Archivi tag: George Floyd

Kanye West dona due milioni di dollari per l’istruzione della figlia di Floyd

di Carmelo Leo (tpi.it, 5 giugno 2020)

Tra gli artisti che in questi giorni negli Stati Uniti hanno preso una posizione forte nei confronti dell’omicidio di George Floyd, il 46enne afroamericano morto in circostanze sospette durante un controllo di polizia a Minneapolis, c’è anche il rapper Kanye West: il cantante ha infatti donato finora circa due milioni di dollari e ha aperto un fondo per pagare l’istruzione della figlia di Floyd, Gianna.

Talking Rap via Twitter
Talking Rap via Twitter

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Instagram, Twitter e Facebook rimuovono un post di Trump su Floyd (per violazione di copyright)

di Luca Serafini (tpi.it, 6 giugno 2020)

Instagram, Twitter e Facebook hanno rimosso un post su George Floyd pubblicato dalla campagna per la rielezione di Donald Trump. La motivazione è che il post conteneva materiale che non rispettava il Digital Millennium Copyright Act: si tratta della legge sul diritto d’autore digitale. Chi utilizza una creazione originale condivisa dai social deve essere autorizzato a farlo e le piattaforme che non rimuovono i post che violano questa norma vengono ritenute responsabili.Trump_Twitter Continua la lettura di Instagram, Twitter e Facebook rimuovono un post di Trump su Floyd (per violazione di copyright)

Myrta Merlino si è inginocchiata e tira un’“aria” struggente

di Andrea Marcenaro (ilfoglio.it, 5 giugno 2020)

Durante la puntata di L’aria che tira, su La7, Myrta Merlino si è inginocchiata in diretta per mostrare la propria vicinanza al Black Lives Matter e per omaggiare George Floyd, l’afroamericano ucciso a Minneapolis.MyrtaMerlino Continua la lettura di Myrta Merlino si è inginocchiata e tira un’“aria” struggente

Ottawa: Justin Trudeau si inginocchia alla manifestazione per George Floyd

(ansa.it, 5 giugno 2020)

Il premier canadese Justin Trudeau ha partecipato a una manifestazione contro il razzismo ad Ottawa e si è inginocchiato insieme agli altri manifestanti, replicando il gesto divenuto oramai distintivo di chi protesta contro la violenza della polizia verso gli afroamericani come George Floyd, ucciso a Minneapolis. La folla, riunitasi per chiedere giustizia per Floyd e sostenere le proteste in corso negli Stati Uniti, ha apprezzato la presenza del premier e lo ha applaudito, intonando poi i cori del movimento Black Lives Matter.

Reuters
Reuters

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Minneapolis: alla commemorazione per George Floyd il sindaco si inginocchia e piange

(rainews.it, 4 giugno 2020)

Celebrità, musicisti e politici di Hollywood [sic], parenti, amici e cittadini si sono radunati davanti alla bara di George Floyd nel corso di una commemorazione per l’uomo la cui morte per mano della polizia ha scatenato proteste globali. I leader dei diritti civili hanno ricordato che i neri americani da tempo chiedono di «togliere loro il ginocchio dal collo!». La funzione religiosa – la prima di una serie di momenti commemorativi organizzati in tre città per sei giorni – si è svolta in un santuario presso la North Central University mentre un giudice a pochi isolati di distanza fissava la cauzione a 750mila dollari per ciascuno dei tre poliziotti di Minneapolis licenziati, accusati di complicità in omicidio.

Ph. Lucas Jackson / Reuters
Ph. Lucas Jackson / Reuters

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Lo sport americano si schiera contro il razzismo

di Francesca Venturi (agi.it, 3 giugno 2020)

Lo sport americano, che conta un gran numero di atleti neri, si espone contro il razzismo, ma non tutte le discipline lo fanno allo stesso modo. Se il basket si è sempre schierato nelle questioni sociali, altri sport come l’hockey, dove la presenza di atleti afroamericani è meno massiccia, si sono espressi con maggiore prudenza sul caso dell’omicidio di George Floyd e le conseguenti proteste che durano ormai da una settimana.

Ph. Darren Abate / Ap
Ph. Darren Abate / Ap

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L’ora più buia di Zuckerberg

di Francesco Russo (agi.it, 4 giugno 2020)

Fino a pochi anni fa, Facebook doveva rispondere alle accuse di essere troppo schierato sul fronte democratico, soprattutto dopo che alcuni ex dipendenti, nel 2016, avevano rivelato al sito specializzato Gizmodo di limitare di proposito la presenza di testate conservatrici nel servizio “trending news”. Twitter, dal canto suo, veniva spesso criticato per il campo libero offerto all’estrema Destra e ai “contenuti di odio” prima del recente repulisti. Oggi, mentre la protesta per la morte di George Floyd infiamma gli Usa, i ruoli sembrano quasi invertiti.

Afp
Afp

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Ora Trump litiga anche con Snapchat

di Luciana Grosso (ilfoglio.it, 4 giugno 2020)

Dopo Twitter, Snapchat: si allunga la lista dei social media con cui il presidente Donald Trump sta bisticciando, con buona pace dell’aver avuto proprio nei social – e nel profluvio di fake news che le loro pagine ospitavano senza battere ciglio – un formidabile alleato nella vittoria alle elezioni del 2016. Dopo la lite (chiamiamola così) della scorsa settimana tra il presidente e il suo social preferito, Twitter, reo di aver messo il disclaimer “questo contenuto riporta informazioni non vere” sotto un suo post, ora ne è arrivata un’altra: il presidente vs Snapchat.Trump-Snapchat Continua la lettura di Ora Trump litiga anche con Snapchat

Tra le fiamme e i lacrimogeni spunta Batman a Philadelphia

di FIlippo Limoncelli (blitzquotidiano.it, 3 giugno 2020)

Da giorni molte le città americane sono in forte fermento a causa delle proteste organizzate dopo la morte di George Floyd, l’afroamericano di 46 anni ucciso da un agente di polizia durante un controllo a Minneapolis. I social sono stati invasi dai video delle proteste e proprio uno di questi è diventato virale perché immortala l’arrivo di Batman.Batman-Philadelphia Continua la lettura di Tra le fiamme e i lacrimogeni spunta Batman a Philadelphia

«This is not Hollywood»: il capo della polizia di Houston contesta Trump

(leggo.it, 2 giugno 2020)

Non si placano le proteste, anche quelle violente, per la morte di George Floyd. In tutti gli Stati Uniti, le città continuano ad essere teatro di scontri e saccheggi e la tensione ora coinvolge anche tutti i livelli istituzionali. Mentre Donald Trump ha dato degli idioti ai governatori, ritenuti incapaci di fronteggiare le rivolte, al presidente degli Stati Uniti è arrivata una “bordata” da parte di Art Acevedo, capo della polizia di Houston, in Texas.Trump-Acevedo Continua la lettura di «This is not Hollywood»: il capo della polizia di Houston contesta Trump