Archivi tag: Giulio Andreotti

Schlein sul palco con J-Ax: la tentazione del politico di fare show

13 Ottobre 2024Readings on Star PoliticsAlberto Sordi, Aldo Moro, Amici di Maria De Filippi, Articolo 31, Barbara D’Urso, biopolitica, Bruno Vespa, campagna elettorale, comunicazione politica, consenso, C’è posta per te, C’era un ragazzo, Elly Schlein, Francesco Rutelli, Gianni Morandi, Giulio Andreotti, Il tassinaro, J-Ax, Le Iene, Marco Pannella, Massimo D’Alema, Matteo Renzi, Nilde Iotti, Pier Ferdinando Casini, Piero Fassino, politica-per-media, politica-spettacolo, pop politics, Porta a porta, Pronto Raffaella, Raffaella Carrà, Silvio Berlusconi, star politicsStar Politics

(adnkronos.com, 10 ottobre 2024)

Elly Schlein, che – a sorpresa – è salita sul palco insieme agli Articolo 31 per “rappare” una canzone col celebre gruppo guidato da J-Ax, è solo l’ultima della lista. Ogni mattina un politico sa che deve svegliarsi e mettersi a caccia del consenso. Sin dai tempi della Prima Repubblica non c’è stato leader che non si sia messo in gioco pur di cercare l’empatia con i suoi elettori. Spesso su palcoscenici inediti, ben distanti dai “Palazzi” o dalle “stanze” del potere.

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L’Istituto Luce, biografia visiva del nostro Paese

2 Maggio 2024Readings on Star PoliticsAethiopia, Archivio Luce, Benito Mussolini, Camicia nera, Cento anni di Luce, Chiara Sbarigia, Cinecittà S.p.A., cinema, Dove si lavora per la grandezza dell’Italia, fascismo, Gian Piero Brunetta, Giulio Andreotti, Guelfo Civinini, Istituto Luce, Istituto Luce Cinecittà, Letizia Cortini, Lo Schermo, Luce e Controluce, Luciano De Feo, L’Unione Cinematografica Educativa (L.U.C.E.), Memoria del mondo, MinCulPop, politica-per-media, propaganda, Repubblica di Salò, Scipione l’Africano, Sindacato Istruzione Cinematografica (Sic), star politics, visibilità, Vita NovaStar Politics

(ilpost.it, 28 aprile 2024)

Nel numero della rivista cinematografica Lo Schermo del luglio del 1936 l’avvocato e giornalista romano Luciano De Feo raccontava di quando, nei primi mesi del 1924, con alcuni amici aveva fondato «una piccola società anonima che affrontava, più con la forza dello spirito che dei mezzi finanziari e tecnici a disposizione, un programma ricco di ambizione: dar vita nell’Italia Fascista ad un movimento di cultura a mezzo del cinema». La società che citava De Feo era quella da cui di lì a poco nacque l’Istituto Luce, considerato la più antica istituzione pubblica destinata alla diffusione del cinema (che era nato una trentina di anni prima) a scopi didattici e informativi del mondo.

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Il ritorno della kefiah

14 Aprile 2024Readings on Star PoliticsA Sociopolitical History of the Keffiyeh, Anu Lingala, appropriazione culturale, aqal, Balenciaga, biopolitica, Cameron Diaz, Carrie Bradshaw, Cecilie Copenhagen, Colin Farrell, controcultura, decolonizzazione, Diet Prada, fez, Fidel Castro, Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp), ghutra, Gigi Hadid, Giulio Andreotti, Gmbh, Grande rivolta araba, Hamas, hatta, hipster, Hirbawi, If I Must Die, Intifada, Isabel Marant, Israele, Jane Tynan, John Glubb, keffiyeh, kefiah, Kirsten Dunst, kufiyeh, Legione Araba, Leila Khaled, Louis Vuitton, Lvmh, Madonna, Memories of Revolt: The 1936–1939 Rebellion and the Palestinian National Past, Mezzaluna Rossa, moda vestimentaria, Mordechai Levy, Nael Alqassis, Nelson Mandela, Nicolas Ghesquière, Omar Joseph Nasser-Khoury, Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp), Palestina, politica-per-media, Raf Simons, Refaat Alareer, Rihanna, Riot Riot Riot, Salvatore Vignola, Sarah Jessica Parker, Sex and the City, shemagh, Stand With Us, star politics, Striscia di Gaza, tarbush, Ted Swedenburg, Traveller, Urban Outfitters, Virgil Abloh, W Magazine, Wafa Ghnaim, Yasser Arafat, Zayn MalikStar Politics

di Vincenzo Ligresti (ilpost.it, 4 aprile 2024)

Dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas si è rivista anche in Occidente – in giro, nelle manifestazioni, nelle fotografie sui giornali – la kefiah, il copricapo tradizionale utilizzato nel mondo arabo, in cotone e con una fantasia a scacchi, diventata nel tempo simbolo del nazionalismo e della causa palestinese. La kefiah è indossata fuori dalla Palestina almeno dagli anni Sessanta: inizialmente aveva un messaggio politico che si è svuotato nel tempo, fino a diventare un accessorio come un altro proposto da marchi di moda nelle loro collezioni.

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“L’ottavo nano” è stata l’ultima voce della satira italiana

27 Marzo 2023Readings on Star Politicsantiberlusconismo, Caterina Guzzanti, Corrado Guzzanti, Democrazia Cristiana, editto bulgaro, Ficarra e Picone, Forza Italia, Francesco Rutelli, Giobbe Covatta, Giulio Andreotti, Il caso Scafroglia, La tv delle ragazze, Luciano Michetti Ricci, L’ottavo nano, Margherita, Marina Massironi, Neri Marcorè, Parla con me, politica-per-media, Politikamon, Propaganda Live, Rai 2, Sabina Guzzanti, satira politica, Serena Dandini, Silvio Berlusconi, star politics, Umberto BossiStar Politics

di Lorenzo De Vizzi Arati (wired.it, 27 marzo 2023)

In tempi sorprendentemente vicini è esistita una tv di Stato capace di informare il proprio pubblico riguardo politica e attualità senza dover ricorrere in maniera esclusiva al filtro dei talk show, ai toni solenni degli interventi di esperti, politici e analisti spesso accompagnati da polemiche riprese all’istante dai social. Ci si riusciva grazie a qualcosa di più scanzonato e al contempo più pericoloso per il potere: la satira.

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Il “Mondiale della vergogna” del 1978

27 Novembre 2022Readings on Star PoliticsAlleanza Anticomunista Argentina, Argentina 1978, Coba, Comité pour l’Organisation para le Boycott de l’Argentine de la Coupe du Monde, Corriere della Sera, desaparecidos, Emilio Massera, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Fifa, Franco Recanatesi, Giangiacomo Foà, Giulio Andreotti, Guerra Sucia, Isabelita Perón, Jorge Videla, Juan López Rega, Juan Perón, la Repubblica, Le Monde, Leopoldo Luque, Mondiale della vergogna, Orlando Agosti, P2, politica-per-media, Proceso de Reorganización Nacional, Qatar 2022, Saverio Tutino, star politics, Tripla AStar Politics

(ilpost.it, 24 novembre 2022)

Nel pomeriggio del 1° giugno 1978 lo stadio Monumental di Buenos Aires era pieno di gente, lì per assistere alla cerimonia di apertura dei Mondiali di calcio. L’inizio di tutto quanto fu il discorso della massima autorità argentina, Jorge Videla, presentato dall’annunciatore come «tenente generale» ed «eccellentissimo presidente della nazione».

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Tra le facce pari e dispari. Intervista a Umberto Pizzi, il sovrano dei fotografi romani

2 Ottobre 2022Readings on Star Politicscarisma, Diana Spencer, Enrico Berlinguer, fotografia, Giulio Andreotti, Michail Gorbaciov, paparazzi, politica-per-media, star politics, Umberto PizziStar Politics

di Francesco Palmieri (ilfoglio.it, 4 settembre 2022)

Se tra la morte di Michail Gorbaciov e il venticinquennale di quella di Diana Spencer parlate con Umberto Pizzi, sovrano dei fotografi romani, sessant’anni di mestiere e ottantacinque di età, due domande le tenete già pronte. Nel suo archivio, parzialmente on line e dichiarato “patrimonio di interesse culturale”, sia di Gorbaciov sia di Lady D ci sono tante fotografie. Ma ci sono ovviamente anche gli occhi dell’autore.

