Archivi tag: Donald Trump

Balle, bolle e bulli

di Guido Vitiello (ilfoglio.it, 20 giugno 2020)

Diceva Nabokov che i romanzi di Hemingway sono tutti bells, balls and bulls: campane, coglioni e tori. I social network, invece, sono per lo più balle, bolle e bulli, ossia demagoghi gradassi che rifilano menzogne ai popolatori delle loro echo chamber per galvanizzarli e incitarli. La corrida di queste settimane, con i toreri di Facebook e Twitter che infilzano banderillas sulla groppa del toro sbuffante della Casa Bianca, sempre più frastornato, è forse l’avvisaglia di una resa dei conti epocale, ma invita anche a qualche considerazione sconfortante sul tragitto che ci ha portati fin qui.

Amira Lin / Pixabay – Facebook
Amira Lin / Pixabay – Facebook

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La famiglia di Tom Petty diffida Trump

(ansa.it, 22 giugno 2020)

La famiglia del defunto musicista americano Tom Petty ha diffidato formalmente Donald Trump dall’usare nella sua campagna elettorale il brano I won’t back down, come ha fatto lo scorso 20 giugno nel comizio di Tulsa, in Oklahoma. Una campagna – hanno scritto su Twitter Adria, Annakim, Dana e Jane Petty – che «si è lasciata alle spalle troppi americani e il buon senso». «Siamo fermamente contro il razzismo» spiegano «e ogni tipo di discriminazione. Tom Petty non avrebbe mai voluto che una sua canzone fosse usata per una campagna d’odio».Petty_vs_Trump Continua la lettura di La famiglia di Tom Petty diffida Trump

L’ennesimo post di Trump censurato da Twitter

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 19 giugno 2020)

Aveva pubblicato un video – manipolato – per contestare le fake news, ma alla fine anche quel contenuto è stato segnalato come non vero da parte del team di Twitter. Accade nuovamente a Donald Trump, che nella notte italiana ha condiviso sul proprio social preferito un filmato modificato. Si tratta di quel video virale di due bambini – uno bianco e uno nero – che si corrono incontro per poi abbracciarsi. Quel che compare nella versione proposta dal Presidente Usa, però, è stato “corretto” per dare adito alle teorie di una campagna mediatica contro di lui. E, alla fine, Twitter contro Trump che viene nuovamente “censurato”.

Donald Trump via Twitter
Donald Trump via Twitter

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Facebook ha rimosso una pubblicità del comitato elettorale di Trump con un simbolo nazista

(ilpost.it, 18 giugno 2020)

Facebook ha rimosso una pubblicità della pagina Team Trump, il comitato elettorale di Donald Trump [e del suo vice, Mike Pence – N.d.C.], che usava un simbolo riconducibile ai campi di concentramento nazisti. La pubblicità era un post in cui si parlava di «Pericolosi gruppi di estrema Sinistra» che «stanno distruggendo le nostre città» e si chiedeva di firmare una petizione per sostenere la proposta di Trump di dichiarare il gruppo di attivisti Antifa un’organizzazione terroristica. Il post era accompagnato da un’immagine: un triangolo rosso capovolto, simile a quello che veniva usato dai nazisti per indicare i prigionieri politici.

Team Trump via Facebook
Team Trump via Facebook

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Ora Trump tifa per Kaepernick: «Merita un’altra occasione»

(gazzetta.it, 18 giugno 2020)

Da «figlio di p…» a «uomo che dovrebbe avere un’altra possibilità» di giocare nella Nfl. La virata, alquanto inattesa e allo tesso tempo completa, è del presidente degli Stati Uniti. Secondo Donald Trump l’uomo che si inginocchiò durante l’inno americano, Colin Kaepernick, ora simbolo della protesta contro il razzismo, dovrebbe giocare, «se ne è ancora capace».ColinKaepernick-DonaldTrump Continua la lettura di Ora Trump tifa per Kaepernick: «Merita un’altra occasione»

Facebook, licenziato dipendente anti Trump

(blitzquotidiano.it, 13 giugno 2020)

Facebook ha licenziato un dipendente perché molto critico verso l’atteggiamento del social sui post del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sulle proteste per George Floyd. Brandon Dail è stato cacciato per aver polemizzato con un collega al quale aveva chiesto senza successo di aggiungere il banner #BlackLivesMatter a un progetto cui stavano lavorando insieme. Davanti al rifiuto, Dail ha criticato il collega su Twitter, spingendo così Facebook a siluralo.

Gage Skidmore / CC BY-SA 2.0
Gage Skidmore / CC BY-SA 2.0

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Oann, la tv preferita di Donald Trump

di Paolo Mossetti (wired.it, 11 giugno 2020)

L’emittente conservatrice One America News Network (Oann) ha un’audience minuscola se paragonata alle sue concorrenti, il suo sito web attrae pochi lettori e non è mai diventata parte del mainstream. Ma ha uno spettatore d’eccezione: il presidente degli Stati Uniti. Il quale, rilanciando periodicamente le teorie del complotto di questo canale, gli consente di diventare un’arma propagandistica di tutto rispetto.

Kelly Caminero / The Daily Beast – Getty Images
Kelly Caminero / The Daily Beast – Getty Images

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Trump lacera le Chiese d’America

di Massimo Faggioli (huffingtonpost.it, 3 giugno 2020)

Nel giro di due giorni, 1 e 2 giugno 2020, Trump e la sua amministrazione sono riusciti a esporre l’osceno intreccio tra politica e religione nell’America contemporanea. Prima facendo infuriare la Chiesa episcopaliana (anglicana, di orientamento liberal-progressista) per aver organizzato una photo opportunity con la Bibbia in mano di fronte a una delle chiese storiche della Capitale, la St. John’s Church, dopo aver sgomberato manu militari la manifestazione pacifica di fronte alla Casa Bianca.Trump_JohnPaul_II_Church_Washington Continua la lettura di Trump lacera le Chiese d’America

Abbiamo un problema: la vita imita la brutta televisione

di Guia Soncini (linkiesta.it, 3 giugno 2020)

«E adesso abbiamo il signor James Baldwin, star della serata, che è stato finora seduto ad ascoltare con attenzione, c’è un entusiasmo pazzesco da parte di tutta la platea, finora ha ascoltato i pareri degli altri e ora porterà nel dibattito la voce della sua esperienza» (voce fuori campo quando JB, il più famoso scrittore nero americano del Novecento, sale sul podio in un’aula di Cambridge per il dibattito Has the American Dream been achieved at the expense of the American Negro? con l’intellettuale conservatore William Buckley, 1965).Trump-Law&Order Continua la lettura di Abbiamo un problema: la vita imita la brutta televisione

Non ridete, gli alieni stanno già a Palazzo Chigi

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 4 giugno 2020)

Il grottesco spettacolo offerto in questi giorni dai gilet arancioni del generale Antonio Pappalardo ha suscitato reazioni che oscillano tra l’irrisione e l’indignazione. Molti li hanno presi per uno scherzo, alcuni li hanno presi a male parole, nessuno li ha presi sul serio. Del resto, come si può prendere sul serio chi sostiene che il Coronavirus non esista, ma gli alieni sì, tanto che ne avrebbe incontrato uno mentre se ne andava a spasso con la moglie?Pappalardo-Gilet Continua la lettura di Non ridete, gli alieni stanno già a Palazzo Chigi