Archivi tag: Elton John

La famiglia di Tom Petty diffida Trump

(ansa.it, 22 giugno 2020)

La famiglia del defunto musicista americano Tom Petty ha diffidato formalmente Donald Trump dall’usare nella sua campagna elettorale il brano I won’t back down, come ha fatto lo scorso 20 giugno nel comizio di Tulsa, in Oklahoma. Una campagna – hanno scritto su Twitter Adria, Annakim, Dana e Jane Petty – che «si è lasciata alle spalle troppi americani e il buon senso». «Siamo fermamente contro il razzismo» spiegano «e ogni tipo di discriminazione. Tom Petty non avrebbe mai voluto che una sua canzone fosse usata per una campagna d’odio».Petty_vs_Trump Continua la lettura di La famiglia di Tom Petty diffida Trump

I Village People chiedono a Trump di non usare le loro canzoni

(huffingtonpost.it, 6 giugno 2020)

Niente più Macho Man per Donald Trump. I Village People hanno chiesto al presidente degli Stati Uniti di non suonare più le loro canzoni ai suoi comizi. Il tycoon ha attinto spesso ai successi musicali della band per esaltare i momenti topici dei suoi incontri. La richiesta parte da Victor Willis, tra i celebri volti della band degli anni Settanta. I Village People avevano dato inizialmente via libera al presidente, ma la decisione è mutata in seguito ai fatti seguiti alla morte dell’afroamericano George Floyd.VillagePeople Continua la lettura di I Village People chiedono a Trump di non usare le loro canzoni

Elton John contro la Brexit: «Sono un cittadino europeo, non un idiota inglese imperialista»

(huffingtonpost.it, 31 maggio 2019)

Elton John, durante il concerto all’Arena di Verona del 29 maggio, ha detto di essersi vergognato del voto dei propri connazionali sulla Brexit: «Mi vergogno del mio Paese per quello che ha fatto. Si sono divise le persone. Sono stufo a morte dei politici, specialmente dei politici britannici. Sono stanco della Brexit. Io sono europeo. Non sono uno stupido, idiota inglese imperialista».

Mondadori Portfolio via Getty Images
Mondadori Portfolio via Getty Images

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Com’è nata e come continuerà la protesta dei nastri arcobaleno a Sanremo 2016

È stato il blogger Andrea Pinna a inventarla su Facebook. E ora potrebbe unirsi Hozier

di Alice Castagneri – Paola Italiano (lastampa.it, 10 febbraio 2016)

Ieri sera cinque cantanti su dieci hanno portato sul palco un simbolo arcobaleno, accogliendo l’appello lanciato in Rete poco prima dell’inizio del Festival. Noemi, Enrico Ruggeri e Irene Fornaciari hanno appeso il fiocco colorato al microfono, Sergio Carnevale l’ha infilato nel taschino. Arisa, invece, l’ha legato al polso.Enrico Ruggeri Continua la lettura di Com’è nata e come continuerà la protesta dei nastri arcobaleno a Sanremo 2016

Sanremo 2016, uno spettro si aggira sul Festival: il gender

di Beatrice Dondi (huffingtonpost.it, 9 febbraio 2016)

Uno spettro si aggira sul Festival: il gender. L’ansia che arrivi davvero Elton John sul palco vestito da Monica Cirinnà imbracciando una pletora di bambini comprati a Piazza Eroi Sanremesi è tale che tutta la prima serata di questa sessantaseiesima edizione ne è condizionata nel profondo. Continua la lettura di Sanremo 2016, uno spettro si aggira sul Festival: il gender

La diplomazia parallela del mondo dello “star system”

Spesso più efficace (e diretta) nella difesa dei diritti

di Massimiliano Panarari («La Stampa», 14 settembre 2015)

Da tempo ci siamo abituati alla politica pop, ma adesso scocca l’ora della pop-politica estera. Il suo alfiere n. 1 sembra essere il musicista e cantante britannico Elton John, dotato di quella che si presenta come una vera e propria agenda diplomatica, fatta di priorità e obiettivi e imperniata sui diritti civili e la lotta contro l’omofobia. Continua la lettura di La diplomazia parallela del mondo dello “star system”

Putin incontra Obama all’Onu e poi chiama Elton John dopo appello pro-gay: «Vediamoci»

L’agenda del leader del Cremlino: un vertice all’Assemblea Generale annuale dell’Onu con l’inquilino della Casa Bianca. Ma anche un possibile «faccia a faccia» con la popstar

(corriere.it, 24 settembre 2015)

Un vertice all’Assemblea Generale annuale dell’Onu con Barack Obama. E un altro possibile, assai probabile, con la popstar Elton John vittima giorni fa di uno scherzo da parte di due comici russi. È l’agenda di Vladimir Putin che vedrà lunedì il suo dirimpettaio americano a New York, dove i due capi di Stato si recheranno per parlare al «palazzo di cristallo». Continua la lettura di Putin incontra Obama all’Onu e poi chiama Elton John dopo appello pro-gay: «Vediamoci»

Ecco perché le dichiarazioni di Dolce e Gabbana sono la strategia di comunicazione del brand

di Michele Boroni (wired.it, 16 marzo 2015)

Eccoci qua, ancora con le interviste basate su dichiarazioni tranchant sul tema famiglie tradizionali e le ricadute sui brand. Ricordate? Era già successo con Barilla. Allora (era fine settembre 2013), Guido Barilla, intervistato (o meglio, incalzato) da Giuseppe Cruciani nel programma radio La Zanzara di Radio 24, dichiarò “Noi (inteso come Gruppo Barilla) abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell’azienda (…) se ai gay piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangiano, altrimenti mangeranno un’altra pasta. Uno non può piacere sempre a tutti”. Apriti cielo.DG_Family Continua la lettura di Ecco perché le dichiarazioni di Dolce e Gabbana sono la strategia di comunicazione del brand

Dolce & Gabbana, W i gay!

di Fabrizio Marrazzo (huffingtonpost.it, 18 marzo 2015)

Ho letto e riletto più di una volta l’intervista di Dolce e Gabbana su «Panorama». Devo dire che quando è uscita non le avevo dato molta importanza. Anzi, la cosa che più mi aveva colpito era il racconto dell’infanzia e delle origini dei due stilisti, che ben conoscevo, ma da tempo avevo l’impressione le volessero dimenticare. L’avevo trovato un racconto degno di essere letto, soprattutto per i giovani, perché oggi la comunicazione ci impone tempi e modi che non consentono più di raccontarsi, siamo nell’impero del selfie. Continua la lettura di Dolce & Gabbana, W i gay!