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Il dibattito sul potere dei giornali dopo la vittoria di Trump

Ph. John Moore / Getty Images

(ilpost.it, 14 novembre 2024)

L’ultima campagna elettorale statunitense e la rielezione alla presidenza di Donald Trump hanno aperto un dibattito nei media americani intorno al fatto che il cosiddetto “potere del giornalismo” non esista più, o almeno sia molto diminuito. Le testate tradizionali, dai grandi quotidiani alle riviste più autorevoli alle maggiori televisioni, avevano tenuto in grande maggioranza posizioni critiche contro Trump o di vera opposizione.

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Come l’Intelligenza Artificiale sta cambiando la politica

di Joe Casini (wired.it, 14 dicembre 2023)

Qualche settimana fa a Bletchley Park, il centro di crittografia del Regno Unito dove Alan Turing, negli anni della Seconda guerra mondiale, decrittò il codice Enigma usato dai nazisti per comunicare, alcuni dei più importanti leader mondiali si sono incontrati all’AI Safety Summit per discutere dei possibili impatti che l’Intelligenza Artificiale avrà sulle nostre società. Anche in quella sede si è sostanzialmente parlato dei due grandi temi che di solito sono ricorrenti nel dibattito sull’AI: l’impatto che questa avrà sui posti di lavoro e se comprometterà i nostri sistemi politici.

Ph. Tolga Akmen / Epa – Bloomberg via Getty Images

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Minneapolis paga influencer per parlare dell’omicidio di George Floyd

(quotidiano.net, 1° marzo 2021)

Il consiglio comunale della città di Minneapolis ha deciso di pagare alcuni influencer per divulgare attraverso le loro piattaforme social “messaggi approvati” nel periodo in cui si svolgerà il processo per l’omicidio dell’afroamericano George Floyd. Una conferma della capacità di alcune personalità dei nuovi media di farsi ascoltare da determinate comunità, capacità maggiore rispetto a quella dei tradizionali mezzi di comunicazione. Ma anche un’iniziativa che sta creando un certo dibattito fra gli attivisti. La morte del 46enne Goerge Floyd, avvenuta il 25 maggio 2020, ha rinnovato l’indignazione che da anni attraversa gli Stati Uniti riguardo la brutalità della polizia, in particolare nei confronti dei cittadini afroamericani. Le foto e le immagini subito circolate sui social network mostravano un poliziotto bianco, Derek Chauvin, utilizzare il proprio ginocchio per immobilizzare a terra Floyd, facendogli pressione sul collo.Minneapolis_influencer_GeorgeFloyd Continua la lettura di Minneapolis paga influencer per parlare dell’omicidio di George Floyd

È giusto oscurare Trump?

di Stefano Baldolini (huffingtonpost.it, 6 novembre 2020)

Questa notte (italiana) Donald Trump ha detto più volte di aver vinto le elezioni, di aver vinto in Wisconsin, Michigan, Pennsylvania e Georgia, e ha calcato la mano sostenendo “se si contano i voti legali, vinco facilmente. Se si contano i voti illegali, possono provare a rubarci l’elezione”. Nessuna delle cose sostenute, sono, alla prova dei fatti, risultate vere. Il discorso dalla Casa Bianca del presidente uscente e furente è stato interrotto da tre network tv come Abc, Cbs e Nbc, diffuso senza filtri dalla Fox e invece commentato live “come il più disonesto della sua presidenza” dalla Cnn.Trump-Msnbc Continua la lettura di È giusto oscurare Trump?

Instagram, Twitter e Facebook rimuovono un post di Trump su Floyd (per violazione di copyright)

di Luca Serafini (tpi.it, 6 giugno 2020)

Instagram, Twitter e Facebook hanno rimosso un post su George Floyd pubblicato dalla campagna per la rielezione di Donald Trump. La motivazione è che il post conteneva materiale che non rispettava il Digital Millennium Copyright Act: si tratta della legge sul diritto d’autore digitale. Chi utilizza una creazione originale condivisa dai social deve essere autorizzato a farlo e le piattaforme che non rimuovono i post che violano questa norma vengono ritenute responsabili.Trump_Twitter Continua la lettura di Instagram, Twitter e Facebook rimuovono un post di Trump su Floyd (per violazione di copyright)

Il contratto per salvare Internet (che nessuno rispetterà)

di Andrea Fioravanti (linkiesta.it, 26 novembre 2019)

Dopo trent’anni, il papà del World Wide Web ha deciso finalmente di educare la sua creatura. Ma forse ha fatto troppo poco e troppo tardi. Nel 1990 l’informatico Tim Berners-Lee ha progettato la Rete grazie alle quale potete cercare informazioni su Google, accedere a Facebook, comprare su Amazon e leggere questo articolo.

Ph. Fabrice Coffrini / Afp
Ph. Fabrice Coffrini / Afp

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John Oliver come Beppe Grillo: ecco perché i comici sono i nuovi politici (e sono pericolosi)

di Francesco Francio Mazza (linkiesta.it, 28 febbraio 2018)

Lasciatevelo dire da uno che John Oliver lo conosce piuttosto bene, vivendo negli Stati Uniti da anni e seguendolo da quando lavorava al fianco di Jon Stewart al Daily Show. Altro che: “è solo un comico!”.john_oliver Continua la lettura di John Oliver come Beppe Grillo: ecco perché i comici sono i nuovi politici (e sono pericolosi)