Archivi tag: Frank Capra

La notte in cui sparì Glenn Miller

nationalmuseum.af.mil

di Marco Patricelli (agi.it, 14 dicembre 2024)

Non c’era il chiaro di Luna e neppure l’eco di una serenata quando, il 15 dicembre 1944, l’aereo con a bordo Glenn Miller si perdeva nel buio della notte sulla Manica e il mare inghiottiva il musicista che aveva inventato lo swing e composto Moonlight Serenade. Dalla storia passava alla leggenda, dalle luci del successo al buio sulla sua fine che assunse da subito i toni del giallo. Il monoplano di costruzione canadese Noorduyn Norseman UC-46 era decollato da Londra in direzione Parigi, ma non vi arrivò mai.

Continua la lettura di La notte in cui sparì Glenn Miller

Cinque registi al fronte e come arma una cinepresa

Durante la Seconda guerra mondiale Ford, Wyler, Stevens, Capra e Huston seguirono l’esercito Usa. Le loro riprese tornano in Five Came Back, il docufilm timbrato Spielberg

di Elena Martelli («Il Venerdì», suppl. a «la Repubblica», 24 marzo 2017)

Alla battaglia delle Midway, dove gli americani le suonarono ai giapponesi, c’era anche John Ford. Aveva già vinto tre Oscar e girato i suoi film memorabili: Ombre rosse, Furore, Come era verde la mia valle. Ma partire per il fronte come regista e aver perso un occhio in battaglia per il suo ego era stato più utile che vincere un premio…why_we_fight Continua la lettura di Cinque registi al fronte e come arma una cinepresa

Maratone e manette, l’ostruzionismo tra fiction e realtà

I record: il senatore Thurmond parlò 24 ore come il Mr Smith di Frank Capra al cinema

di Pierpaolo Velonà («Corriere della Sera», 26 luglio 2014)

Nei Paesi anglofoni lo chiamano filibustering: un termine che evoca velieri e scorribande piratesche. In Italia quest’«arte» antica è definita ostruzionismo ma la sostanza è la stessa: fiumi di emendamenti e orazioni infinite pur di ritardare o affossare una legge. Il fenomeno non è un’esclusiva nostrana. Anzi. Negli Usa la specialità raggiunse punte di virtuosismo nel 1957 quando il senatore democratico Strom Thurmond stabilì il record mondiale parlando per 24 ore e 18 minuti nel tentativo di stroncare il Civil Rights Act. Performance memorabile con ricca aneddotica correlata. Thurmond si preparò alla maratona sottoponendosi per giorni a bagni di vapore per disidratarsi ed evitare i richiami della natura. E citò pure la ricetta dei biscotti di sua nonna. Recentemente, ha fatto rumore l’impresa della senatrice texana Wendy Davis, che ha parlato per quasi 11 ore di fila, indossando un paio di strategiche scarpe da ginnastica. Il suo obiettivo? Boicottare la legge repubblicana che intendeva proibire l’aborto dopo la ventesima settimana. In Nuova Zelanda, nel 2000, l’opposizione arrivò a presentare emendamenti scritti in maori, con inevitabili richieste di traduzione, pur di rallentare i lavori. Il cinema Usa cita il filibustering in almeno un paio di episodi.Smith

Continua la lettura di Maratone e manette, l’ostruzionismo tra fiction e realtà