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Che succederà a Hollywood dopo le elezioni?

di Giovanni Pedde (huffingtonpost.it, 21 ottobre 2020)

A pochi giorni dalle elezioni americane, vari analisti politici, ma soprattutto finanziari, s’interrogano su cosa potrebbe accadere a Hollywood all’indomani del voto. Quella dell’entertainment e dei media è un’industria di enorme rilevanza per l’economia degli Stati Uniti e che non si ferma certo al ristretto circuito degli Studios – Disney, Warner, Universal, Mgm e Paramount – e dei network televisivi. Si tratta di un ambito economico che abbraccia anche e soprattutto quelli che, in quanto destinatari preferenziali del loro gettito di contenuti, sono ormai di Hollywood i più importanti clienti, nonché, in prospettiva, potenziali proprietari: da una parte le grandi piattaforme di streaming, come Netflix; dall’altra, le cosiddette società “tecnologiche”, tra cui Apple e Amazon, a loro volta proprietarie dei servizi di streaming Apple Tv+ e Amazon Prime Video.HollywoodStudios-America2020 Continua la lettura di Che succederà a Hollywood dopo le elezioni?

Facebook ha cambiato il suo algoritmo colpendo i siti d’informazione di Sinistra

di Simone Fontana (wired.it, 26 ottobre 2020)

Fin dalla sua nascita, avvenuta ormai più di un decennio fa, Facebook ha improntato la sua comunicazione pubblica sulla costruzione di un’immagine imparziale, lontana dalle dinamiche politiche e volta a preservare la libera espressione sulla piattaforma. Eppure dietro le quinte del popolare social network le cose sarebbero andate molto diversamente. Almeno secondo il Wall Street Journal, che in un recente articolo dal titolo Come Mark Zuckerberg ha imparato la politica delinea i tratti di quella che appare come un’azienda fortemente influenzata dalle decisioni prese a Washington.Facebook-Trump Continua la lettura di Facebook ha cambiato il suo algoritmo colpendo i siti d’informazione di Sinistra

Stravaganze dalla Thailandia, dove i regnanti sono divinità

di Caterina Galloni (blitzquotidiano.it, 25 ottobre 2020)

Ha un patrimonio di ventisei miliardi di euro, ha avuto quattro mogli, ordina ai cortigiani di avvicinarsi in ginocchio e ha nominato generale dell’aviazione Foo Foo, il suo defunto barboncino. È Maha Vajiralongkorn, re della Thailandia, e per varie ragioni potrebbe non riscuotere rispetto incondizionato da parte dei settanta milioni di sudditi. Sul Daily Mail, Jane Fryer elenca i motivi. Per cominciare, la tendenza a indossare top corti da teenager, jeans a vita bassa ed esibire vistosi tatuaggi finti. Poi c’è la vita amorosa caotica: a sessantotto anni è alla quarta moglie, la cui compagnia condivide con la concubina ufficiale, recentemente rientrata nelle sue grazie dopo un breve ma spietato allontanamento.

dailymail.co.uk
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Le prossime elezioni Usa chiariranno se i social sono armi di propaganda o strumenti d’informazione

di Simone Cosimi (wired.it, 28 settembre 2020)

Le contromisure sono molte. Nel 2016, d’altronde, le polemiche per aver in qualche maniera sostenuto l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca furono infuocate. Chissà, forse anche perché i media non riuscirono – tranne eccezioni – a capire cosa covasse nella pancia degli americani, almeno quelli degli Stati fondamentali per l’elezione, visto che il voto popolare assoluto, inutile al fine del meccanismo elettorale statunitense, premiò Hillary Clinton. Ci ricordiamo i post con le bufale sulla Clinton, le teorie cospirazioniste sull’appartenenza a una setta satanica, le infinite aggressioni su Twitter, Reddit a totale disposizione dei suprematisti dell’alt-right.

