In Germania sta facendo molto discutere un video pubblicato sui social che mostra un gruppetto di persone cantare la celebre canzone dance L’amour toujours del dj italiano Gigi D’Agostino usando le parole dello slogan razzista «La Germania ai tedeschi, fuori gli stranieri» (Deutschland den Deutschen, Ausländer raus). Nella giornata di venerdì il video è diventato un caso nazionale.
Nel 1977 l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, il Fronte della Gioventù, organizzò un festival con musica dal vivo, radio libere e dibattiti su temi sociali e politici. In un campo della località Montesarchio, in provincia di Benevento, si radunarono centinaia di giovani di destra (tra cui il futuro sindaco di Roma Gianni Alemanno) dormendo in tenda, parlando di condizione femminile e teatro d’avanguardia e ascoltando band come gli Amici del Vento e la Compagnia dell’Anello. Tra le altre cose i militanti presenti tentarono di formare una grossa croce celtica umana, simbolo che era presente in molte bandiere e striscioni al campo. Questo festival era chiamato “Campo Hobbit”, dal nome delle creature fantastiche inventate dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien, capostipite della narrativa fantasy moderna e autore della conosciutissima saga del Signore degli Anelli, pubblicata tra il 1954 e il 1955.
di Valerio Moggia (linkiesta.it, 16 settembre 2022)
Pochi si sono sorpresi davanti ai disordini scatenati dai tifosi della Dinamo Zagabria, in trasferta mercoledì a Milano per la Champions League: ovunque vadano succede qualcosa del genere. Milano li aveva già conosciuti nel novembre del 2019, quando erano venuti a sfidare l’Atalanta in Champions. Il copione è sempre lo stesso: maglie nere, aggressioni e saluti nazisti. Sono questi i tratti distintivi dei Bad Blue Boys (Bbb), il gruppo ultras formatosi a Zagabria nel 1986 e divenuto abbastanza celebre per i disordini del Maksimir del 13 maggio 1990, la partita che secondo il (falso) mito diede avvio alla guerra nei Balcani. Già all’epoca i Bbb erano un gruppo di tifosi d’ideologia nazionalista nostalgici degli ustascia, ritenuti molto vicini al partito Hdz di Franjo Tudjman, da cui poi si sono progressivamente distaccati – un po’ perché Tudjman appoggiava i vertici del club, che intendevano cambiare nome alla Dinamo, e un po’ perché negli anni il partito è passato su posizioni più moderate.