Archivi tag: George Harrison

Anche gli Abba le suonano a Trump

9 Settembre 2024Readings on Star PoliticsAbba, Adele, Beyoncé Knowles, Björn Ulvaeus, Black Sabbath, Bruce Springsteen, campagna elettorale, Céline Dion, Dancing Queen, Dave Porter, Donald Trump, Foo Fighters, Freedom, George Harrison, Hold on I’m coming, Kamala Harris, Money money money, My heart will go on, My hero, Neil Young, Nothing compares 2U, Ozzy Osbourne, politica-per-media, Robert F. Kennedy Jr., Saint Cloud (Minnesota), Sam & Dave, Sharon Osbourne, Sinéad O’Connor, star politocs, The Rolling Stones, The winner takes it all, Tom Petty, Universal Music, Usa 2024, You can’t always get what you wantStar Politics

(adnkronos.com, 29 agosto 2024)

Anche dagli Abba arriva a Donald Trump la diffida a continuare a usare canzoni e video del leggendario gruppo svedese nei suoi comizi e rally. In particolare diverse storiche canzoni del gruppo pop degli anni Settanta, ma ancora popolarissimo, tra le quali Money, money, money, The winner takes it all e Dancing Queen, sono state usate durante un comizio a Saint Cloud, in Minnesota, che ospita la più grande comunità di svedesi in America, come riporta il giornale Svenska Dagbladet.

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I Foo Fighters contro Trump che li usa per accogliere Kennedy Jr. sul palco

27 Agosto 2024Readings on Star PoliticsAdele, Beyoncé, Bruce Springsteen, Céline Dion, Dave Grohl, Dave Porter, Donald Trump, Foo Fighters, Freedom, George Harrison, Hold on I’m coming, My heart will go on, My hero, Neil Young, Nothing compares 2U, politica-per-media, Robert F. Kennedy Jr., Rolling Stones, Sam & Dave, Sinéad O’Connor, star politics, Tom Petty, Usa 2024Star Politics

(adnkronos.com, 24 agosto 2024)

Donald Trump continua la sua campagna elettorale in vista del voto per la Casa Bianca e, com’è ormai tradizione per il tycoon, incassa nuove reazioni piccate da parte degli artisti che scoprono l’utilizzo dei loro brani nei suoi comizi. Oggi è il turno dei Foo Fighters, che, alla domanda se fosse stato autorizzato l’uso di My hero per accogliere Robert Kennedy Jr. sul palco nell’ultima apparizione dal vivo del candidato repubblicano, rispondono con un secco «no».

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Capire “Il senso della vita”

2 Aprile 2023Readings on Star PoliticsAnd Now for Something Completely Different, Arlene Phillips, Bbc, Brian di Nazareth, Douglas Adams, E ora qualcosa di completamente diverso, Emi, Eric Idle, George Harrison, Graham Chapman, Guida galattica per autostoppisti, Ian Anderson, Il senso della vita, Jethro Tull, John Cleese, John Lloyd, Led Zeppelin, Lee Sheward, Life of Brian, Mervyn Stockwood, Michael Palin, Monty Python, Monty Python and the Holy Grail, Monty Python e il Sacro Graal, Monty Python’s Flying Circus, New York Times, Orson Welles, Pink Floyd, politica-per-media, Quentin Tarantino, satira, star politics, Terry Gilliam, Terry Jones, The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy, The Meaning of Life, The Meaning of Liff, Valerie Whittington, Vincent CanbyStar Politics

di Giacomo Papi (ilpost.it, 31 marzo 2023)

Il film del gruppo comico britannico Monty Python The Meaning of Life (Monty Python – Il senso della vita) compie quarant’anni. E compie quarant’anni anche il bambino che nel primo episodio del film – Il miracolo della nascita – viene al mondo nella sala “spaventa-feti” di un ospedale invaso da macchinari astrusi e medici che giocano a carte e applaudono i magheggi finanziari dell’amministratore dell’ospedale, dimenticandosi della partoriente perché troppo impegnati a cercare “la macchina che fa ping”.

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Concerto per il Bangladesh: mezzo secolo di carità in musica

1 Agosto 2021Readings on Star Politicsbenefit concert, Bob Geldof, celebrity advocacy, celebrity politics, charity, Crosby Stills & Nash, George Harrison, Jackson Browne, Live Aid, New York Madison Square Garden, No Nukes, Pavarotti & Friends, politica-per-media, Ravi Shankar, star politics, The Concert for BangladeshStar Politics

di Mauro Suttora (huffingtonpost.it, 29 luglio 2021)

È tutto cominciato cinquant’anni fa al Madison Square Garden di New York: l’era dei grandi concerti rock di beneficenza inizia il 1° agosto 1971 con quello per il Bangladesh, organizzato da George Harrison. Il più giovane e tranquillo dei Beatles era appassionato di India da quando, primo al mondo, inserì un sitar nella canzone Norwegian Wood. Poi l’infatuazione per il guru Maharishi, le inascoltabili nenie indiane piazzate nei dischi dei Fab Four e il pellegrinaggio collettivo sul Gange (dove fece gettare le sue ceneri nel 2001).

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