Archivi tag: femminismo

Viceministra in copertina su “Playboy”, polemiche in Francia

(ansa.it, 1° aprile 2023)

Fa molto discutere in Francia l’annuncio che la viceministra Marlène Schiappa sarà protagonista del prossimo numero della rivista Playboy, dove compare in una foto di copertina e in una lunghissima intervista – con altre immagini – nelle pagine interne in cui difende la libertà delle donne. «Con buona pace dei retrogradi», scrive lei su Twitter rivendicano la sua scelta. L’annuncio è arrivato da Le Parisien ma per sfogliare il numero in questione di Playboy bisognerà attendere la sua uscita in edicola, l’8 aprile.

Ansa

Continua la lettura di Viceministra in copertina su “Playboy”, polemiche in Francia

L’orgoglio country di Millie Jackson

di Daniele Cassandro (internazionale.it, 14 marzo 2023)

Diversi anni fa nel cestone delle occasioni di un grande negozio di dischi trovai un cd di LaToya Jackson intitolato My country collection. Era scontato al 70 per cento: alla metà degli anni Novanta la carriera musicale di LaToya, forse la meno musicalmente versata della famiglia Jackson, non interessava a nessuno. Specialmente in Italia. Ovviamente lo comprai e fui molto divertito dalle note di copertina che cominciavano così: “Forse il nome di LaToya Jackson non è il primo che vi verrebbe in mente pensando alla musica country”.

Ph. Paul Natkin / Getty Images

Continua la lettura di L’orgoglio country di Millie Jackson

Tutte le donne di Maria Grazia Chiuri

(agi.it, 25 febbraio 2023)

Abiti che parlano. O meglio, che lanciano messaggi di emancipazione, di femminismo. Sono i due marchi di fabbrica di Maria Grazia Chiuri, da sei anni direttrice creativa di Dior. Al fianco delle donne per dar loro voce. L’ultima a sfilare con una sua creazione è stata Chiara Ferragni che, sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo, ha sfoggiato abiti manifesto della stilista italiana che ha regalato alla maison un boom di vendite. Dal 2017, quando sono state messe in vendita le prime collezioni della Chiuri, i ricavi di Dior sono triplicati, raggiungendo i 6,6 miliardi di euro.

Continua la lettura di Tutte le donne di Maria Grazia Chiuri

Femminismo in corsetto. Il cinema sta riscattando l’immagine delle principesse

di Benedetta Barone (linkiesta.it, 28 gennaio 2023)

Qualcosa sta accadendo tra noi e le storiche nobildonne del passato. Che siano imperatrici, principesse, duchesse, da parte della cinematografia e della serialità sembra si sia diffusa una nuova e inedita ondata divinatoria. Verrebbe subito spontaneo domandarsi: perché? Non ci aveva già pensato la Disney? Superato l’ideale infantile della favola, qualunque bambina cresca con il mito de La bella addormentata nel bosco si rende ben presto conto del modello desueto e distorto in cui ha creduto, e lo abbandona senza rimpianti.

Continua la lettura di Femminismo in corsetto. Il cinema sta riscattando l’immagine delle principesse

Il femminismo Usa in difesa di Meghan Markle

di Enrico Franceschini (repubblica.it, 20 dicembre 2022)

Mentre i tabloid inglesi, in particolare quelli di destra, invitano a ricoprirla «di escrementi», il femminismo Usa scende in campo in difesa di Meghan Markle. In un editoriale pubblicato oggi sul New York Times, la scrittrice afroamericana Roxanne Gay, detentrice alla Rutgers University della cattedra intitolata a Gloria Steinem, la celebre leader e fondatrice del movimento femminista negli Stati Uniti, giustifica la recente serie televisiva di Netflix Harry & Meghan come un comprensibile desiderio della coppia di dare la propria versione della crisi che l’ha portata a decidere di vivere in California.

Spotify via Twitter

Continua la lettura di Il femminismo Usa in difesa di Meghan Markle

La rinascita del mito dell’Uomo Alfa in un’ondata (social) di Musk-olinità tossica

di Eugenia Nicolosi (alfemminile.com, 8 dicembre 2022)

La ricerca I ragazzi e il cyber bullismo, fatta da Ipsos per Save the Children, fotografa i social network come “la modalità d’attacco preferita dai cyber bulli”. Sì, perché la possibilità di dire o scrivere apertamente ciò che si pensa al riparo di uno schermo solletica la natura violenta (e misogina e razzista) di persone codarde e che hanno la tendenza a comportarsi da bulle.

