Archivi tag: Donald Trump

La Nba ha trovato un accordo

(ilpost.it, 29 agosto 2020)

Dopo aver deciso di boicottare i playoff in corso a Orlando come forma di protesta contro il razzismo della polizia e del sistema penale statunitensi, i giocatori della Nba hanno accettato di riprendere a giocare. Le partite ricominceranno sabato, dopo che la lega di basket nordamericana ha annunciato un piano per usare alcuni palazzetti come seggi elettorali alle elezioni presidenziali del 3 novembre, in modo da allargare la possibilità di voto.

clutchpoints.com
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Per Trump l’Nba è «come un’organizzazione politica»

(quotidiano.net, 27 agosto 2020)

I giocatori dell’Nba hanno deciso di tornare a giocare i playoff. A darne notizia la Espn, che cita fonti anonime tra gli atleti. La decisione arriva dopo le dure critiche piovute dalla Casa Bianca allo stop. Oggi i giocatori di basket si erano nuovamente riuniti dopo la decisione di boicottare gli incontri nella bolla di Disney Word, avviata dai Milwaukee Bucks per protestare contro il ferimento da parte della polizia dell’afroamericano Jacob Blake.

Ph. Kim Klement / Usa Today Sports via Ap – Pool
Ph. Kim Klement / Usa Today Sports via Ap – Pool

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Sapore di male

di Guia Soncini (linkiesta.it, 19 agosto 2020)

Quando eravamo piccoli, e la classe politica somigliava meno all’elettorato e quindi sapeva assecondarlo con più professionalità, l’estate era estate. Stagione il cui principale dilemma era se si potesse rullare a biliardino, il cui manifesto politico era il laminato dei gelati (che ne prometteva sempre almeno un paio che poi nel frigo non comparivano mai), e durante la quale non si guardavano i tg. A volte la sera qualcuno accendeva, ma nelle case al mare la tv prendeva sempre malissimo, e poi c’era sempre qualche doccia in ritardo, frittura da seguire, strilli da una stanza all’altra, se non era successo qualcosa di grossissimo certo non ci si metteva a guardare il pastone.Salvini_Mojito Continua la lettura di Sapore di male

La collanina con la scritta VOTE, uno dei dettagli più importanti del discorso di Michelle Obama

(rivistastudio.com, 18 agosto 2020)

Nella notte di lunedì 17 agosto, Michelle Obama ha aperto la convention democratica in videoconferenza. «Trump non è in grado di governare l’America» ha esordito, «ogni volta che guardiamo a questa Casa Bianca appellandoci a una guida o in cerca di consolazione, ciò che vediamo è il caos». Nonostante l’apertura della convention, affidata alla moderazione dell’attrice Eva Longoria, abbia visto decine di oratori, a catturare l’attenzione del pubblico è stata proprio l’ex first lady, e un dettaglio di cui tutti gli spettatori si sono accorti: la collanina da lei indossata con la scritta “VOTE”. MichelleObama_vote_necklace Continua la lettura di La collanina con la scritta VOTE, uno dei dettagli più importanti del discorso di Michelle Obama

La strategia di auto-promozione di Greta Thunberg in quattro punti

di Rainer Zitelmann (linkiesta.it, 17 agosto 2020)

Ancora una volta Greta Thunberg ha dimostrato la sua genialità nelle pubbliche relazioni. Qualche giorno fa ha incontrato un ricercatore norvegese per una conversazione sul confine tra i due rispettivi Paesi scandinavi. E Greta ha immediatamente postato le fotografie dell’incontro su Twitter e Instagram. In una di esse si possono vedere i due che si salutano toccando la punta dei piedi dell’interlocutore sul varco di confine di Morokulien, senza entrare fisicamente nel Paese dell’altro.GretaThunberg Continua la lettura di La strategia di auto-promozione di Greta Thunberg in quattro punti

Si può impedire a un politico di usare una canzone?

