Archivi tag: George Weah

Il candidato presidente del Ghana che si presentava dietro una maschera

(ilpost.it, 19 gennaio 2024)

«So che state cercando di capire chi è l’uomo, l’uomo con la maschera è seduto di fronte a voi»: sono le parole con cui lo scorso 7 gennaio l’imprenditore ghanese Nana Kwame Bediako ha rivelato di essere il misterioso candidato alla presidenza del Ghana, in vista delle elezioni del prossimo dicembre per scegliere il nuovo presidente e i membri del Parlamento. Nei manifesti della sua campagna elettorale infatti Bediako compariva dietro una maschera, per presentarsi come un’alternativa ai partiti tradizionali.

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George Weah ha riconosciuto la sconfitta alle elezioni presidenziali in Liberia

(ilpost.it, 18 novembre 2023)

Secondo i risultati provvisori annunciati dalla commissione elettorale nazionale, alle elezioni presidenziali in Liberia Joseph Boakai, di centrodestra, ha battuto al ballottaggio il presidente uscente George Weah. Il voto si è tenuto il 14 novembre, ma i primi esiti sono stati diffusi solo venerdì sera. I due candidati hanno ottenuto risultati molto vicini: con il 99,6 per cento delle schede scrutinate Boakai ha raccolto il 50,9 per cento dei voti, e Weah il 49,1 per cento.

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La Serbia è Novak, Novak è la Serbia

di Antonella Piperno (agi.it, 12 gennaio 2022)

Tra Grande Slam e Grande Serbia, Novak Djokovic potrebbe avere già scelto. A fornire la chiave di lettura dell’intricata vicenda tennistica, sanitaria e politica di cui Nole è protagonista assoluto in Australia, ci ha pensato suo padre Srdjan, qualche giorno fa, in un incontro stampa. “La Serbia è Novak, Novak è la Serbia” ha tuonato Djokovic senior. Non una frase buttata lì, se si pensa che la popolarità del numero uno del tennis mondiale nel suo Paese non ha eguali e non da un giorno. Una sovrapposizione fra personaggio e nazione che esce decisamente rafforzata, per quanto riguarda il caso Australia, e a cui si potrebbe pensare che il tennista numero uno del mondo abbia guardato dal primo momento.

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Liberia: proteste contro George Weah

di Anna Ditta (tpi.it, 7 gennaio 2020)

I cittadini della Liberia ieri sono scesi in piazza per manifestare contro la politica economica di George Weah, noto calciatore diventato presidente del Paese africano nel 2017. La polizia è intervenuta per disperdere, con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua, i circa 3mila manifestanti che si erano radunati in un distretto centrale nella capitale Monrovia.GeorgeWeah-Liberia Continua la lettura di Liberia: proteste contro George Weah

George Weah è un campione. Ma di autogol

di Pietro Veronese («Il Venerdì di Repubblica», 26 ottobre 2018)

I media hanno poca memoria e ancor meno pazienza. Nove mesi fa, il 22 gennaio, George Weah diventò presidente della Liberia. Nel mondo intero si raccontò la favola bella del campione di calcio figlio di povera gente, primo e unico titolare di passaporto africano a essere insignito del Pallone d’Oro, nel 1995, eletto infine a 51 anni Capo dello Stato.LIBERIA-POLITICS-VOTE Continua la lettura di George Weah è un campione. Ma di autogol

Kakha Kaladze: «La politica è puro wrestling. Io sto provando a cambiarla»

di Francesco Battistini («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 12 luglio 2018)

Tbilisi – «Vuoi vedere che l’eredità politica di Berlusconi siamo Weah, Sheva e io?…». Del suo vecchio capo rossonero, gli è rimasto il gusto per le camicie: bianche, nere, colorate. «Ogni tanto, col presidente ci sentiamo ancora. L’ultima volta è stata quando ho vinto le elezioni. Mi ha chiamato lui per farmi i complimenti. Era orgoglioso, un suo ex giocatore che continua a vincere…».Kakha Continua la lettura di Kakha Kaladze: «La politica è puro wrestling. Io sto provando a cambiarla»

George Weah ha giocato una partita con la nazionale liberiana

(ilpost.it, 12 settembre 2018)

L’ex calciatore George Weah, attuale presidente della Liberia, ha giocato un’amichevole con la nazionale liberiana contro la Nigeria: era una partita organizzata per il ritiro ufficiale della maglia numero 14 con cui Weah giocò in Nazionale nei suoi anni migliori da calciatore.Weah-14 Continua la lettura di George Weah ha giocato una partita con la nazionale liberiana

Celebrity politicians are a sign of our political decline

by Cas Mudde (theguardian.com, 10 January 2018)

When Oprah Winfrey gave a blistering speech of women’s empowerment at the Golden Globes, pundits went into overdrive speculating that she might run for office. Media networks are now dreaming of a 2020 presidential race between Donald Trump and Oprah.oprah-obama-clinton Continua la lettura di Celebrity politicians are a sign of our political decline

Weah presidente della Liberia, quando a Milanello diceva: «Conosco la fame, non farò mai politica»

di Gian Antonio Stella (corriere.it, 29 dicembre 2017)

«Dormivamo in quattordici in una stanza. La nonna nel letto e noi tredici fratelli sul pavimento. Mio padre William e mia madre By si erano separati e se n’erano andati lontani, la nonna aveva radunato tutta la famiglia in una stanza e affittava il resto della casa per qualche soldo. Mangiavamo riso. Riso e basta. Avevo sempre fame». Così raccontò la sua vita, un po’ di anni fa, George Weah.Weah-Liberia-Election Continua la lettura di Weah presidente della Liberia, quando a Milanello diceva: «Conosco la fame, non farò mai politica»

Il Milan non è più una squadra di calcio, ma una fucina di politici di successo

Effetto Berlusconi? Da Kakha Kaladze diventato sindaco di Tbilisi, a George Weah, candidato presidente della Liberia (ma c’era già stato Gianni Rivera, ex sottosegretario alla Difesa) sono tanti i rossoneri scesi in politica

di Andrea Fioravanti (linkiesta.it, 24 ottobre 2017)

Il loro datore di lavoro è stato il presidente del Consiglio più a lungo in carica nella storia della Repubblica italiana. Li andava a trovare in elicottero dopo un consiglio dei Ministri o una discussione in Parlamento. Quando decise di buttarsi in politica usò l’espressione “scendere in campo”.Kakha-Tiblisi Continua la lettura di Il Milan non è più una squadra di calcio, ma una fucina di politici di successo