

di Alessandro Aleotti (linkiesta.it, 31 dicembre 2019)

Il mainstream del dibattito politico italiano concorda su un fatto: Matteo Salvini è l’uomo forte. Chi lo avversa evoca un inquietante pericolo per la democrazia, mentre chi lo sostiene non desidera altro che un condottiero politico torni ad abitare il potere romano.GuyDebord-cover Continua la lettura di Della decadenza dei leader mediatici

L’Internazionale del Vaffa

di Ugo Nespolo (ilfoglio.it, 18 agosto 2018)

A me è parsa subito stravagante l’idea di porre a confronto atteggiamenti e persino frammenti di idee e ideologie dell’Internazionale Situazionista (I.S.) con quelle d’origine del Movimento Cinque Stelle, proprio quello che di questi tempi si è maritato (separati in casa in qualche modo?) con il leghismo sfascia a più non posso! Ma il raffronto (del 2013) è stato pensato e proposto da una testa finissima, quella di Mario Perniola, certo uno dei maggiori e più eclettici filosofi degli ultimi anni.tastieragrillina Continua la lettura di L’Internazionale del Vaffa

Il Vaffa di Grillo ha origini nel Situazionismo di Debord e Gallizio

Non tutti sanno che il nucleo fondativo di quel pensiero trovò accoglienza nel 1957 in un paesino dell’entroterra ligure

di Pino Pisicchio (huffingtonpost.it, 11 settembre 2017)

Nella miseria dei giorni della politica contemporanea si sono dovute ascoltare anche le celebrazioni per il decennale del “Vaffa day”. Potrebbe essere una parabola tutta italiana, un segno dei tempi macilenti che ci toccano in dote. Eppure, forse con qualche preterintenzionalità, quelle celebrazioni hanno un senso.GRILLO-PIEDE Continua la lettura di Il Vaffa di Grillo ha origini nel Situazionismo di Debord e Gallizio

Debord & Co. 60 anni e non sentirli

Nell’estate del ’57 nasceva il gruppo dei Situazionisti. Profetizzarono un mondo invaso da Spettacolo e merce. Il nostro. Furono sconfitti dal riflusso. Ma non tutti

di Massimiliano Panarari («Il Venerdì», suppl. a «la Repubblica», 4 agosto 2017)

Tanti ne parlano, ma pochi li conoscono davvero a fondo. Di sicuro, un profondo esperto e studioso del complicato, affascinante e, a tratti, delirante universo dei situazionisti è Gianfranco Marelli, di cui arriva in libreria l’edizione rinnovata di un libro importante scritto negli anni Novanta: L’amara vittoria del situazionismo. Storia critica dell’Internationale Situationniste 1957-1972 (Mimesis edizioni). E che ci guida dentro il labirinto di questa “postdatata” avanguardia tardo novecentesca.Debord Continua la lettura di Debord & Co. 60 anni e non sentirli

Attori e comici occupano il fronte. Così la società dello spettacolo ha espugnato i costituzionalisti

I testimonial pro o contro. Finirà col duello Crozza-Benigni?

di Pierluigi Battista («Corriere della Sera», 7 ottobre 2016)

Oramai è diventata una mania, e sui social già si scherza sull’eventualità che anche Bettarini e Simona Ventura possano finalmente siglare una dichiarazione congiunta a favore del Sì o del No al referendum costituzionale. È sempre accaduto, ma mai come in questa occasione: in attesa del 4 dicembre il mondo dello spettacolo, della tv, dello show viene messo, è il caso di dire, al centro del palcoscenico per cogliere ogni palpito referendario tra i nomi del casting politico-spettacolare. Continua la lettura di Attori e comici occupano il fronte. Così la società dello spettacolo ha espugnato i costituzionalisti

I discorsi di Hollande a ritmo gangsta

Il presidente francese ingaggia un esperto di rap come ghost writer

di Marco Moussanet (ilsole24ore.com, 10 marzo 2014)

Chissà se François Hollande sapeva che Pierre-Yves Bocquet ha una doppia vita e, in qualche modo, una doppia personalità, quando, pochi giorni fa, ha deciso di nominarlo ghost writer, sia pure sotto la supervisione dell’onnipresente Aquilino Morelle. E se forse è proprio questa una delle ragioni della scelta. Sulla carta, il curriculum del quarantenne Bocquet è quanto di più classico si possa immaginare: Sciences-Po, Ena (la prestigiosa scuola della pubblica amministrazione), ispettore della previdenza sociale, qualche esperienza in alcuni gabinetti ministeriali, un incarico di consulente (appunto sui temi della previdenza) all’Eliseo. Dietro questo signore abbastanza grigio e anonimo, la cui unica nota originale sono i vistosi anelli, si nasconde in realtà uno dei maggiori critici ed esperti di gangsta rap. Continua la lettura di I discorsi di Hollande a ritmo gangsta