Archivi tag: elezioni politiche 2022

Giobbe Covatta sfida Berlusconi in Piemonte

di Mariachiara Giacosa (torino.repubblica.it, 26 agosto 2022)

Comico di mestiere il primo, assai incline alle battute il secondo. Giobbe Covatta e Silvio Berlusconi si conoscono da ben prima dell’impegno politico di entrambi. «Era il mio “capo” quando lavoravo in Fininvest. Avevamo all’epoca un rapporto cordiale, se ci incontriamo ora ci diamo del tu. È un tipo simpatico, anche se le mie battute fanno più ridere delle sue» dice (e ride) l’attore, che è anche ambasciatore di Amref e testimonial di Save the Children, candidato capolista al Senato sul collegio plurinominale del Piemonte 2 (che copre tutte le province, esclusa quella di Torino) per Europa Verde – Sinistra Italiana, nella coalizione di centrosinistra. Contro di lui, tra gli altri, Berlusconi, appunto, al primo posto nella lista di Forza Italia, che torna sulla scheda, dopo il turno saltato nel 2018, per effetto della legge Severino scattata per la condanna nel processo Mediaset.

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Come funziona il “Centro Elezioni” attivo su TikTok

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 26 agosto 2022)

Un Centro Elezioni in-app, su TikTok, per cercare di dare una corretta indicazione (e corrette informazioni) ai giovani utenti che frequentano la piattaforma e che il prossimo 25 settembre si recheranno (per molti sarà la prima volta) a votare per scegliere il nuovo Parlamento italiano. Il tutto è stato attivato a partire da oggi, 26 agosto, a un mese dal voto per le elezioni politiche, proprio mentre la campagna elettorale – storicamente – è in grado di esasperare concetti, fare false promesse e raccontare storie che poi si rivelano bufale (in alcuni casi anche cavalcando fake news). Si parte dalle etichette che, nel corso delle prossime ore e dei prossimi giorni, saranno utilizzate per distinguere i contenuti relativi alle elezioni del 25 settembre 2022 dagli altri.

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Rita dalla Chiesa si candida, rinviata la fiction Rai sul padre

di Marco Nepi (tpi.it, 25 agosto 2022)

Rita dalla Chiesa si candida alle prossime elezioni politiche del 2022 del 25 settembre e la Rai fa slittare la fiction sul Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso a Palermo il 3 settembre del 1982. Il rinvio della miniserie in quattro puntate Il nostro Generale, che doveva andare in onda su Rai 1 dall’11 settembre, è stato deciso, insieme a quello della conferenza stampa di presentazione, sulla base del regolamento sulla par condicio varato dalla Commissione di Vigilanza, in osservanza della legge. La fiction è dedicata al Generale dalla Chiesa nel quarantennale della strage di Via Carini. Il protagonista è Sergio Castellitto, mentre la regia è di Lucio Pellegrini e Andrea Jublin. Nessun rinvio, invece, per la replica della vecchia serie Il Generale dalla Chiesa con Giancarlo Giannini, che dovrebbe andare in onda il 3 settembre.

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Perché in Italia non ci sono spot elettorali in tv

(ilpost.it, 18 agosto 2022)

A differenza degli Stati Uniti e di alcuni Paesi europei, dove sono piuttosto diffusi, in Italia è vietato trasmettere spot elettorali sulle tv nazionali. Per i partiti e i comunicatori politici è un limite molto sentito: ancora oggi la televisione è il medium più seguito dagli elettori più anziani, che fra le altre cose sono quelli che si presentano ai seggi con più assiduità rispetto ai giovani. Non è sempre stato così. La diffusione di spot elettorali sulle tv nazionali è stata fortemente limitata nel 1996 e poi vietata del tutto nel 2000 con la legge sulla cosiddetta par condicio. La legge, ancora in vigore, prevede solamente che in campagna elettorale la Rai metta a disposizione dei “contenitori” in cui i partiti possano trasmettere gratis dei “messaggi politici autogestiti”: ma sono spazi che per legge non possono essere trasmessi dalle 20 alle 22, quando davanti alla tv si concentra il maggior numero degli spettatori, e che vengono assegnati fra tutti i partiti con criteri molto rigidi, cosa che li rende di fatto inutili.

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Rita dalla Chiesa salta il “Grande Fratello Vip” per candidarsi con Forza Italia

(corriere.it, 22 agosto 2022)

Rita dalla Chiesa ha scelto la sua strada, e non è quella del Grande Fratello Vip. Non è stato ancora ufficializzato, ma sembra proprio che la figlia del generale Carlo Alberto dalla Chiesa abbia scelto di candidarsi con Forza Italia. Questa mattina Silvio Berlusconi ha chiuso le liste, e pare che correrà per la Puglia. Niente è ancora ufficiale, ma si tratta solo di una questione di tempo. Entro la giornata sarà necessario consegnare l’elenco dei candidati al Viminale, e il nome della conduttrice e giornalista dovrebbe apparire nella lista. Pare sia candidata in un seggio uninominale in Puglia e in Liguria per il proporzionale. La dalla Chiesa dice quindi sì alla politica dopo il rifiuto del 2016 di candidarsi a sindaco di Roma. Questo comporta l’inevitabile rinuncia alla prossima edizione del Grande Fratello Vip, che inizierà il prossimo 19 settembre su Canale 5.