Ph. Sarah Silbiger / Getty Images
Ph. Sarah Silbiger / Getty Images

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Venerava Trump come divinità: morto agricoltore a digiuno dal contagio del presidente

(huffingtonpost.it, 19 ottobre 2020)

Venerava Donald Trump come una divinità: muore giovane agricoltore indiano entrato in digiuno dopo aver saputo che il presidente degli Stati Uniti era stato contagiato dal Covid-19. È la vicenda che ha coinvolto Bussa Krishna, raccontata dal New York Times. Il decesso dell’agricoltore è avvenuto domenica 11 ottobre. Nei mesi scorsi, l’uomo era stato ritratto durante la venerazione mattutina di una statua raffigurante il presidente degli Stati Uniti installata nel suo cortile.

Ph. Noah Seelam / Getty Images
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Sophie Zhang sulle fake news di Facebook: «Ho le mani sporche di sangue»

(giornalettismo.com, 15 settembre 2020)

Le fake news politiche su Facebook tornano a fare polemica. Stavolta a causa di un memo scritto dall’ex data scientist del gigante social, Sophie Zhang, e inviato a BuzzFeed News dove si racconta che la compagnia fondata da Mark Zuckerberg avrebbe ignorato o risposto in maniera estremamente lenta a prove evidenti che profili falsi stavano interferendo in elezioni o situazioni politiche in varie parti del mondo. Sono tanti gli esempi che Zhang presenta nel suo memo sulle fake news politiche ignorate da Facebook per non perdere denaro e influenza.

Ph. Silas Stein / Dpa – Picture-Alliance
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«Facebook distruggerà la nostra società?»: Zuckerberg resta in silenzio per cinque secondi

(ilfattoquotidiano.it, 10 settembre 2020)

«Facebook può essere considerato un acceleratore della distruzione della società?». Di fronte a questa domanda, Mark Zuckerberg, ceo e padre della piattaforma, è rimasto spiazzato e per cinque, lunghissimi, secondi non ha proferito parola. Poi ha detto: «Ho un po’ più di fiducia nella democrazia, spero non sia mal riposta». Aggiungendo: «Quello che facciamo, e credo faccia anche il resto di Internet in generale, è dare più potere alle persone». Ma quei cinque secondi di silenzio sono stati la sua vera, spontanea, emblematica, risposta.

Axios on Hbo
Axios on Hbo

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Facebook rimuove e Twitter blocca Trump per false informazioni sul virus

di Riccardo Barlaam (ilsole24ore.com, 6 agosto 2020)

Con l’aggravarsi della pandemia da Coronavirus, i nuovi casi ora in aumento nelle aree rurali e negli Stati più remoti, davanti all’ennesimo suo messaggio contraddittorio, Facebook ha deciso di rimuovere per la prima volta il post di un video apparso sul profilo della campagna elettorale Trump 2020, ripreso da un’intervista di Fox News, nel quale il presidente americano motivava la necessità di riaprire al più presto le scuole con il fatto che i bambini sarebbero “virtualmente immuni”. Una teoria che non ha fondamento scientifico.Trump_2020 Continua la lettura di Facebook rimuove e Twitter blocca Trump per false informazioni sul virus

I social ci impediscono di comunicare (tanto che i politici si spostano su Whatsapp)

di Dario Ronzoni (linkiesta.it, 23 luglio 2020)

Sembrava una bella occasione: la piazza virtuale, la possibilità di collegarsi con persone in tutto il mondo. E invece, passati dieci anni da quando la rivista Time incoronava Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, uomo dell’anno, il bilancio è tragico: i social, sostengono Guido Bosticco e Giovanni Battista Magnoli Bocchi, dell’Università di Pavia, hanno ucciso la comunicazione.front-cover-come-i-social-hanno-ucciso Continua la lettura di I social ci impediscono di comunicare (tanto che i politici si spostano su Whatsapp)

Altre grandi aziende boicotteranno Facebook

(ilpost.it, 30 giugno 2020)

Un numero sempre maggiore di grandi aziende, americane e non solo, ha deciso di boicottare Facebook aderendo alla campagna Stop Hate For Profits, che combatte la diffusione di contenuti razzisti, violenti o che fanno disinformazione sui social network. Le prime aziende ad annunciare questa decisione erano state The North Face e Patagonia, la settimana scorsa. A loro si sono aggiunte, tra le altre, grandi aziende come Coca-Cola, Ford, Microsoft e Starbucks, che è il sesto più grande inserzionista di Facebook.fb Continua la lettura di Altre grandi aziende boicotteranno Facebook