di Lia Celi (linkiesta.it, 23 ottobre 2018)
«Quest’uomo deve il suo successo al fatto che in ogni atto e in ogni parola del personaggio cui dà vita davanti alle telecamere traspare una mediocrità assoluta, unita (questa è l’unica virtù che egli possiede in grado eccedente) ad un fascino immediato e spontaneo spiegabile col fatto che in lui non si avverte nessuna costruzione o finzione scenica. Continua la lettura di L’ambizione di Salvini, Renzi, Di Maio? Sembrare più scemi della tv