Continua la lettura di La rinascita del mito dell’Uomo Alfa in un’ondata (social) di Musk-olinità tossica

Poco donne. I capelli di Liz Truss e la disparità di genere

di Guia Soncini (linkiesta.it, 7 settembre 2022)

Cominciamo dalla mia grande preparazione in fatto di politica estera: fino a sei domeniche fa non avevo mai sentito nominare Liz Truss, che da lunedì è il nuovo capo dei conservatori inglesi, e quindi il loro nuovo primo ministro. Cominciamo dal mio approccio per niente superficiale alla politica: quando a fine luglio ho ritagliato quell’articolo su Liz Truss volevo vedere che faccia avesse, e cercandone le foto d’archivio la prima cosa che ho notato è quanti colori di capelli avesse cambiato. Ho pensato: ah, un altro caso Hillary Clinton. Se eravate vive negli anni Novanta ve ne ricorderete: i giornali pubblicavano pagine di foto coi cambiamenti di pettinatura di Hillary; se eravate vivi negli anni Novanta non ve ne sarete accorti: erano cambiamenti troppo impercettibili per lo sguardo maschile.

Continua la lettura di Poco donne. I capelli di Liz Truss e la disparità di genere

La politica sessuale di Betty Davis

di Daniele Cassandro (internazionale.it, 9 febbraio 2022)

Betty Davis (nata col nome di Betty Mabry nel 1945 a Durham, nel North Carolina, e morta il 9 febbraio 2022) viene considerata una postilla nel canone della musica afroamericana. Ha avuto una carriera piuttosto breve e nella storia del rock, non il più inclusivo dei territori per le artiste nere e femministe, ed è ricordata soprattutto per i suoi mariti, flirt e fidanzati. È stata amica e sodale di Jimi Hendrix, moglie di Miles Davis tra il 1968 e il 1969 e compagna, molto brevemente, di Eric Clapton e di Robert Palmer. Betty Davis è una musicista, autrice, produttrice e capo delle sue band, innovatrice del funk e del rock e pioniera del rap, ma si ritrova a essere ricordata essenzialmente per essere stata, per un anno, la moglie di Miles Davis.

Continua la lettura di La politica sessuale di Betty Davis

Salviamo il nostro futuro: intervista a Jane Fonda

di Laura Pezzino (vanityfair.it, 21 ottobre 2020)

«La rivoluzione inizia dai muscoli» è una frase che viene attribuita a Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America. Che l’abbia detta oppure no, Jane Fonda ne ha fatto il proprio motto, stipandovi dentro tutto un arcobaleno di significati riassumibili così: il vero cambiamento incomincia con un’azione che coinvolge il proprio corpo. Poco prima del lockdown, Jane Fonda si era lasciata crescere i capelli bianchi e, col senno di poi, non avrebbe potuto scegliere momento migliore. Per lei, cambiare taglio o pettinatura non era mai stato un atto neutrale, anzi.

Ph. Rachel Luna / Getty Images
Ph. Rachel Luna / Getty Images

Continua la lettura di Salviamo il nostro futuro: intervista a Jane Fonda

Ogni cosa è politica: conversazione con Maria Grazia Chiuri

di Raffaella Perna (vanityfair.it, 23 settembre 2020)

La moda non è soltanto un’estensione del corpo, ma anche un’interpretazione più o meno conscia della propria personalità: «No One Escapes Fashion», ha affermato Ingrid Giertz-Mårtenson in occasione della mostra Utopian Bodies. Fashion Looks Forward (2015). Nessuno di noi infatti può sfuggire all’ambiente che ogni giorno ci costruiamo attorno, così come nessuno di noi sfugge all’influenza della moda: l’abito è uno strumento che ci accompagna quotidianamente, strettamente legato alla soggettività e all’autorappresentazione, e nel contempo è un fenomeno collettivo, grazie al quale idee, convinzioni, saperi, emozioni, desideri prendono forma tangibile.

Ph. Jean-Paul Goude / Harper’s Bazar
Ph. Jean-Paul Goude / Harper’s Bazar

Continua la lettura di Ogni cosa è politica: conversazione con Maria Grazia Chiuri