di Michele Monina (linkiesta.it, 21 giugno 2018)
Uno finisce quasi per provare sollievo. Sta lì che aspetta che questa cosa agghiacciante, degradante, annichilente succeda, e quando in effetti succede, ecco, uno tende a pensare che almeno adesso le cose sono chiare, sotto gli occhi di tutti. Che magari qualcuno potrebbe addirittura pensare di reagire, di ipotizzare una resistenza, un qualche tipo di contromossa. Continua la lettura di L’unica opposizione a Salvini? È Gemitaiz (e la Rai gli blocca il concerto)