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L’epoca della celebrità frammentaria

Rai 1

di Guia Soncini (linkiesta.it, 7 marzo 2025)

«Ma io dico, ma Totti no, all’Europeo che fa il cucchiaio, prima del calcio di rigore je vai a chiéde la foto?». Lo dice Tony Effe, chiunque egli sia, intervistato alla tele da Alessandro Cattelan, e lo dice rovinandosi per sempre la possibilità d’avere una carriera televisiva: si sta lamentando dei microfonisti che a Sanremo gli chiedevano una foto assieme un secondo prima che salisse sul palco, i tecnici Rai hanno memoria da elefanti, Tony Chi? dovrà espiare a lungo.

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Il marketing dell’ignoranza

Ph. Vince Fleming / Unsplash

di Paolo Guenzi* (linkiesta.it, 17 febbraio 2025)

Il nostro è un Paese pieno di problemi, ma dispone anche di molte risorse. Fra queste, una delle più straordinarie – eppure, sorprendentemente, quasi mai citata – è la capacità di concepire, realizzare e vendere ignoranza. La mia opinione, che cercherò di illustrare e supportare in questo lavoro, è che in questo campo siamo fra i migliori del mondo, non solo come creativi, indefessi produttori ed efficientissimi distributori, ma anche come avidi, insaziabili consumatori.

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I politici della destra americana hanno trovato il modo di vendere ogni tipo di cianfrusaglia

di Monica Coviello (vanityfair.it, 31 dicembre 2024)

La politica americana ha preso una piega inaspettata: non si occupa più solo di leggi e dibattiti, ma anche di prodotti da vendere. Donald Trump, insieme ai suoi alleati, ha trasformato la sua immagine in un marchio globale vendendo tutto, dalle scarpe dorate alle candele, passando per il caffè e la nicotina. E non è il solo.

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La Duchessa va in cucina, e a noi scappa da ridere

Netflix

di Anna Prandoni (linkiesta.it, 2 gennaio 2025)

L’hanno girata in California, e saranno otto puntate che verranno pubblicate tutte insieme dal 15 gennaio sulla piattaforma Netflix. È questo il nuovo impegno della ex royal, ex attrice, ex odiata dalla regina, ex assalita dai giornalisti, ex assistente degli avvocati di difesa di Suits Meghan Markle, che sfoggerà le sue indubbie (sic!) doti culinarie, agricole e di accoglienza nella nuova serie With love, Meghan.

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Il successo improvviso di Chappell Roan

Ph. Marleen Moise / Getty Images

(ilpost.it, 20 agosto 2024)

Chappell Roan è una delle popstar più in vista del momento, quanto meno negli Stati Uniti e in altri Paesi anglofoni, e lo è diventata all’improvviso, benché faccia musica dal 2015. All’inizio dell’anno su Spotify, la principale piattaforma di streaming musicale al mondo, aveva poco più di un milione di ascoltatori mensili e a metà agosto ha superato i quaranta milioni. Fino a quest’anno nessuna delle sue canzoni era mai finita nella classifica di Billboard Hot 100, la più citata e importante della musica statunitense: questa settimana ce ne sono sette.

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La lezione di Morandi

Rai

di Guia Soncini (linkiesta.it, 2 dicembre 2024)

A casa mia è successo tutto nello stesso momento, ieri pomeriggio. Stavo ascoltando un podcast con ospite Gianni Morandi, e scrivendo bestemmie all’amica che me l’aveva segnalato: ma ti pare che mi fai sentire questo intervistatore che non sa niente, questo cane che come tutti i conversatori scarsi tenta di finirgli le frasi senza mai mai mai capire dove Gianni vada a parare, questo cane bau.

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«Il fantasma del palcoscenico», la critica contestataria all’industria dell’entertainment di Brian De Palma

Harbor Productions / 20th Century Fox

di Filippo Mazzarella (corriere.it, 31 ottobre 2024)

Il 1° novembre 1974 (da noi uscirà, in sordina, solo nell’estate dell’anno successivo) viene distribuito nelle sale americane Il fantasma del palcoscenico (Phantom of the Paradise). Il film è già l’ottavo lungometraggio di un Brian De Palma a un passo dalla consacrazione commerciale (che avverrà due anni dopo con Carrie – Lo sguardo di Satana); e si presenta come un eccentrico musical sui generis che combina con eclettismo stilistico elementi horror, melodramma e strali satirici contro la mercificazione dell’arte e le insidie psicologicamente distruttive del successo.

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È iniziata l’era dello “sgonfiamento”

Ph. Alana O’Herlihy

di Clara Mazzoleni (rivistastudio.com, 26 settembre 2024)

Nel corso di un anno su Instagram e TikTok abbiamo assistito allo scioglimento di varie labbra. Influencer, onlyfanser, attrici, fidanzate di: in tante hanno mostrato il prima e dopo la ianuloridasi, il procedimento che serve a sciogliere e disperdere il filler. Subito dopo la seduta mostravano le labbra viola, dopo qualche giorno sorridevano felici con le loro bocche normali. Ci avviciniamo alla fase finale di un trend, quella in cui il rapporto tra famosi e non famosi diventa inversamente proporzionale.

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Su TikTok si può diventare famosi facendo qualsiasi cosa

@newmartinaofficial via Instagram

(ilpost.it, 3 luglio 2024)

Domenica scorsa al centro commerciale Forum di Palermo ha aperto un nuovo negozio di cover e accessori per smartphone. All’apertura si sono presentate diverse centinaia di persone, creando una folla esagitata simile a quelle che si vedono in occasione di eventi con attori, cantanti o influencer molto famosi. La proprietaria del negozio, Carmen Fiorito, è in effetti famosissima su TikTok, dove si chiama NewMartina.

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La società scroccona di massa e i suoi nemici

Ph. Hassan Ishan / Unsplash

di Guia Soncini (linkiesta.it, 22 luglio 2024)

Sul mio computer c’è da molti anni una cartellina che si chiama “Mastroianni”, e che non ha a che fare con Marcello Mastroianni ma col concetto di celebrità e la sua relativizzazione diciamo dal Grande fratello in poi. Da quando siamo più o meno tutti famosi, e la fama relativa smentisce ogni legge economica: è una valuta che non vale più niente e che tutti bramano.

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