Archivi tag: Festival di Sanremo

Un Eurovision diverso dal solito

(ilpost.it, 7 maggio 2022)

Fra martedì 10 e sabato 14 maggio si terrà a Torino l’Eurovision Song Contest, il più famoso e seguito concorso musicale al mondo, a cui partecipano una quarantina di Paesi e che ogni anno attira decine di milioni di spettatori sparsi nel mondo, specialmente in Europa ma anche in alcuni Stati di altri continenti che nel tempo si sono affezionati alla competizione. L’edizione di quest’anno si disputerà a Torino perché la scorsa, tenuta a Rotterdam, nei Paesi Bassi, era stata vinta dalla band italiana dei Måneskin: da regolamento, il Paese vincitore è tenuto a ospitare l’edizione dell’anno successivo. Sarà comunque un Eurovision un po’ diverso da quelli a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, in quanto il primo da una trentina d’anni a svolgersi durante una guerra in Europa: nel 1993 e nel 1994 si combatteva in Bosnia ed Erzegovina, oggi in Ucraina a causa dell’invasione della Russia.

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Fenomenologia di Povia

di Silvia Renda (huffingtonpost.it, 13 dicembre 2021)

Correva l’anno 2005. Con le mani nascoste in un paio di jeans, un ragazzo all’apparenza intimidito si esibiva per la prima volta sul palco dell’Ariston di Sanremo. La sua canzone non era in gara, esclusa dalla competizione perché già eseguita in pubblico in un festival musicale di minore popolarità. Ma Paolo Bonolis – conduttore quell’anno della kermesse – ne riconobbe il potenziale e chiese al suo autore di presentarla ugualmente nella prima serata di Rai Uno, abbinandola a un progetto solidale. Il Festival quell’anno lo vinse Francesco Renga con Angelo, ma la vera rivelazione fu il brano cantato da quel ragazzo dai modi apparentemente introversi e pacati: I bambini fanno oh di Giuseppe Povia rimase al numero uno nella hit parade italiana per venti settimane, portando a casa sette dischi di platino.

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Manuela Villa candidata con Michetti: «Canta la romanità»

di Leo Malaspina (secoloditalia.it, 7 agosto 2021)

«Manuela Villa sarà nella mia lista civica. È una combattente, abbiamo bisogno di persone coriacee. Parliamo di una persona ostinata, vera e autentica, con una voce straordinaria. Lei canta la romanità e vuol far tanto per la cultura di Roma». Così il candidato sindaco di Roma Enrico Michetti annuncia a Radio Radio la candidatura nella sua lista di Manuela Villa, figlia di Claudio. Oggi, sul Tempo, Michetti ha elencato i progetti più importanti per Roma. Decoro, immondizia, sicurezza. Sono molti i temi su cui intende mettere mano.

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I Savoia visti dal “New York Times”

(ilpost.it, 10 maggio 2021)

Nel gennaio del 2020 Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II, aveva incluso le donne della famiglia nella linea di successione, rendendo erede della casata sua nipote 17enne Vittoria. La notizia era stata accolta con una certa sorpresa, per due motivi: il primo è che per secoli i Savoia hanno rispettato la legge salica, secondo cui l’erede al trono deve essere di sesso maschile, e quindi la decisione di contravvenire a questa prassi era stata vista come un tentativo da parte dei Savoia di rinnovare la propria immagine; il secondo motivo è che i Savoia, da quasi 75 anni, non hanno un regno che Vittoria può ereditare.

Emanuele Filiberto di Savoia via Instagram
Emanuele Filiberto di Savoia via Instagram

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Il candidato di Fratelli d’Italia in Campania sta usando un motto fascista

di Marta Colombo (giornalettismo.com, 6 luglio 2020)

Gimmi Cangiano, il candidato alle Regionali in Campania di Fratelli d’Italia, ha scelto come slogan della sua campagna il motto fascista “Me ne frego”. Nel poster di Cangiano, il motto è ovviamente colorato con il tricolore italiano ed è chiosato come “la più alta espressione di libertà”. In una dichiarazione in cui spiega la scelta, invece, il candidato di FdI, ricollega il “Me ne frego” al suo uso durante la Prima guerra mondiale da parte degli Arditi, in un contesto che è fin troppo simile al “Make America Great Again” di Donald Trump.GimmiCangiano_senefrega Continua la lettura di Il candidato di Fratelli d’Italia in Campania sta usando un motto fascista

Sanremo non è Sanremo se non è politico

di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 21 gennaio 2020)

Da una parte la polemica sulla ospitata di Rula Jebreal: «Che c’entra con Sanremo?». Dall’altra quella su Rita Pavone accusata di sovranismo: «Ma piacevo anche a Togliatti», fa sapere. «Perché a Sanremo vanno solo quelli di sinistra?», tuona Iva Zanicchi.Sanremo_politico Continua la lettura di Sanremo non è Sanremo se non è politico

Alla guerra civile con le canzonette di Sanremo

di Enrico Dal Buono (linkiesta.it, 8 gennaio 2020)

Rula Jebreal sarà al Festival, è bella e preparata. No, non ci sarà, è straniera e disprezza gli italiani. Sì, forse ci sarà, li disprezza solo un po’, giusto quel che si meritano, e parla di violenza sulle donne. Rita Pavone parteciperà a Sanremo: piace ai sovranisti perché “non si inchina al pensiero unico”. No, è vecchia e dice che Greta Thunberg la mette a disagio.Sanremo-2020 Continua la lettura di Alla guerra civile con le canzonette di Sanremo

Vieni avanti, Savoia: Emanuele Filiberto nella scuola di “Amici Celebrities”

di Beatrice Dondi (espresso.repubblica.it, 9 settembre 2019)

Giusto per mettere le cose in chiaro, le colpe dei padri, e figuriamoci quelle dei nonni, non devono ricadere sui figli. Tanto, Emanuele Filiberto Umberto Reza Ciro René Maria di Savoia detto principe basta abbastanza a sé stesso.

Ph. Maki Galimberti / Il principiante: il lavoro nobilita
Ph. Maki Galimberti / Il principiante: il lavoro nobilita

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Al voto dopo Sanremo!

di Stefania Carini (linkideeperlatv.it, 8 febbraio 2018)

Il problema, al solito, è il meccanismo elettorale. Bisogna capirlo bene, per non sbagliare. Anche perché quest’anno in sala stampa si vota tutte le sere. E a Sanremo un vincitore certo l’ultima sera ci deve essere, fra un mese invece con il Rosatellum chissà.Festival_di_Sanremo_2018 Continua la lettura di Al voto dopo Sanremo!

Papaveri e papere

Storie (di) note – Sanremo di Filogamo è stravinto da Nilla Pizzi con un motivo “politico”. E il pubblico canta con lei una canzone che vende quasi subito 70mila copie

di Umberto Broccoli («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 14 novembre 2014)

1952, 28-30 gennaio. Questa volta partiamo dal Festival di Sanremo, in scena proprio in quei tre giorni. Presenta Nunzio Filogamo, quello del “miei cari amici vicini e lontani, buonasera a tutti ovunque voi siate”, quello del successo radiofonico infinito dei Quattro moschettieri di Nizza e Morbelli in grado di tenere incollati milioni di ascoltatori tra 1934 e 1936, tutti a guardare dentro l’altoparlante per capire di più e meglio le parole dette.Papaveri-Papere Continua la lettura di Papaveri e papere