Archivi tag: Giorgia Meloni

La sagra dell’assurdo

di Chiara Longo (rockit.it, 29 giugno 2018)

Vi abbiamo raccontato ieri degli assurdi attacchi subiti dai Pearl Jam da parte di Rita Pavone e Giorgia Meloni: la band di Seattle, rea di aver lanciato un messaggio politico dal palco dello Stadio Olimpico di Roma, è al momento al centro della considerazione di molti politici italiani che probabilmente non avevano mai sentito parlare prima dei Pearl Jam, visto che il loro impegno nella politica e nel sociale è molto noto.JillMcCormick-Eddie Vedder Continua la lettura di La sagra dell’assurdo

Elezioni 2018, ecco come i politici hanno usato i social media

(wired.it, 2 marzo 2018)

“Spazio non assegnato”. Se vi serviva una dimostrazione del fatto che le campagne elettorali non si giocano più per strada, i semideserti pannelli destinati alle affissioni ne sono la prova lampante. Saranno stati i social network, in queste elezioni, a fare la parte del leone?berlusconi_portaporta_ftg Continua la lettura di Elezioni 2018, ecco come i politici hanno usato i social media

Matteo Salvini, il piccolo borghese e la nuova destra

di Michele Caltagirone (it.blastingnews.com, 13 febbraio 2018)

«Io non ho creato il fascismo, ma l’ho tratto dall’inconscio degli italiani». Lo disse Benito Mussolini nell’ultima intervista, rilasciata al giornalista Ivanoe Fossati. Era il marzo del 1945, poco più di un mese prima di Piazzale Loreto.Salvini_Mengacci_ilpranzoeservito_1993 Continua la lettura di Matteo Salvini, il piccolo borghese e la nuova destra

L’inviato delle Iene candidato a Palermo: «Una farsa, era un reality»

Ismaele La Vardera aveva ottenuto l’appoggio di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Ma l’intera campagna elettorale sarebbe stata una messinscena per girare un docufilm. Il partito di Giorgia Meloni: «Atto gravissimo, voto non valido»

di Claudio Del Frate (corriere.it, 15 giugno 2017)

Un documentario-reality che aveva per oggetto la campagna elettorale per le comunali di Palermo, una «candid camera» durata settimane all’insaputa dei protagonisti. Ci sarebbe questo dietro la furibonda rissa scoppiata tra Ismaele La Vardera, candidato sindaco per una coalizione di destra a cui avevano dato il loro appoggio anche Fratelli d’Italia e «Noi con Salvini» e l’attore Francesco Benigno, che con quella coalizione aspirava a un seggio da consigliere comunale.LaVerderaSindaco Continua la lettura di L’inviato delle Iene candidato a Palermo: «Una farsa, era un reality»

Se il potente ride delle imitazioni quella che piange è la satira

di Filippo Ceccarelli («Il Venerdì di Repubblica», 10 giugno 2016)

Missione compiuta, osmosi raggiunta. Comunque siano andate le elezioni (questa rubrica è stata chiusa due giorni prima del voto), tra i vari rovesciamenti di senso che i tempi recano in omaggio si può contemplare il nuovo ordine, o se si vuole il nuovo equilibrio venutosi a creare tra i personaggi pubblici e la satira che in teoria li sbertuccia, ma nella realtà finisce per consacrarli in un complesso gioco di specchi e rifrazioni a somma zero.meloni-guzzanti Continua la lettura di Se il potente ride delle imitazioni quella che piange è la satira

Quirinale, la carica dei candidati impossibili. Da Gianni Morandi a Rocco Siffredi

Il cantante emiliano e il presentatore Giancarlo Magalli sono i candidati del web. Il giornalista Sabelli Fioretti ha l’endorsement di Giovanni Toti, mentre il pornostar prese un voto già nel 2013. Ecco quali sono i nomi impossibili che potrebbero conquistare più di una preferenza

di Luca Sappino (espresso.repubblica.it, 16 gennaio 2015)

Niente più Ro-do-tà. Invece di intonarne il nome, scandendo le sillabe, la piazza potrà cantare qualche successo del candidato ideale alla presidenza della Repubblica. Quando i grandi elettori, in Parlamento, cercheranno la quadra su un nome che tenga in piedi il patto del Nazareno, le folle che accorreranno come quando si protestò per la rielezione di Giorgio Napolitano, avranno una proposta a cui difficilmente si potrà dire di no. Matteo Renzi pare stia invitando gli onorevoli del Pd a non prestare troppa attenzione alle sollecitazioni che arrivano dai social network, a non badare ai troll, ma c’è un nome a cui difficilmente si potrà resistere. Anche l’accordo più di ferro, si può sciogliere se dall’altra parte c’è Gianni Morandi. Continua la lettura di Quirinale, la carica dei candidati impossibili. Da Gianni Morandi a Rocco Siffredi