di Vincenzo Giardina (internazionale.it, 8 gennaio 2022)
Chissà cosa ne penserebbe Fantamady, la ragazza fulani che diede lustro al calcio del Camerun. Qualche lettore di Alain Mabanckou si ricorderà di lei e dei rimproveri di suo padre, che quando il caldo diventa soffocante si stende sotto il grande albero di khaya. Per lei niente bambole, ma un pallone nel cortile assolato. E che giocate, fino alla finale con il Canon Yaoundé, la squadra della Capitale: “Siccome non poteva arrivarci di testa, offrì il petto. E la tetta sinistra, appuntita come un giavellotto, scaraventò il pallone nella porta avversaria”. Gol, fantasie e ricordi si intrecciano parlando al telefono con Eugène Ébodé, autore di La tétonnade, uno dei racconti dell’antologia calcistica di Mabanckou, La felicità degli uomini semplici.
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