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Il vero problema degli scienziati che si candidano in politica

di Enrico Bucci (ilfoglio.it, 18 agosto 2022)

Durante le prossime elezioni, assisteremo a un fenomeno nuovo, o perlomeno a un fatto che si verifica a una scala prima non osservata: la presenza di candidati scelti fra le fila della comunità scientifica, in opposizione a una congerie più vasta del solito di candidati provenienti dall’area di chi invece alla scienza si oppone, e vorrebbe sostituirvi la propria credenza preferita (o, per meglio dire, il proprio insieme di cospirazioni alternative). Non mi occuperò di questi ultimi, che hanno rotto gli argini della decenza dai tempi in cui il MoVimento 5 Stelle ha imbarcato i sostenitori espliciti di ogni sorta di sciocchezze, purché fossero una manifestazione di opposizione a quanto fatto dai loro predecessori; non me ne occuperò, anche se, senza dubbio, pure in questo caso si osserva nel momento attuale un fenomeno che agisce su scale ben diverse da quelle sin qui viste, con intere liste fondate in aperta contrapposizione alle “verità ufficiali”, al “sistema”, e in supporto di ogni sorta di castroneria utile a scaldare gli animi.

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Il “Grande Fratello dei politici”: perché non trasformare direttamente le elezioni in un reality?

di Giulia Carcasi (tpi.it, 16 agosto 2022)

Un tempo l’avremmo chiamata “campagna elettorale”, ma negli ultimi anni c’è stata una tale rivalutazione della campagna e una tale svalutazione delle elezioni, che accostare i due termini risulta stridente. Di certo nei partiti non si respira più l’aria salubre dei terreni rurali, né s’intravedono le cime dei paesaggi montani. Assomiglia piuttosto a un “mare elettorale” la massa informe nella quale sguazzano politici di specie diverse, boccheggiando ininterrottamente, come se vincesse chi ha più voce: tutti i “fiumi di parole” dei Jalisse sono confluiti in questo mare. Come un’onda, anche la messa in onda è implacabile: “Un posto in Parlamento” è la soap opera dell’estate, trasmessa a reti unificate, ventiquattro ore su ventiquattro. Certi senatori sembrano diventati “senattori”, consumati divi alla conquista dell’elettorato tramite i trucchetti del mondo dello spettacolo: la suspense, il colpo di scena…

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Musica e politica: storia di canzoni negate

di Chiara Pizzimenti (vanityfair.it, 6 agosto 2022)

La questione non ha confine né latitudine. In campagna elettorale la musica è fondamentale: trascina. Gli esperti di politica e comunicazione lo sanno: un tormentone, una canzone impegnata, un classico, ognuna può far presa in maniera diversa e portare avanti i candidati. Solo che non sempre chi quelle canzoni le canta e le ha portate al successo è pronto e felice di vederle usare per scopi propagandisti. Ultimo caso La Rappresentante di Lista contro Matteo Salvini. L’oggetto del contendente è la canzone Ciao ciao, tormentone che viene dal Festival di Sanremo. Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina segnalano in un tweet: «Ci arriva voce che al comizio di S4lvini il dj abbia messo #ciaociao. La nostra maledizione sta per abbattersi su di te, becero abusatore di hit».

LaPresse

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I politici non dovrebbero stare sui social, ma perché trascurano TikTok?

di Guia Soncini (linkiesta.it, 5 agosto 2022)

Partiamo dalla fine (decidete voi la fine di cosa), ovvero da: se le tue proposte elettorali sono dare soldi ai diciottenni e il voto ai sedicenni, dove le comunichi? Nel posto più frequentato da sedicenni e diciottenni, che (purtroppo) non è più l’oratorio e (per fortuna) non è mai stato Twitter. Il posto più frequentato dai ragazzini (ma anche dagli adulti attenti ai fenomeni in ascesa) è TikTok. Enrico Letta non ha un account su TikTok, e questo sarebbe quasi tutto quel che ho da dire su questa campagna elettorale. Poiché Linkiesta pretende che scriva più di cinque righe, aggiungerò un paio di dettagli. Il primo è che su TikTok non ci sono neanche Matteo Renzi e Carlo Calenda. Il secondo è che la ragione per cui me ne sono accorta è che volevo che questo articolo parlasse del fatto che i politici italiani passano troppo tempo sui social.

Florian Schmetz / Unsplash

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Gina Lollobrigida candidata al Senato per Italia Sovrana e Popolare

di Carlotta De Leo (roma.corriere.it, 13 agosto 2022)

Gina Lollobrigida ritenta l’avventura politica. L’icona cinematografica e scultrice di successo, che ha da poco festeggiato i 95 anni, sarà candidata di Italia Sovrana e Popolare nel collegio uninominale di Latina per il Senato e in altre circoscrizioni nel plurinominale proporzionale. A dare l’annuncio è il senatore Emanuele Dessì, ex MoVimento 5 Stelle, oggi esponente del Partito Comunista. E Antonio Ingroia (avvocato della Lollobrigida) conferma poco dopo: «Sarà candidata al Senato come capolista, tra l’altro in diverse circoscrizioni, sia in quella del Lazio con Latina, sia nella Sicilia Orientale (Catania, Messina, Taormina) e poi nel Veneto, per Italia Sovrana Popolare. È una candidatura che ho proposto io e non deve sembrare anomala perché la Lollobrigida è, checché ne dicano alcuni provvedimenti giudiziari che noi contestiamo, perfettamente lucida».

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