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Api, cavallette e tigri: torna il bestiario della politica

17 Agosto 2022Readings on Star PoliticsAlessandro Di Battista, Ape Maia, Balena bianca, Beppe Grillo, Bettino Craxi, Bruno Tabacci, Caimano, Carlo Calenda, cavallette, cavallo di razza, cinghialone, comunicazione politica, elezioni politiche 2022, Francesco Giorgino, giaguaro, Giorgia Meloni, Giulio Andreotti, gufi e sciacalli, Luigi Di Maio, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Mattia Santori, Nanni Moretti, occhi della tigre, operazione scoiattolo, pelle dell’orso, Pierluigi Bersani, politainment, politica-per-media, porcellum, propaganda, Rocky, Sardine, Silvio Berlusconi, star politics, super canguro, vecchia volpeStar Politics

di Federica Mochi (adnkronos.com, 4 agosto 2022)

Orsi, tigri, api e persino cavallette: il linguaggio politico sta trasformando le prossime elezioni politiche del 2022, in programma il 25 settembre, in un pazzo giardino zoologico. Arma prediletta per la campagna elettorale, i leader di partito sono protagonisti, ciascuno a modo suo, del bestiario fantastico dell’estate, dove nuove metafore zoologiche fioriscono di giorno in giorno. Che sia per sminuire l’avversario, lanciare frecciatine all’alleato o ricompattare la propria squadra, i leader non si trattengono, tirando fendenti appena possono. «Questo linguaggio è un fenomeno che trova la sua legittimazione nel passato e che è molto sedimentato nel discorso pubblico quando si nutre di contenuti politici» spiega all’AdnKronos Francesco Giorgino.

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San Valentino instrumentum regni: quell’ossessione sovranista per i simboli religiosi

25 Ottobre 2019Readings on Star PoliticsAlcide De Gasperi, Angelo Baiocchi, Antonio Socci, campagna elettorale, comunicazione politica, Dino Amenduni, Gioacchino Murat, Giorgia Meloni, Giovannino Guareschi, Giulio Andreotti, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Matteo Salvini, politica-per-media, propaganda, star politicsStar Politics

di Andrea Fioravanti (linkiesta.it, 24 ottobre 2019)

Salvini bacia il rosario, Meloni invoca «Dio, padre e famiglia», Conte confessa di avere nel portafoglio il santino di Padre Pio. Quando si tratta di fare campagna elettorale ogni mezzo è lecito, e i politici italiani usano la religione per ottenere qualche voto in più. L’ultimo esempio è quello di Luigi Di Maio che mercoledì, al santuario di San Valentino a Terni, ha chiesto al Santo di proteggere «tutte le persone innamorate del bene comune. L’amore per la cosa pubblica e per il Paese salveranno questa nazione».

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La politica è tornata all’ostentazione del corpo

3 Agosto 2019Readings on Star PoliticsAlcide De Gasperi, Aldo Moro, Alessandra Moretti, Alessandro Di Battista, Bettino Craxi, biopolitica, Daniela Santanché, Enrico Berlinguer, fascismo, Fausto Bertinotti, Gianfranco Fini, Giulio Andreotti, Luigi Di Maio, Maria Elena Boschi, Matteo Salvini, Nilde Iotti, Palmiro Togliatti, Papeete Beach, Piero Fassino, politica-per-media, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, star politics, Stefania Giannini, Umberto Bossi, Walter VeltroniStar Politics

di Francesco Oggiano (ilfattoquotidiano.it, 2 agosto 2019)

Ci siamo arrivati per gradi a un vicepremier che tra un selfie e l’altro convoca una conferenza stampa al Papeete Beach e fa scorrazzare il figlio con l’acquascooter della Polizia, coperto da agenti che intimano al giornalista di non riprendere la scena. Aldo Moro, per esempio, andava sulla spiaggia di Terracina sempre in giacca, con nella mano sinistra una sedia e in quella destra la figlia. Continua la lettura di La politica è tornata all’ostentazione del corpo →

I 10 politici italiani meglio raffigurati al cinema e in tv

18 Ottobre 2018Readings on Star Politics1992, Alcide De Gasperi, Aldo Moro, Benito Mussolini, Buongiorno notte, De Gasperi l’uomo della speranza, Francesco Crispi, Giacomo Matteotti, Giulio Andreotti, Il caimano, Il delitto Matteotti, Il divo, Noi credevamo, politica-per-media, Romanzo di una strage, Silvio Berlusconi, star politics, Todo modo, VincereStar Politics

di Gabriele Niola (wired.it, 12 maggio 2018)

Noi non ce la facciamo a essere seri con la politica, e le poche volte che lo facciamo non riesce troppo bene. Contrariamente agli americani, che invece quando mettono la vera politica e i veri politici in un film sanno anche essere molto seri, noi italiani dobbiamo deformarla per raccontarla bene, dobbiamo renderla grottesca. Continua la lettura di I 10 politici italiani meglio raffigurati al cinema e in tv →