(ilpost.it, 13 agosto 2020)

Il 5 agosto il cantante e musicista canadese Neil Young ha fatto causa a Donald Trump presso un tribunale federale statunitense, accusandolo di violazione del copyright per aver usato due sue canzoni – Rockin’ in the free world e Devil’s sidewalk – durante il comizio di giugno a Tulsa, in Oklahoma. Young – che da qualche mese è diventato cittadino statunitense proprio allo scopo di votare alle presidenziali di novembre – ha detto di non poter permettere che la sua musica sia usata «come colonna sonora di una campagna divisiva e antiamericana, basata sull’odio e l’ignoranza».FB_Neil_Young Continua la lettura di Si può impedire a un politico di usare una canzone?

Herman Cain attacca Kamala Harris su Twitter, ma è morto da due settimane

(giornalettismo.com, 14 agosto 2020)

Ha fatto molto scalpore un tweet di Herman Cain che attacca la campagna di Joe Biden e Kamala Harris, definendola “totalmente folle”. Niente di particolarmente violento o aggressivo, se non fosse che Cain è morto due settimane fa di Coronavirus. Per questo il tweet ha fatto impazzire i social per buona parte della giornata, fino a quando la figlia di Cain ha dovuto ammettere di utilizzare il profilo del compianto padre per attaccare la coppia di candidati democratici alla Casa Bianca.HermanCain-Twitter Continua la lettura di Herman Cain attacca Kamala Harris su Twitter, ma è morto da due settimane

Lo shampoo di Trump: «I miei capelli devono essere perfetti»

di Ilaria Roncone (giornalettismo.com, 13 agosto 2020)

Make hair great again: sembra uno scherzo ma non lo è. Lo shampoo del presidente degli Stati Uniti non è efficace – a suo dire – con l’attuale pressione dei rubinetti consentita negli Stati Uniti. A una sua frase corrisponde la disposizione da parte dell’esecutivo di nuovi standard nazionali perché il flusso dell’acqua che esce dai soffioni sia più abbondante. La lamentela di Trump era arrivata nel corso di un evento pubblico giovedì scorso, durante il quale il presidente degli Stati Uniti aveva fatto notare che «bisogna sciacquarsi 10 o 15 volte invece di una sola».Trump_shampoo Continua la lettura di Lo shampoo di Trump: «I miei capelli devono essere perfetti»

La candidatura di Kanye West non è seria, ma nemmeno uno scherzo

(ilpost.it, 10 agosto 2020)

La candidatura a presidente degli Stati Uniti del rapper Kanye West, annunciata lo scorso luglio e inizialmente considerata l’ennesima trovata promozionale di una celebrità nota per il suo ego smisurato e per gli annunci provocatori, è in realtà un progetto con una certa concretezza, e che si è scoperto essere legato piuttosto direttamente a personaggi del Partito Repubblicano. Di candidature insolite o improbabili ce ne sono a ogni elezione statunitense: ma interpretare quella di West è più complicato del solito, principalmente per via dei noti problemi di salute mentale del rapper, che anche sua moglie Kim Kardashian ha collegato alla candidatura.

Ph. Lauren Petracca / The Post And Courier via Ap
Ph. Lauren Petracca / The Post And Courier via Ap

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Donald Trump sogna il Monte Rushmore

di Alberto Flores D’Arcais (repubblica.it, 9 agosto 2020)

Che Kristi Noem, la governatrice repubblicana del South Dakota, sia una fiera e leale fan di Donald Trump non è un mistero. Che The Donald, nel suo sterminato ego, abbia sognato che il suo volto venisse inciso a imperitura memoria, lo ha fatto sapere lui stesso. Quel che non era noto – e che adesso rivela il New York Times – è che un zelante funzionario della Casa Bianca l’anno scorso abbia alzato il telefono e, piuttosto seriamente, si sia informato con la signora Noem su quali fossero le “pratiche” per dare il via a un’operazione cui il presidente americano tiene molto.

Reuters
Reuters

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