di Stefano Feltri (editorialedomani.it, 6 luglio 2021)
Forse è arrivato il momento di negoziare un concordato Stato-Ferragnez, per perimetrare l’influenza degli influencer sulla vita pubblica e la politica. Qualche giorno dopo la clamorosa protesta diplomatica del Vaticano contro la legge Zan sull’omotransfobia, arrivata tramite discreti ambasciatori e rivelata poi dal Corriere della Sera, sul fronte opposto si mobilita Chiara Ferragni che, in mezzo a due spot dello shampoo Pantene (ci tocca citarlo, a riprova dell’efficacia dell’investimento), infila una polemica contro Matteo Renzi che si schiera con Salvini per affondare la legge Zan. Segue commento un po’ vintage, «che schifo che fate politici», senza virgola, che fa tanto 2009-2010, quando le proteste anti-casta univano il Corriere della Sera, la Confindustria e il neonato Movimento 5 Stelle.
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