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Spagna, in politica è l’ora dei “guapos”

Il quotidiano conservatore El Mundo passa in rassegna i nuovi volti della politica e intercetta un’aria di cambiamento: “Il rinnovamento democratico dei nostri partiti passa anche dall’estetica”

di Gian Antonio Orighi (lastampa.it, 2 dicembre 2014)

L’ultimo arrivato è Alberto Garzón, economista di 29 anni di Malaga, deputato, prossimo leader del cartello eco-comunista di Izquierda Unida (Iu) dopo aver accettato, la settimana scorsa, di partecipare alle primarie del prossimo febbraio. Prima, a maggio, era apparso sulla scena politica Pedro Sánchéz, 42 anni, madrileno, economista e deputato, nuovo segretario generale dei socialisti del Psoe, il maggior partito dell’opposizione al governo popolare del premier Mariano Rajoy. E, a fare l’apripista, era stato a gennaio Pablo Iglesias, 36 anni, madrileno, professore di Scienze Politiche soprannominato “El Coleta” (il codino), eurodeputato, leader di Podemos, il movimento trasformatosi partito nel mese scorso e che, stando ai sondaggi, è il primo partito di Spagna per intenzione di voto diretto. Il terzetto ha in comune la bella presenza, Continua la lettura di Spagna, in politica è l’ora dei “guapos”

Miguel l’indignato

Bosé nel nuovo disco canta l’antipolitica del partito Podemos. «La Spagna va cambiata». E riceve critiche bipartisan

di Andrea Nicastro («Corriere della Sera», 7 novembre 2014)

Barcellona – «Sparano al cieco giusto in mezzo agli occhi/ e rubano la sedia al malato e allo zoppo/ Mentono tutti i giorni/ non rispettano neppure una promessa». Chi sono i responsabili di tante iperboliche malefatte? I politici, ovviamente. E a dirlo non è lo Spirito dei Tempi, ma Miguel Bosé, in parole e musica. La canzone spicca nel suo nuovo album (Amo) appena presentato in Spagna e si intitola Sì, se puede, slogan di Podemos, il partito erede del movimento degli Indignati. Continua la lettura di Miguel l’indignato

Anche le regine nel loro grande si ritoccano

Il caso limite è Letizia, neosovrana di Spagna: naso, mento, occhi, seno. Risultato: al 41 per cento dei sudditi piaceva di più prima

di Laura Laurenzi («Il Venerdì di Repubblica», 4 luglio 2014)

Non è una novità che le regine, specie se ex borghesi, bussino alla porta del chirurgo estetico, ma quello di Letizia di Spagna è un caso limite. È certamente ritoccata – ma lo ha fatto per raggiunti limiti di età – la regina Silvia di Svezia; ed è ritoccata, le labbra, il naso, Charlene di Monaco, che si è rifatta (non ce n’era alcun bisogno) addirittura prima del matrimonio. La neosovrana di Spagna, e non da oggi, sta attraversando una sua personale metamorfosi: prima una limatina al naso considerato quasi aquilino, poi un’altra limatina al mento, un po’ troppo volitivo, infine un minilifting in zona occhi e per concludere, si dice, un colpo di bacchetta magica al seno.Rania-Letizia Continua la lettura di Anche le regine nel loro grande si ritoccano