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Gli inattesi commenti al trailer della nuova “Biancaneve” Disney

2 Settembre 2024Readings on Star PoliticsBiancaneve, Biancaneve e i sette nani, David Hand, Erin Cressida Wilson, Gal Gadot, Greta Gerwig, Halle Bailey, Hamas, inclusione, Israele, La Sirenetta, Marc Webb, Martin Klebba, Palestina, Peter Dinklage, Rachel Zegler, Snow White and the Seven Dwarfs, Striscia di Gaza, Walt Disney PicturesStar Politics

(ilpost.it, 29 agosto 2024)

Il 10 agosto la casa di produzione Walt Disney Pictures ha pubblicato un breve trailer del musical in live action (cioè con attori veri) Biancaneve, ispirato al primo film d’animazione Disney Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs) del 1937. È l’ultimo di una serie di remake di classici d’animazione che Disney ha fatto uscire al cinema negli ultimi anni riscuotendo un generale successo, sia tra gli adulti nostalgici dei cartoni della loro infanzia, sia tra i bambini che li vedono per la prima volta.

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“Black Barbie”, quando la bambola più famosa divenne nera

19 Giugno 2024Readings on Star PoliticsBarbie nera, Barbie Presidente, Beulah Mae Mitchell, biopolitica, Black Barbie, Greta Gerwig, Issa Rae, Lagueria Davis, Mattel, Netflix, politica-per-media, Ruth Handler, Shonda Rhimes, Shondaland, star politicsStar Politics

di Chiara Ugolini (repubblica.it, 9 giugno 2024)

Se nel film di Greta Gerwig, che lo scorso anno ha sbaragliato i cinema mondiali, c’era Issa Rae nei panni della Barbie Presidente (prima afroamericana a conquistare la Casa Bianca, almeno nella fantasia) lo si deve a tre donne che contribuirono a una rivoluzione: la prima Barbie nera nella storia della Mattel.

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“Barbie” è stato vietato in più Paesi

24 Agosto 2023Readings on Star PoliticsAlexandra Shipp, Algeria, Arabia Saudita, Ayman Mhanna, Bader Al-Saif, Bahrain, Barbie, Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Greta Gerwig, Hari Nef, Hassan Nasrallah, Hezbollah, Kate McKinnon, Kuwait, Lgbtq+, Libano, Lightyear – La vera storia di Buzz, Mohammed bin Salman, Netflix, Oman, politica-per-media, Qatar, Samir Kassir Foundation, Scott Evans, star politics, VietnamStar Politics

(ilpost.it, 15 agosto 2023)

Lunedì il ministero della Cultura dell’Algeria, che ha tra le altre cose lo scopo di controllare i contenuti dei film proiettati nei cinema sul territorio, ha vietato la proiezione di Barbie, il popolarissimo film di Greta Gerwig già uscito nel Paese da qualche settimana. Secondo Reuters, che cita un giornale algerino, il ministero ritiene che il film «promuova l’omosessualità e altre devianze occidentali» e «non sia conforme alle credenze religiose e culturali dell’Algeria». In Algeria l’omosessualità e la transessualità sono illegali e punite col carcere.

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“Barbie” squarcia le certezze del Dragone

15 Agosto 2023Readings on Star Politics#MeToo, Angels Wear White, attivismo, Barbie, censura, Cina, femminismo, gender inequality, Golden Horse Awards, Greta Gerwig, Lost in the stars, patriarcato, propaganda, Stochastic Volatility, The Battle at Lake Changjin, Vivian Qu, Weibo, Yang Li, Zhang Zhiqi, Zhou XiaoxuanStar Politics

di Marco Lupis (huffingtonpost.it, 5 agosto 2023)

Lei bionda, alta, snella, occhi azzurri; lui biondo come lei, fisico palestrato, spalle quadrate, occhi altrettanto immancabilmente chiari. Parliamo di Barbie e Ken, la coppia più “rosa” dell’universo immaginario di Hollywood e sicuramente aderente al cento per cento ai canoni di bellezza tipicamente occidentali. Diciamo pure americani. Per questo non c’è da meravigliarsi se il nuovo film di cui, da noi, tutti parlano, ha avuto ben scarso successo nelle sale e tra il pubblico del resto del Mondo.

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“Barbie” ha fatto impazzire la destra americana

26 Luglio 2023Readings on Star PoliticsBarbie, Barbieland, Cina, destra americana, Ginger Gaetz, Greta Gerwig, Ken, linea dei nove tratti, Margot Robbie, Marsha Blackburn, Matt Gaetz, Mike Gallagher, Oppenheimer, politica-per-media, propaganda cinese, Ryan Gosling, star politics, Ted Cruz, VietnamStar Politics

di Davide Piacenza (esquire.com, 24 luglio 2023)

Nel loro primo weekend di uscita nelle sale internazionali, Barbie e Oppenheimer – i due eventi cinematografici della stagione, sostenuti anche da campagne di marketing e produzioni di meme fuori scala – hanno infranto ogni record ai botteghini: mai prima d’ora due film avevano superato i 150 milioni di dollari totali di ricavi al box office statunitense nella prima settimana di uscita. La pellicola brandizzata di Greta Gerwig è però diventata un tema di discussione molto al di là delle fortune dei suoi ricavi.

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Oscar 2020: Natalie Portman porta ricamati sul vestito i nomi delle registe non candidate

10 Febbraio 2020Readings on Star PoliticsAlma Har’el, biopolitica, Céline Sciamma Mati Diop, Dior, gender gap, Greta Gerwig, Lorene Scafaria, Lulu Wang, Marielle Heller, Melina Matsoukas, Natalie Portman, Oscar 2020, politica-per-media, star politicsStar Politics

(repubblica.it, 10 febbraio 2020)

Natalie Portman ha scelto di indossare una cappa (Dior) nera con sopra ricamati in oro i nomi delle registe che non sono state candidate all’Oscar. Già l’anno scorso l’attrice, e anche regista, aveva fatto una battuta prima di premiare il miglior regista.

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